martedì 28 agosto 2012

Umili servitori silenziosi





Vi avverto. L’articolo che state per leggere è incompleto, dilettantesco e anche un pochino surreale. In una parola, strano. Strano come la protagonista, la mia intervistata, che conosceremo fra poco.
Poiché intervistare la gente mi sembra un ottimo modo per cercare di capire il mistero della psiche umana, non mi sono lasciato scappare l’opportunità d’incontrare di nuovo Federico Varutti, di cui ho già parlato recentemente. In quell’occasione, avendomi invitato a cena a casa sua, ho pensato che ci sarebbero state altre cose interessanti da vedere e studiare.

sabato 25 agosto 2012

Profumo di Madonna


“La loro vista deve raggiungere soltanto ciò che è vicino, devono vedere soltanto una parte della faccia della terra. Allora il Cuore del Cielo gettò una nebbia sui loro occhi, i quali si appannarono come quando si soffia sulla lastra di uno specchio. I  loro occhi si velarono e poterono vedere soltanto ciò che era vicino, questo soltanto era chiaro per loro”
Popol Vuh




Affermare che ci sono una quindicina di testimoni dell’incontro ravvicinato di Mortegliano, come fa l’ufologo Antonio Chiumiento, ma che vogliono restare anonimi, è come per l’esercito USA affermare di aver ucciso Osama Bin Laden e buttare subito il corpo in mare. Nel primo caso, s’impedisce agli altri ricercatori di ottenere conferma di quanto affermato e nel secondo di permettere ai giornalisti di tutto il mondo di avere prova tangibile che si tratti proprio di Bin Laden, anche se non sarebbe una prova definitiva nel caso venisse mostrato il cadavere di un sosia.
Con l’alieno di Mortegliano si è messo a disposizione del giudizio pubblico un solo testimone, Leonard D’andrea, e gli scettici si sono scatenati ipotizzando accordi antecedenti tra l’ufologo preso di mira, il professor Chiumiento, e la famiglia di Leonard, il padre Giuseppe in particolare.
Se non ci fosse stato neanche quell’unico testimone conclamato, cosa si sarebbero inventati gli scettici? E se di testimoni palesi ce ne fossero stati due, o addirittura tre, con tanto di nomi e cognomi, quali scenari avremmo avuto negli ultimi sei mesi grazie alla ferrea determinazione dei debunkers, decisi a non arrendersi?
Il disinformatore professionista parte da una dogmatica tesi precostituita per arrivare a portare acqua al suo mulino, ma logica vorrebbe che si partisse dall’ipotesi per arrivare alla tesi finale.
E’ facile riconoscere i disinformatori proprio perché stravolgono le normali regole della logica, ma non è facile tener loro testa per la grande abilità che dimostrano nel confondere le idee dell’interlocutore. Se capita loro di trovarsi di fronte ad ostinati e sinceri amanti della verità, smettono di usare le loro tecniche d’imbroglio dialettico e passano al sarcasmo e all’insulto, poiché uno dei loro scopi è quello di sfinire l’avversario, importunandolo, infastidendolo e ricoprendolo con il fango del discredito.
Ma conosciamo meglio alcuni protagonisti di questa vicenda!




mercoledì 22 agosto 2012

Il filtro


Fa parte del sentire comune la consapevolezza che se un idealista si mette in testa di candidarsi alle elezioni, ben presto viene allontanato a forza di sgomitate da aspiranti candidati meno idealisti e più pragmatici di lui.
Con la scusa della real politik, e basandosi su una visione competitiva del modus operandi, gli aspiranti candidati intenzionati a fare carriera politica si accaparrano i posti migliori in cima alla lista, come le macchine da corsa che partono in pole position.
In definitiva, i volponi smaliziati riescono facilmente a mettere fuori gioco le pecore ingenue.
Incredibile a dirsi, anch’io sono passato attraverso esperienze del genere. Durante i cinque anni in cui sono stato candidato con i Verdi, dal 1983 al 1989, non sono mai stato messo a capo lista e non sono mai stato eletto, nemmeno nelle votazioni di qualche riunione di condominio.
Non è di me che voglio parlare, ma siccome vedo analogie tra la mia defenestrazione dai Verdi, avvenuta nel 1989, e ciò che è successo nel giugno scorso a un esponente del Movimento 5 Stelle, quello che mi preme evidenziare sono i meccanismi che animano la cosiddetta democrazia partecipativa e, se quanto sto per raccontare ha qualche significato profondo, mettere in chiaro il fallimento della democrazia stessa come metodo di gestione della società.

lunedì 20 agosto 2012

Gli ultimi sagrestani


La società sta cambiando, anche se i suoi membri non se ne accorgono. E quando mai il popolo ha da essere reso consapevole di come stanno le cose?
Al di là del generale impoverimento, la società non sta cambiando totalmente in peggio o totalmente in meglio, ma cambia sia in un caso che nell’altro, progressivamente, come una forbice che divarichi le due lame. Il divario tra i consapevoli e gl’ipnotizzati - ma si potrebbe dire anche tra i giusti e gl’ingiusti - diventa vieppiù considerevole.
Quando domenica 19 mi sono trovato in piazza del Popolo a Sacile (PN), per partecipare alla manifestazione di protesta degli animalisti contro la Sagra dei Osei, mi sembrava di essere nel film Idiocracy. Vedevo passarmi accanto masse d’imbambolati e ottusi manichini e ci mancava solo che gli uscisse la bava dalla bocca. In compenso i loro marmocchi s’ingozzavano di zucchero filato e di caramelle gommose, quelle fatte con le ossa degli animali macellati.
Adulti passavano con le loro scatolette traforate in mano, a riprova che la gita a Sacile non era stata infruttuosa e che un piccolo condannato a morte per inedia era stato comprato al locale mercato degli schiavi.

venerdì 17 agosto 2012

La luce Scecchina


Quando gli antichi sacerdoti ebrei uscivano dal sancta sanctorum, dopo esser stati per un po’ a contatto con l’arca dell’alleanza, erano tutti circonfusi dalla luce scecchina, come una specie di aura, e il popolo ammirava estasiato ancora una volta la potenza del Dio degli Eserciti, anche se in realtà i sacerdoti si erano solo presi un bel po’ di radiazioni da quel misterioso congegno elettronico.
Anch’io giovedì 16 agosto, quando me ne sono venuto via dall’incontro con il presidente regionale di Arcipelago SCEC, ero tutto circonfuso di una nuova luce, sebbene non scecchina, e avevo finalmente capito cos’è il signoraggio. Peccato che non ci fosse il popolo adorante a vedermi!
Chissà se anche il compianto Auriti era circonfuso di un’aura quando formulava le sue prime intuizioni sul SIMEC e chissà se i finanzieri che lo misero sotto indagine poterono ammirare la grandezza dell’idea di cui era portatore.
Non conosco la vicenda di Giacinto Auriti, ma alcuni suoi allievi nel 2007 decisero di continuare la sua opera creando qualcosa di simile.

lunedì 13 agosto 2012

Alien gossip


Non c’è niente di meglio, in questa estate assolata e siccitosa, che starsene sotto un ombrellone leggendo la Settimana Enigmistica o le diatribe ufologiche che si trascinano dal febbraio scorso.
Se della vera natura degli alieni non potremo sapere mai niente di preciso, della natura umana possiamo scoprire molte cose interessanti, nel momento in cui due schieramenti contrapposti si danno battaglia virtuale su internet, come esemplificato dai ragazzi della Via Paal.
Come i sei personaggi pirandelliani erano in cerca d’autore, così ci sono personaggi reali dietro anonimi nick name, che cercano unicamente la rissa e l’unica scelta che esercitano è una sorta di specializzazione su temi scottanti.
Ci sono infatti troppe analogie tra i debunkers che denigrano i fratelli Rosario e Antonio Marcianò, sulla questione delle scie chimiche, e i debunkers che denigrano il professor Antonio Chiumiento, sulla questione dell’alieno di Mortegliano.
Se siamo tutti consapevoli che Paolo Attivissimo è pagato per orchestrare attacchi informatici nei confronti del titolare di Tanker Enemy, possiamo dedurre che non sia solo, in questa attività di depistaggio, e che si avvalga di collaboratori parimenti stipendiati.
Io non so nulla di come funzioni l’ingaggio di tali cibernauti prezzolati, ma dal tempo e dall’impegno che ci mettono posso ricavare l’idea che non lo facciano gratuitamente, in virtù del proverbio che dice: “Nancje il cjan a mouf la code par nuje” (neanche il cane muove la coda per niente).
Voglio premettere che, come mia abitudine, anche qui farò nomi e cognomi degli interessati e se ciò dovesse dar luogo a qualche denuncia nei miei confronti, per diffamazione a mezzo stampa, che gl’interessati s’accomodino!
Mi fanno un piacere, un piacere di tipo maieutico.

venerdì 10 agosto 2012

Ostrega!



Le persone di fede dovrebbero essere contente perché “apocalisse” significa “rivelazione” e se nuova luce sul nostro passato viene fatta grazie a liberi pensatori come Mauro Biglino, che per nostra fortuna non vengono più messi al rogo, può voler dire che stiamo vivendo gli ultimi tempi prefigurati da Giovanni nell’isola di Patmos, nonché da altri profeti più antichi di lui. Tutto acquista un senso, anche la stregoneria.
Non solo veniamo a sapere come probabilmente sono andate le cose riguardo alla creazione dell’uomo, ma anche si ristabilisce un po’ di verità nei confronti di personaggi demonizzati come Satana e Lucifero e si rende un po’ di giustizia al milione di zitelle, levatrici ed erboriste assassinate dall’Inquisizione cattolica nel Seicento, chiamato, proprio per questo, il secolo delle streghe.


mercoledì 8 agosto 2012

Palio, olio e peperoncino


Uno degli animali caduti suo malgrado sotto la scure della domesticazione è il cavallo. E’ stato utilizzato principalmente come arma da guerra, come fonte di proteine, come forza lavoro e, in ultimo, come attrezzo ginnico, da cui, inevitabilmente, è scaturito un rapporto amichevole, presente nella cultura occidentale e che ha negli inglesi la sua massima espressione.
In Gran Bretagna non si trovano macellerie equine, per intenderci.
Nei paesi mediterranei, notoriamente poco teneri verso gli animali, a causa dell’antropocentrica religione in essi seguita, è presente sporadicamente l’affetto per i cavalli, ma non al punto da impedire che vengano fatti pericolosamente correre nelle gare o importati per scopi edonisticamente gastronomici.
Un amante dei cavalli, quando per esempio in autostrada supera un camion bestiame con equini provenienti dai paesi dell’est europeo e diretti ai macelli pugliesi, può fare solo tre cose:
1)   piangere
2)   arrabbiarsi
3)   voltare la testa dall’altra parte.
Piangere serve a poco, se non a rendere la nostra vita più triste. Arrabbiarsi può servire per scaricare la tensione ma se il tutto avviene a bordo della propria automobile, rimane un evento sterile. Voltare la testa dall’altra parte è la cosa più praticata, dettata da un sano istinto d’autoconservazione, ma anch’essa, ai cavalli, non cambia la vita.

domenica 5 agosto 2012

Lo zio alieno della Bibbia









Siamo nani sulle spalle dei giganti, diceva Bernardo di Chartres. E quando ho finito – tutto d’un fiato – di leggere il libro più famoso di Mauro Biglino, mi sono sentito proprio così, seduto su migliaia di pensatori e di teologi del passato, che non hanno avuto la fortuna che ho avuto io.
Nessuno di loro è riuscito a leggere la Bibbia in chiave ufologia e ad accorgersi che non c’era bisogno di interpretare le Sacre Scritture, perché bastava seguirne il senso letterale.
Nessuno di loro è stato capace di applicare il “rasoio di Occam”, nemmeno il monaco che ha dato il nome a quella particolare tecnica retorica.
Tanto per cominciare, in principio due degli Elohìm sbarcati sulla Terra crearono l’uomo a loro immagine e somiglianza. Non era proprio il vero principio, giacché, insaziabili come siamo di conoscenza, vorremmo sapere chi ha creato la materia e l’universo intero, ma questo la Bibbia non lo dice o, se lo dice, sopravvaluta, esagerando, il potere degli Elohìm. E quindi non tutte le nostre curiosità saranno soddisfatte.

mercoledì 1 agosto 2012

Prima della cura. Dopo la cura




Ovvero, tre sabotaggi in cerca d’autore. E cominciamo con due autori: Mauro Corona ed Eduardo Galeano. Poi parlerò dei sabotaggi. Corona ha scritto “La fine del mondo storto”, Galeano “A testa in giù”. Tra i due non c’è confronto: rozzo montanaro il primo, fine intellettuale umanitario il secondo, ma ciò che li accomuna è la consapevolezza che in questo mondo agiscono meccanismi distorti che portano a risultati disastrosi e che meriterebbero d’essere rettificati, corretti o se possibile eliminati del tutto.

L’unica cosa che serve per far sì che il male trionfi, è che gli uomini buoni non facciano nulla (Edmund Burke). E dunque, laddove si può intervenire con le nostre limitate forze, diventa doveroso farlo, giacché anche una goccia nell’oceano renderà significativa la tua vita (Albert Schweitzer), il battito d’ali di una farfalla può scatenare cicloni lontani (Edwuard Lorenz) e il raggiungimento della massa critica può far lievitare il pane fino al punto di renderlo edibile (Gesù nei Vangeli e Lyall Watson).