martedì 14 maggio 2013

Comandi remoti

A me piace intervistare le persone, ma non a tutti piace farsi intervistare, perciò cerco di trovare spunti di riflessione sulle notizie di cronaca e sul mondo che ci circonda andando alle conferenze o anche semplicemente scambiando quattro chiacchiere con la gente. Tutti i martedì mattina, giorno di mercato, mi trovo con due amici per un confronto sulle ultime novità in fatto di agenda massonica, giacché ormai ci siamo calati nell’ottica dell’ineluttabilità del piano degli Illuminati, portato avanti step by step.
Martedì 14 maggio mi sono ritrovato dunque con i soliti amici e ne è venuta fuori una discussione più interessante del solito: argomenti non ne mancano mai. Il tema ricorrente è che l’Italia è sotto attacco e fra poco conosceremo la persona che mi ha dato una dritta su un grave episodio accaduto di recente e che ha fatto nove morti.

 
Sto parlando della nave che, al pari di Mada Kabobo, impazzisce e va a sbattere contro il molo del porto di Genova. Se un uomo può impazzire, in preda a qualche misterioso raptus, mi chiedo se una nave che fino a un attimo prima funzionava normalmente può impazzire. Con la Costa Concordia si è parlato di errore umano ed è notizia di questi giorni che a sbagliare non è stato tanto Francesco Schettino, il comandante, ma il timoniere, mentre con la portacontainer Jolly Nero si parla di guasto tecnico.
Nel caso del traghetto incagliatosi sullo scoglio dell’isola del Giglio si è sospettato che sia stato un atto voluto dalla Massoneria internazionale per lanciare un messaggio all’Europa. Come dire: l’unione europea è naufragata, mettetevi il cuore in pace. Il Cuore dell’Oceano era il nome del gioiello trasportato dal Titanic, per inciso.
Sul ghanese picconatore ho avanzato l’ipotesi che si sia trattato di un candidato manciuriano, il cui gesto va ad incrementare la nostra sensazione di disagio e paura verso gli stranieri. Ma di una nave che sbaglia manovra cosa si può dire?

Il mio amico Giuseppe Quercioli durante il nostro settimanale incontro mi ha parlato di
“comandi remoti” e mi ha fatto venire in mente una cosa che mi era stata detta tempo fa dal mio collega Fausto Bianco, quando facevo il cantoniere per la Provincia. Su internet le uniche cose che ho trovato sui “comandi remoti” sono dispositivi per i computers, microspie, in vendita, queste ultime, per soli trenta euro, ma anche strumentazione nautica per salpare l’ancora e per azionare le eliche. Dunque, i “comandi remoti”, qualche utilizzo in Marina ce l’hanno. Io però cercavo qualcos’altro, tipo sistemi di controllo per il soldato perfetto, o per i droni, cioè per combattere il nemico a distanza senza subire perdite, ma qui siamo sul terreno del segreto militare ed è ovvio che non ci sia materiale pertinente a disposizione del pubblico.

E quindi, mancando materiale attendibile e probante, non ci resta che lavorare d’immaginazione. Il mio ex collega Fausto Bianco, che non si può certo annoverare fra i complottisti, mi spiegò che per provocare il disastro di Ramstein - che causò la morte di tre piloti delle Frecce Tricolori e 67 spettatori - sarebbe stato sufficiente sabotare i sistemi di comunicazione tra il comandante a terra e i piloti. Io non sapevo che ci fosse un regista a terra, che dà gli ordini in tempo reale dicendo quando fare una precisa manovra. Pensavo che i piloti volassero senza ricevere comandi da terzi, in base al fatto che quegli esercizi sono stati fatti centinaia di volte e alla fine li si esegue alla perfezione. Se invece è come disse il mio ex collega – e non ho motivi per dubitare visto che è un appassionato di volo e prima di fare il cantoniere era ufficiale aviatore – basterebbe che qualche centrale militare s’inserisse nella conversazione tra comandante e piloti e ritardasse anche di un solo secondo la ricezione dell’ordine, per far sì che gli aerei eseguano le virate nel momento sbagliato, con conseguenze tragiche, come infatti è avvenuto.
Ufficialmente, si è parlato di errore umano e nessuno avrà mai il coraggio di ammettere
d’essersi inserito nella conversazione e di aver sabotato le manovre, ma è un fatto che due dei tre piloti morti, di lì a qualche giorno, avrebbero dovuto rispondere alle domande del giudice sulla strage di Ustica e questo basta a far nascere qualche sospetto sull’incidente di Ramstein. Specie se si considera che quei due piloti non sono stati gli unici testimoni scomodi eliminati in questi ultimi trentatrè anni, tutte morti misteriose in qualche modo legate al disastro di Ustica.
Forse fra qualche anno sapremo la verità sul DC 9 dell’Itavia - come abbiamo saputo recentemente che ad uccidere Aldo Moro fu la CIA – ma, tornando alla nave, come si può pensare di destabilizzare una nazione come l’Italia con soli nove morti?
Lo si può fare se esistono simbolismi e il fatto che la nave si chiami “Nero” e il molo “Giano” già potrebbe nascondere qualche significato recondito, ma dovrei chiamarmi Paolo Franceschetti per spiegarlo. Con un traghetto di nome Concordia il simbolismo c’è, perché se non altro può voler dire che la concordia in Europa è arenata, terminata, finita con un disastro. E poi, non dobbiamo dimenticare che i massoni padroni del mondo hanno il vizio dell’esoterismo, se non addirittura del satanismo, e sono soliti inaugurare nuovi progetti con sacrifici umani, come facevano i loro antenati egizi e prima ancora atlantidi.
Nove morti quindi potrebbero essere intesi come atto sacrificale per un loro nuovo piano, se solo si riuscisse a capire quale possa essere. L’incidente è avvenuto il giorno otto, che non mi dice niente, ma io non sono cabalista e non posso esprimermi in proposito. Invece, il picconatore folle è entrato in azione l’undici e questo è un giorno in cui agli esoteristi massoni piace far danni, a cominciare dall’undici settembre 2001, con le torri gemelle, per finire con l’undici settembre 2011, con il terremoto in Giappone. Ma se si va a vedere quando sono capitate altre disgrazie, si trova stranamente che il giorno undici salta fuori molto spesso, oltre ogni probabilità statistica.

Sui moventi, se ammazzare gente casualmente per strada da parte di un extracomunitario, porta a un aumento dell’insofferenza degli autoctoni, e se sparare ai carabinieri, molto amati dagli italiani, porta a un generalizzato sdegno popolare e all’imposizione delle guardie del corpo per tutti i V.I.P., quale sbocco sociologico si ottiene colpendo lavoratori marittimi?
Me lo sto chiedendo, ma non mi viene in mente nessuna risposta, se non quella dell’attacco alla nostra economia su tutti i fronti, con le banche che non fanno più prestiti, con lo Stato debitore che non paga gli imprenditori, con questi ultimi che si uccidono e con le decine di fabbriche a conduzione familiare che chiudono i battenti ogni giorno, facendo aumentare la disoccupazione.
In questo quadro, colpire i lavoratori del mare può avere un senso, così come far affondare una nave da crociera può avere lo scopo di disincentivare il turismo, oltre ai simbolismi di cui abbiamo già parlato.
Queste sono solo ipotesi, ma la situazione economica in cui ci troviamo è sotto gli occhi di tutti e se questi sono gli effetti, ci devono essere per forza anche le cause.
Che l’Italia sia una colonia degli americani è assodato, ma anche se ad uccidere Moro è
stata la CIA, non significa che questi attacchi ci vengano dai nostri padroni a stelle e strisce. La cricca degli Illuminati è transnazionale e a me piacerebbe saperne di più sulla tecnologia di cui dispongono, se non altro perché mi preoccupa l’idea che chiunque potrebbe impazzire a trasformarsi in assassino. Potrebbe capitare anche a me e vorrei sapere in anticipo fino a che punto i servizi segreti sono arrivati con gli studi sul controllo remoto a distanza. Troppi episodi di cronaca nera presentano lati oscuri. Di recente anche nel sud della Francia è successa una cosa simile, con un ragazzo di diciannove anni che ha ammazzato delle persone senza poi riuscire a spiegarne il motivo.
Temo che sentiremo sempre più spesso tal genere di notizie.
Di questi tempi è difficile non essere preoccupati.



15 commenti:

  1. Allora ti do la prova che il Capitan Fracassa è un "fratello" pronto ad eseguire ordini massonici delle più alte ed odiose gerarchie...

    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a155c854-dc64-42ff-96e2-799243e35913-tg1.html

    Schettino fa il gesto massonico più inequivocabile, il Giglio richiama la simbologia esoterica del fiore, Concordia guarda caso è il nome della loggia massonica storica fiorentina...

    C.V.D.

    g

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    1. Il trattamento che Schettino ha avuto in seguito, con gli arresti domiciliari anziché il carcere, indica che i fratelli massoni giudici lo hanno trattato bene.

      Mi incuriosisce sapere come viene trattato in carcere Luigi Preiti, sempre ammesso che sia finito in qualche carcere. Di solito, quelli che uccidono sbirri vengono picchiati dai secondini.

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  2. Roberto, condivido... assolutamente niente.
    Però lo hai scritto bene.

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    1. Sono solo ipotesi ma di persone che uccidono e poi non sanno spiegarsi il perché ce ne sono parecchie. Il caso più famoso è forse Shiran Shiran, che è tuttora all'ergastolo per aver ucciso Robert Kennedy, almeno così si dice, ma lui non si ricorda niente di quella sera.

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  3. Intanto è già un vantaggio sapere che esistono tali tecnologie, così se pensieri estranei ti entrano nella mente te ne accorgi, non li coltivi e li cancelli.
    Qualche tempo fa ho comprato un libro: "Il potere della Kabbalah" a pag. 164 si legge: "Secondo la Kabbalah due emittenti cosmiche - la Luce e l'Avversario - mandano segnali al nostro cervello: la loro guerra per l'audience è più dura e decisiva di quella tra i grandi network! Se potessimo imparare a distinguere quali pensieri ci vengono inviati dall'Avversario e quali dalla Luce, potremmo riprendere il controllo della nostra vita."
    Penso che questo possa essere vero perciò se ci sono persone che usano delle tecnologie per violare le menti delle persone sappiamo a quale categoria appartengono.
    Alla faccia loro:
    Caro Mozart by Sylvie Vartan
    http://www.youtube.com/watch?v=lxS35kIpth0

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    1. Nell'ottica della teoria degli antichi astronauti, le due emittenti sono state storicamente interpretate come l'angelo e il diavolo alle spalle dell'essere umano. Uno gli parla all'orecchio destro e l'altro all'orecchio sinistro.

      In altre parole, nell'universo esistono queste due fazioni in lotta, che si contendono il controllo dell'umanità. Una si presenta in sembianze di Luce e l'altra in aspetto di Tenebra, ma le cose non credo siano così semplici, perché non possiamo avere la certezza che quella di Luce sia la buona e quella di Tenebre sia la cattiva.

      Forse siamo sempre stati ingannati, perché l'inganno fa parte della manipolazione e del controllo, essendone parte essenziale.

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    2. Lo so che non è così semplice, però se qualcuno con tecnologie "aliene" interferisce con la mente di una persona, senza che questa ne sia cosciente, per me non ci sono dubbi.

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  4. hanno molti sistemi per condizionare il cervello anche a lunghe dustanze con micro onde , ti avevo gia' parlato piu' volte , tutte quelle antenne NON sono per i cellulari a villacco e a nova gorica c'e solo un'antenna , qui' invece c'e ne sono almeno 500 -
    cosa hanno ottenuto ?????

    ciao

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    1. Cioè mi stai dicendo che gli Illuminati qui in Italia stanno facendo passare la presenza di ripetitori per i cellulari come tecnologia necessaria per le comunicazioni, mentre in realtà servono per il controllo mentale?

      Se tu avessi qualche fonte e me la postassi ti sarei grato perché l'argomentio mi interessa assai.

      Hai sentito mai parlare di quel militante di estrema sinistra che, in Veneto, dopo essere stato in un carcere militare ne è uscito con un microchip in testa?

      I medici si rifiutano di toglierglielo. Non mi ricordo come si chiami, Zorzi, Zorzetti.....

      Con la Zeta iniziale, comunque.

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  5. I mafiosi che non sono secondi a nessuno usano i pizzini.
    Tutto il resto è fantascienza, tranne le interferenze elettroniche.

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    1. E infatti, è delle interferenze elettroniche che mi piacerebbe sapere di più.

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    2. Se fornisco un servizio di questo ne ho il controllo totale e quindi.....

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  6. Roberto se vuoi un' infarinata dell'argomento, puoi andare sul sito
    "Associazione vittime armi elettroniche-mentali".
    C'è anche un'intervista da parte della "rete veneta" a Paolo Dorigo che ha subito delle torture con strumenti elettronici: è il terzo video in alto, basta cliccarci sopra.

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    1. Ti ringrazio moltissimo! Non mi veniva in mente il nome di Paolo Dorigo, ma avevo già visto in passato un video che lo riguardava.

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  7. A voi ci vorrebbe ma un controllo mentale a son di psicofarmaci, per ristabilizzare tutti gli equilibri che vi sono andati a puttane nel cervello a causa di tutte le teorie del complotto che fioriscono, ovviamente senza alcune fonti concrete, da quando esiste il web. Siete il rovescio della medaglia. Avete preso un po' troppo sul serio i vari classici distopici, datevi una calmata perché la realtà è un po' più complessa delle vostre banali e stralunate teorie.

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