mercoledì 3 agosto 2011

Griglie eteriche



Bepy, il mio esoterista di fiducia, mi ha raccontato un’altra delle sue: pochi giorni fa l’arcangelo Michele, con la sua spada fiammeggiante, ha tagliato la griglia eterica che era stata allestita tutt’attorno alla Terra dai rettiliani, aiutati dalla NASA.
Quando lo conobbi la prima volta, Bepy, non l’angelo Michele, mi disse che i rettiliani lavoravano in combutta con gli americani all’interno di gigantesche caverne sotto il monte Piancavallo, a poca distanza dalla base militare di Aviano. Sul momento, non so perché, mi venne in mente la parola picchiatello e mi resi conto istintivamente di trovarmi di fronte a una persona…..particolare. Forse proprio per questo, abbiamo continuato a frequentarci e a scambiarci mail. Lui mi compra quarzi jalini per costruire le “towerbuster”, che a suo dire sarebbero utili per difendersi dalla nocività delle scie chimiche.
Conoscevo la fascia di Van Allen e pure la rete di Hartmann, ma di una griglia eterica costruita dai rettiliani, per non far uscire le anime dei defunti dal nostro pianeta, non avevo mai sentito parlare. Bepy dice che anche l’anima di Gandhi era rimasta invischiata nella griglia, fino a poco tempo fa, quando, con l’intervento di Michele, tutte le anime hanno potuto riprendere il loro cammino. Detto per inciso, l’arcangelo Michele viene raffigurato con una spada fiammeggiante in mano perché a quei tempi non erano state ancora inventate armi magnetiche, magari una specie di “magnetaser”. Se ci fosse stato il “magnetaser”, avremmo avuto la prova che i veri autori del Vecchio Testamento erano veneti, così come il vero Shakespeare era siciliano, poiché il principio “magna e tasi” è tipico della mentalità veneta. 
 
Non ho inoltre capito per quale ragione i rettiliani volessero tenere prigioniere le anime degli esseri umani, né tanto meno capisco cosa ci guadagni la NASA in questa operazione. Ho sentito dire che i rettiliani sono privi di anima e hanno assoluto bisogno delle nostre per sopravvivere ma, se anche gli animali hanno un’anima, perché i rettiliani non si accontentano di quelle delle iguane, delle tartarughe e delle lucertole?
Siccome non credo all’esistenza dell’anima, né negli animali né negli uomini, mi è piuttosto difficile anche solo prestare attenzione a simili argomenti. Anzi, mi viene facile inserire anche questa storia nella già corposa cartellina che sul frontespizio reca la dicitura: “Bepy, picchiatello”.
Sono indeciso anche sulla questione fondamentale, dibattuta da millenni, ovvero se esista o meno un essere supremo chiamato Dio. Se fino a poco tempo fa mi reputavo agnostico, ora, man mano che passa il tempo, mi accorgo che il mio sentimento religioso vira verso l’ateismo. E non posso farci niente. Poiché cani e porci credono in un Ente Supremo, compresi gli animisti del Borneo, non mi sento per niente sulla stessa lunghezza d’onda con costoro, né con il resto dell’umanità sedicente civilizzata e quindi il mio crescente ateismo va avanti da solo, istintivamente e automaticamente.
Poiché miliardi di persone hanno creduto e credono sia in Dio che nell’immortalità dell’anima, non posso non pormi certi quesiti, ai quali credo di aver trovato la risposta. Da migliaia d’anni si discute di questi due “fake” che, invece d’essere liquidati come tali fin dall’inizio, hanno ricevuto l’apporto concettuale di migliaia di persone, affascinate dall’idea di trovare una scappatoia alla morte e spinti dalla necessità di avere un padre invisibile, potente e onnisciente a cui sottomettersi. Il che, come si era accorto Nietzsche inventandosi il Superuomo, rappresenta per la nostra specie una forma d’immaturità o, se vogliamo usare un termine scientifico, di neotenia.
In altre parole, staccandoci dalla natura e dalle sue leggi (operazione non del tutto conclusa) siamo diventati infantili e bisognosi di un padre padrone. In questo senso si può dire che l’Homo sapiens è la forma neotenica del gorilla, glabri come siamo e tuttavia dotati della capacità di riprodurci. Se non ci fossimo staccati dalla natura, inventandoci una caterva di sovrastrutture culturali, avremmo ancora il corpo interamente coperto di pelo, saremmo ben inseriti negli equilibri naturali, ci nutriremmo di frutta con solo qualche spuntino carneo ogni tanto e, soprattutto, non staremmo qui a perdere tempo parlando di rettiliani, 2012 e NWO.
Abbiamo voluto la bicicletta della separazione dalla natura, e ora ci tocca pedalare!
In definitiva, è solo questione di stagionatura: dei rettiliani se ne parla solo da una decina d’anni, da quando Icke ha pubblicato i suoi libri e quindi io, in quanto campione rappresentativo dell’umano genere, li rifiuto con fastidio. Dell’aura se ne parla da un secolo, da quando Krishnamurti [1] è venuto a tenere le sue conferenze in Occidente e io la rifiuto ma senza provare fastidio. Dell’anima se ne parla dal secondo secolo dopo Cristo, da quando i presbiteri cristiani decisero di adottarne l’idea e io non la rifiuto aprioristicamente ma la inquadro in un’ottica storica e la valuto per quello che è: un’esigenza dello spirito umano che anela alla sopravvivenza dopo la morte. Di Dio se ne parla fin dai primordi dell’umanità, da quando il primo ominide ha alzato gli occhi al cielo stellato e si è chiesto cosa fosse e io non solo non lo rifiuto, ma sono disposto a prenderlo in considerazione.
Le idee religiose sono come il vino: devono invecchiare per diventare buone. O almeno passabili. Forse tra duemila anni tutta l’umanità crederà ai rettiliani e David Icke (sempre dalla stessa etnia saltano fuori!) prenderà il posto di Mosè. Se quest’ultimo ha scritto il Pentateuco, Icke è già a quota sedici. Ha voluto strafare. Per adesso dobbiamo accontentarci di discernere tra fatti e fantasie, tra invenzioni inverosimili e fenomeni verificabili. Di norma, non vado mai su siti esoterici o ufologici come quello del comandante Kanta [2] o di Axina e Xianet Xia Valiux [3].
Come non vado mai sui siti dei debunkers, perché non ho tempo da perdere, ma capita che siano loro a venire da me, soprattutto i seguaci dell’esoterismo ufologico e New Age. Vengono da me nel senso che molte di tali persone frequentano gli stessi siti che frequento io e ne posso quindi leggere i commenti, nonché interloquire con loro. Non saprei quale sia la percentuale di teorici del complotto che propendono per il misticismo e l’ufologia, ma ho l’impressione che siano tanti.
Se, come eloquentemente spiegato da Alice oltre lo Specchio [4] ci sono due categorie di oppositori, entrati in azione per contrastare la ricerca della verità, ossia i debunkers e i gatekeepers, la presenza di numerosi studiosi di complottismo che credono nei rettiliani, nel salto quantico, in Hidden Hand, nella federazione galattica e in altre teorie indimostrabili, per le quali sia necessario un atto di fede, offre il fianco alle critiche più sarcastiche da parte degli scettici e dei debunkers. Anzi, la presenza degli esoterici in seno al movimento complottista diventa funzionale al lavoro dei disinformatori e dei “custodi del cancello”. Senza i simpatici visionari come il mio amico Bepy, i disinformatori sarebbero disoccupati. I gatekeepers, invece, sono andati ad occupare una nicchia particolare. Si travestono da complottisti e ammucchiano indistintamente argomenti seri insieme a fanfaluche inaccettabili, così che l’uomo medio, mediamente lobotomizzato, rifiuti in blocco qualsiasi tematica non approvata dalla cultura ufficiale. E nel secchio della spazzatura finiscono le reali scie chimiche insieme agli Anunnaki di Nibiru, il probabilissimo nuovo ordine mondiale venturo insieme agli addotti di Malanga.
Come dicevo prima, un’idea, per essere accettata, ha bisogno di un periodo di stagionatura. Da quanto tempo i fisici parlano di universi paralleli o di multiverso? Da qualche decennio, se non sbaglio. Ebbene, poiché non è inverosimile che esistano universi paralleli e dimensioni diverse dalla nostra, anche se non abbiamo la possibilità di dimostrarlo, una mia ipotesi sui rettiliani (ed è l’unica concessione che faccio loro) è che 65 milioni d’anni fa, con l’impatto del famoso asteroide, i dinosauri non si siano estinti del tutto, ma abbiano continuato ad evolversi in un’altra dimensione, mentre nella nostra prendevano la strada evolutiva degli uccelli, dei mammiferi e dei rettili attuali. Sviluppandosi in un “altrove” per noi irraggiungibile, quei grossi e stupidi bestioni si sono evoluti in rettili antropomorfi, da cui, con tecnologie che solo loro hanno, vengono di tanto in tanto a farci visita. Che le abbiano solo loro lo dico con beneficio d’inventario, ovviamente, data la segretezza che avvolge le ricerche scientifiche dei nostri militari.
Per adesso, finché non me ne troverò uno davanti in carne, ossa e squame, non posso che relegare la loro esistenza nel mondo delle favole e anche la griglia che Bepy è convinto abbiano imbastito attorno alla Terra, la prendo per uno scherzo.
Uno scherzo che lascia il tempo che trova.
Qui è il Comandante Freeanimals che vi parla.
Vi terrò informati su ulteriori comunicazioni del mio esoterista di fiducia.
La pace galattica sia con voi.
Passo e chiudo.

Note:

9 commenti:

  1. Come sempre, i tuoi articoli offrono moltissime opprtunità di discussione, ma enucleo uno dei temi, quello dell'anima, consigliandoti la lettura di Laura Bossi, Storia naturale dell'anima, un testo che squaderna molte ipotesi ed interpretazioni sulla coscienza.

    Ciao

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  2. Scrivi che stai virando verso l'ateismo. Mi pare inevitabile o almeno è inevitabile orientarsi verso una concezione di Dio molto diversa da quella corrente. Il riduzionismo teologico non è ateismo, ma gli si avvicina: solo lascia aperta una porta da cui - temo - non entrerà mai nessuno.

    Ciao

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  3. Grazie Zret, non avevo mai sentito parlare di Laura Bossi: la metto in lista d'attesa.
    Come puoi vedere, qui ho fatto arrabbiare più di qualcuno:

    http://www.stampalibera.com/?p=29390

    Ti dirò che quando ero animalista, mi dichiaravo agnostico e....morta lì. Non andavo oltre. Da quando ho cominciato a bazzicare siti alternativi, cominciando con il laicissimo LuogoComune di Mazzucco, ho potuto leggere i commenti di steineriani, ufologi e mistici vari e mi sono accorto che piano piano, grazie alla sensazione di nausea che tali commenti mi provocavano, diventavo sempre più aridamente ateo.
    Uso il termine aridamente perché, anche se mi atteggio a disincantato scettico, sento che morire è, in ogni caso, una bella fregatura.
    E io non posso neanche giovarmi dell'endorfina psicologica derivante dalla fede nell'Aldilà.
    Che vuoi farci? Così è la vita!

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  4. Freeanimals, ho letto i vari commenti. In qualcuno non manca del buon senso. Circa l'ateismo, non mi soffermo, perché è il tema della seconda parte di "Scettici e dogmatici" che dovrei pubblicare domani e di cui ti anticipo solo un breve passaggio: "Gli atei, persuasi che Dio non è, sono dogmatici: sui dogmi ci si adagia, come fossero soffici cuscini. Beati loro: una certezza, per quanto negativa, è sempre preferibile ad un groviglio di domande. O no? E’ una sfida incessante continuare ad esistere, tentando in ogni modo di arginare le ondate di assurdità che erompono dal caos".

    Il mio consiglio è di perseguire lo scetticismo, in senso letterale, ossia la ricerca. Eviterei dunque SEMPRE il verbo "credere". Heidegger scrive che "il filosofo non crede, perché sarebbe come pensare ad un legno metallico". Anche la questione dell'aldilà non dipende dalla fede.

    Giustamente noti che molti siti pseudo-esoterici e pseudo-ufologici contengono del ciarpame, ma spesso ci vedrei una forma sottile di disinformazione. Tuttavia lascerei la porta aperta: la cosiddetta "scienza" non si basa forse sul dogma del nesso tra causa ed effetto? Non è meno assurdo di certe fandonie pseudo-esoteriche.

    Ciao

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  5. Come nel caso delle elezioni, anche in fatto di religione e credenze varie, è preferibile il partito dell'astensione. Probabilmente, come dici tu, l'ateo di adagia sugli allori del dogmatismo, mentre l'agnostico rimane sui carboni ardenti dell'incertezza.
    Nel mio caso, ti dirò, non mi sono mai lasciato coinvolgere troppo né dall'agnosticismo né dall'ateismo. Su Stampa Libera ho fatto arricciare il naso a più di qualcuno, ma non era mia intenzione: è solo andata così. Ma avrebbe potuto andare anche diversamente.
    Dipende dal fatto che conosco ancora poco le personalità dei frequentatori di quel sito, collaborando con Lino Bottaro solo da un paio di mesi. E in ogni caso, non è che io devo stare troppo a preoccuparmi delle loro fisime, ti pare?
    Sul ciarpame presente in certi siti non mi preoccupo più di tanto, se non per il fatto che i debunkers ci vanno a nozze. Ma io lascio che giochino pure le loro carte, sia i disinformatori che gli ufo-mistici.
    Il mio amico Bepy dice che il prossimo 28 ottobre dovrebbe succedere qualcosa (non è la prima volta che mi passa date precise).
    Ti dice niente tale data?

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  6. No, il 28 ottobre non mi dice niente. Comunque si incontrano tipi bislacchi. A volte nella loro bizzarria si annida qualche rivelazione. Un mio amico supera di gran lunga Bepy, perché una volta mi confidò di essere... Dio.

    Mi pare che il tuo articolo non sia stato inteso: esprime una diffidenza verso facili risoluzioni, verso miti di carta. Non mi pare un'esclusione a priori di ciò che non cade sotto i sensi. Il tono è garbato e chi non la pensa come te non vi trova appigli per polemiche, a meno che non sia un polemico di mestiere.

    Sarebbe interessante un articolo sulla tua passata esperienza con i Testimoni di Geova.

    Ciao

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  7. Tutte queste date e daterelle che saltano fuori una via l'altra, tutte annuncianti grandi o piccole catastrofi, sono come il pulviscolo e i frammenti di roccia che precedono un asteroide. Hai visto il film Armagheddon? Nel nostro caso, l'asteroide vero è proprio si chiama 21.12.2012.
    Rispetto a te e al tuo conoscente, io sono stato fortunato: Bepy si limita a dire di essere in contatto diretto con Dio. Facciamo cambio? Me lo presti? Magari solo per un po? :-)
    Mi hai dato una buona idea, a proposito della mia giovanile esperienza con i T. di G. Anche perché la maggior parte della gente ironizza sul fatto che.....vanno a rompere le scatole la domenica mattina, per le case! Più di così la gente non sa.
    Qualche sito complottista ha avanzato l'ipotesi che il loro fondatore moderno (anche se loro lo negano), Charles Taze Russell, fosse un massone, come il fondatore dei Mormoni.
    E quindi ci sarebbe abbastanza materiale per un articolo. L'altro ieri sul Gazzettino c'era un articolo di un T. di G. che ha chiesto che lo lasciassero morire, in quanto rinunciava alle trasfusioni di sangue. E questo potrebbe essere lo spunto per un mio eventuale articolo.
    Ci penserò.
    Grazie intanto.
    Ciao

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  8. Prima o dopo, qualcosa di epocale accadrà, anche se è difficile indicare la data.

    E' stato pubblicato pure un libro intitolato "Conversazioni con Dio". Chissà se l'autore gli ha pagato i diritti. Anche un contatto direttto con l'Essere Supremo non è poco.

    Possono negare finché vogliono, ma il vertice dei Testimoni e dei Mormoni sono controllati dalla Massoneria.

    Ciao

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  9. Non avevo mai sentito parlare di "Conversazioni con Dio", ma ho letto "Colloqui col cane", di Giuseppe Berto (quello de "Il male oscuro"). Penso che un cane dia più risposte del Dio taciturno che conosciamo.
    A proposito, il mio amico Bepy dice che Dio abita a Milano e ogni tanto va a trovarlo per ricevere istruzioni. Gli ho chiesto: "Quanto ti spillano?". E lui: "Niente, non vogliono assolutamente niente!"
    Quando ero un T. di G. sentivo parlare spesso di Nuovo Ordine, concetto che poi ho ritrovato, molti anni dopo, quando ho cominciato a frequentare siti complottisti. Se Mormoni e Testimoni sono emanazioni della Massoneria, si deve ammettere che il NWO s'ispira alla Bibbia, in quello che è l'avvento del regno di Dio sulla Terra, connesso con la seconda venuta di Cristo.
    Io non so neanche se è venuto la prima volta!
    Grazie.
    Alla prossima.

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