mercoledì 30 maggio 2012

Agenzia del demonio


Quale migliore occasione della visita del presidente Napolitano a Udine, martedì 29 maggio, per tenere un presidio davanti all’agenzia delle entrate! Di solito le manifestazioni si tengono nei fine settimana. Era un’occasione ghiotta che non potevo lasciarmi scappare, visto il malumore crescente nella popolazione italiana, con corollario di suicidi e disperazione. E quindi un tema decisamente caldo.
Ad organizzare il presidio è stato il Front Furlan, un esponente del quale si è già lasciato da me intervistare pochi giorni fa. La filosofia di base del gruppo è quella della persuasione non violenta degli interlocutori e della massima circolazione delle informazioni. In pratica, le regole d’ingaggio dei moderni Don Chisciotte e delle persone per bene.

lunedì 28 maggio 2012

Visitors


Collocando cronologicamente alcuni fatti, si possono trarre conclusioni inquietanti. La prima serie tivù intitolata “Visitors” apparve nel 1984, l’anno di Orwell. Il primo libro di David Icke in cui parlava dei rettiliani [1] apparve nel 1999, altra data che rimanda a una famosa serie televisiva di fantascienza.
Se Hollywood è di proprietà di quegli stessi massoni Illuminati che dirigono occultamente il mondo e, attraverso film e telefilm c’inviano messaggi subliminali, anche David Icke è di loro proprietà. La fortuna di film catastrofisti, con ipotetiche invasioni di alieni cattivi, si può spiegare con la predilezione che molti spettatori hanno per i film di fantascienza in genere, che sono in numero superiore a quelli che invece preferiscono il genere fantasy, ma la fortuna dei libri di Icke, divenuti quasi tutti dei best-sellers si può spiegare con un aiutino ricevuto dagli Illuminati di cui sopra.

sabato 26 maggio 2012

Il tiranno dal cuore tenero


Fu Eugène Marais, ne “L’anima della formica bianca”, ad avanzare l’ipotesi che un termitaio in realtà non è solo una città delle termiti, ma un superorganismo composto da migliaia di cellule specializzate, rappresentate dalle singole termiti. Il singolo insetto equiparato ad una cellula.
Dev’essere stato lo spirito dell’epoca, giacché anche James Lovelock ipotizzò la Terra come un essere vivente, chiamandola Gaia. Era forse il periodo dei naturalisti mistici. Ora, sulla stessa falsariga, immaginiamo per un momento che i sette miliardi di esseri umani che vivono sul pianeta siano come le termiti di Marais.
Ne risulta un unico tiranno, composto da rigide caste e gerarchie specializzate, e con un impatto sul resto dell’ecosistema semplicemente devastante.
Tale composito tiranno si comporta in maniera spietata con gli altri abitanti del pianeta, ma vi è in lui un elemento di schizofrenia che lo rende incoerente: a volte manifesta compassione e amore verso le altre specie. E’ vero che il più delle volte si limita a parlarne piuttosto che ad agire, ma molti esempi di quella che sarebbe la strada da seguire si possono conteggiare. Esempi che però fanno fatica ad essere imitati.

mercoledì 23 maggio 2012

Uomini al fronte


Anche se molti non se ne sono accorti, la società civile è attaccata su più fronti. Ad attaccarci sono gli stessi che convocano i giornalisti sparsi nel teatro delle operazioni belliche per comunicare loro le veline che dovranno riportare in patria, a beneficio degli utenti. Come disse quel generale, la prima vittima di una guerra è la verità e le menzogne propinateci giornalmente dai mass-media si moltiplicano a dismisura. Una via l’altra. La popolazione è vittima, carnefice, obiettivo militare, classe di schiavi ottusi e strumento di reciproca, indifferenziata e diffusa oppressione, nello stesso tempo.
Sta capitando come a Genova sul lungomare, nel luglio 2001, con i lacrimogeni che ci arrivavano da terra, dall’aria e dal mare, rispettivamente dagli sbirri appiedati, dagli elicotteri militari e dai motoscafi della polizia. Solo che al momento attuale ancora non tutti se ne sono accorti. E’ per questo che anche in Friuli, per la prima volta, sabato 26 maggio si terrà una conferenza pubblica sulle scie chimiche, ed è questo un modo per far aprire gli occhi alla gente, in modo che i “lacrimogeni” che giungono dal cielo facciamo migliore effetto.
Ne ho parlato con il presidente del gruppo politico che ha organizzato l’incontro ed è stata una sorpresa per me scoprire che nella mia regione ci sono ancora fermenti di speranza, accompagnati dalla volontà di reagire a questo attuale stato di inerme sudditanza.

sabato 19 maggio 2012

Stelle per uscire dallo stallo


Fino ad oggi mi ero fatto l’idea che il Movimento 5 Stelle andasse a colmare quel vuoto fisiologico che ogni democrazia lascia dietro di sé, comunemente conosciuto come voto di protesta, analogamente a ciò che succede in natura quando una specie animale lascia libera la sua nicchia ecologica, che viene successivamente colmata da un’altra specie simile o da altri individui della stessa specie.
Cioè pensavo che il Movimento di Beppe Grillo svolgesse lo stesso ruolo che negli ultimi vent’anni era stato ricoperto dalla Lega Nord, per quanto riguarda gli sprechi e le istanze di autonomia, e dai Verdi, per quanto concerne l’esigenza di salvaguardare l’ambiente. Prima ancora, a raccattare il voto di protesta erano stati i Radicali, con tematiche che andavano per la maggiore a quell’epoca, in base a quello che si potrebbe definire lo zeigeist, lo spirito del tempo.
Oggi lo spirito del tempo va nella direzione di una diffusa nausea verso una classe politica inetta, fomentata non solo dal basso, ma sembrerebbe anche dall’intellighenzia mainstream se pensiamo a Rizzo e Stella e che pubblicarono “La casta” ancora nel 2007.
Grillo raccoglie consensi in quanti trovano disgustoso il comportamento palesemente parassitario della classe politica, comportamento che è sempre stato parassitario ma che solo oggi viene portato all’attenzione delle masse. In questo senso, lo zeitgeist va nella direzione anarcoide di un bisogno di repulisti sociale, quale non si era mai sentito prima d’ora.

mercoledì 16 maggio 2012

Ben scavato vecchia talpa!


(leggasi dopo Manipolazione mentale?)


Mentre i complottisti si aspettano che la religione del prossimo governo unico mondiale sia la filosofia New Age, e arrivano al punto di criminalizzare animalisti ed ecologisti, c’è una religione che, da molto prima che nascesse il moderno amore per la natura, ha scavato le sue gallerie sotterranee sotto il terreno della vetusta cristianità e sembra avere le carte in regola per prendere il suo posto.
E’ la religione dei Testimoni di Geova, abbastanza vecchia per rispettare la tradizione ed essere accettata dalle folle e abbastanza nuova e rivoluzionaria per offrire garanzia di serietà e venire incontro all’esigenza di rinnovamento e pulizia.
Essa farebbe sul piano religioso ciò che i Grillini stanno facendo sul piano della politica italiana.
Come ogni più sperduto villaggio africano ha la sua brava rivendita di Coca Cola, così ha anche il suo bravo predicatore domenicale, con tanto di cravatta e borsa ventiquattrore piena di Torri di Guardia.

martedì 15 maggio 2012

Cent’anni d’antroposofia


Mala tempora currunt per l’Occidente. Tra la crisi economica palpabile e i timori di una terza guerra mondiale, molti occidentali guardano alla campagna e ad un risveglio delle coscienze per sfuggire agli incubi indotti e pianificati dall’élite mondialista che muove i fili. Tra coloro che non si uccidono, ci sono molti che vedono nei ritmi rilassati della vita agreste, svincolati dalla dipendenza alla Monsanto, una via d’uscita alla mancanza di lavoro e di prospettive. C’è già chi lo sta facendo, alla spicciolata, e finisce pure sui giornali.
C’è però chi non guarda affatto alla campagna perché nella campagna ha vissuto, ci vive da sempre e ne ha tratto sostentamento per sé e per la famiglia. Non sto parlando di un appartenente a quella piccola percentuale di lavoratori, oggi assimilabili ad operai della terra, conosciuti con il nome comune di contadini, ma di una persona veramente speciale che ha fatto dell’agricoltura biodinamica la sua leggenda personale.

domenica 13 maggio 2012

Uscire dal tunnel della dipendenza energetica


Gli abitanti della Val di Susa non vogliono neanche lontanamente immaginare che qualcuno possa entrare in un tunnel lungo 57 Km, largo 30 metri e alto 10, forse anche perché l’essere umano non è fatto per entrare nei tunnel, non essendo un animale ipogeo, ma semmai per uscirne. Sono tanti, infatti, i tunnel da cui dovremmo uscire. Il tunnel della paura, per esempio.
Quello di cui vorrei parlare non è il tunnel della dipendenza dalle droghe, ma quello della dipendenza dalle fonti energetiche. Mentre la dipendenza dalla droga è incentivata nei fatti e combattuta nelle parole dalle istituzioni che ci governano, la dipendenza dalle fonti energetiche è incentivata sia a parole che nei fatti e qualunque tentativo di spezzarla combattuto.

giovedì 10 maggio 2012

Matrimonio nei mari del sud


Un mio amico mi ha raccontato una storia allucinante. La storia del suo matrimonio malgascio. Volendo inconsciamente prendere due piccioni con una fava, è andato in Madagascar una prima volta per studiare le usanze sciamaniche dei guaritori locali, le erbe, i rituali e i veleni che usano per uccidere i nemici e si è ritrovato a frequentare una ragazza del posto.
Non è stato difficile, anzi vi si è trovato quasi costretto perché le ragazze malgasce hanno preso l’abitudine di adocchiare e conquistare i turisti di razza bianca in visita nella loro splendida isola. Esistono anche da loro le lotterie, ma sposare un francese, meglio se anziano e in procinto di passare a miglior vita, è come vincere un terno al lotto.
Purtroppo per molte di loro, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e Kant l’aveva vista giusta quando disse che è necessario trattare il prossimo come un fine e non come un mezzo. Purtroppo per le ragazze malgasce, nessuna di loro ha mai sentito parlare né di Kant, né del principio universale in base al quale è necessario non reificare le persone con cui abbiamo a che fare.

martedì 8 maggio 2012

La verde collina del complotto


Mentre tutto il mondo esulta per un segnale di controtendenza allo sfacelo sociale, arrivato da Montichiari (BS) dieci giorni fa, c’è chi nel buio delle sue ammuffite soffitte mentali mastica veleno complottista. Mentre un movimento spontaneo di gente onesta e sinceramente dispiaciuta per il male presente sulla Terra gioisce per un’azione coraggiosa di segno opposto alla malvagità imperante, c’è chi si masturba le meningi paventando oscuri complotti massonici.
Poiché sono abituato a fare nomi e cognomi di quanti mostrano di avere il coraggio delle proprie idee, anche se palesemente sbagliate, vi dirò che l’infelice creatura in questione si chiama Corrado Penna, è laureato in chimica e vive in Sicilia.

sabato 5 maggio 2012

Lo sguardo del basilisco





L'alito del Basilisco è pericoloso perché molto velenoso, come pure il suo sguardo che incenerisce. Si dice che sputi fuoco vivo e che possa uccidere chiunque incontri.




Diceva Guido Ceronetti che nel Medioevo ci prendevano e ci buttavano sui roghi. Oggi sono i roghi che si buttano direttamente su di noi. Dopo aver visto il film documentario “Sporchi da morire”, di Marco Carlucci, proiettato a Codroipo il 2 maggio scorso su iniziativa dell’associazione (S)Punti di Vista, ho preso lo spunto per scrivere un articolo sul tema degli inceneritori. La faccenda è facilmente intuibile, per noi che ci facciamo caso e che non ci fidiamo delle autorità, ma per le masse potrebbero essere una soluzione intelligente al problema dei rifiuti, così come viene loro suggerito che sia.
Ecco che in tal caso ci troviamo di fronte all’ennesima mistificazione, aggravata dal fatto che ad andarci di mezzo è la salute della gente e dell’ambiente in generale.
In questo senso, le parole pessimistiche di Ceronetti stanno a significare che nonostante gli sforzi degli uomini di “buona volontà”, la situazione ambientale sta peggiorando inesorabilmente senza che si possa sperare di fermare tale andazzo suicida.

giovedì 3 maggio 2012

Buon compleanno Freeanimals!


Esattamente un anno fa nasceva Freeanimals. Se da una parte l’avvento di internet ha contribuito a far aumentare la sensibilità verso i diritti animali, dall’altra ha reso sedentari coloro che prima si davano da fare di qua e di là. Parlo per me, ovviamente. Diventando blogger ho smesso di essere un ecoterrorista, nomignolo scorretto ma utile per capire il tipo di metodologia che usavo nei decenni scorsi. Esclusi armi ed esplosivi, s’intende. Diventando blogger, con velleità di giornalista, l’elenco dei reati sulla mia fedina penale ha avuto un….arresto, tanto per restare in tema.
Così, il 3 maggio 2011, di ritorno da una manifestazionedei 100 % Animalisti di Padova, tenutasi a Longarone (BL), scrissi il mio primo pezzo. Sperimentale. E da quel giorno ci presi gusto. In seguito, ogni tre o quattro giorni, con punte di uno al giorno, ho pubblicato le mie impressioni e le mie valutazioni sul mondo, la vita, l’essere umano, gli altri animali ma soprattutto le ingiustizie che colpiscono un po’ tutti, anche se sembra che alcune vittime siano più vittime delle altre, per parafrasare George Orwell.

Non è un caso che il mio primo articolo parli di caccia e cacciatori, perché fin da ragazzo, oltre al cupo pensiero degli animali torturati nei laboratori, il mio dolore più grande si manifestava di domenica. Le domeniche d’autunno e d’inverno. Ogni colpo di fucile era una trafittura dell’anima, poiché, abitando in un piccolo paese, si sentono bene. Ed è un dolore che non ha mai cessato di manifestarsi, anche ora che sono vecchio. Naturalmente, nessun giudice ha mai considerato il danno morale che gli spari, con conseguente, immaginata, uccisione o ferimento di animali, possa essere inferto a migliaia di persone contrarie alla caccia. Dico che siamo migliaia con cognizione di causa, dato che i numeri e le statistiche parlano chiaro.