venerdì 10 maggio 2013

O Morte, dov’è la tua vittoria?

 




Vi è un dottore a New York, il dottor Sam Parnia, che viene definito dal giornale tedesco Die Welt come “l’uomo che sta per riscrivere la storia della Medicina, per la sua insistenza nel correggere e aggiornare le tecniche di rianimazione” e dal The New York Post come “rivoluzionario, al pari di chi ha scoperto il fuoco, l’energia elettrica, l’aereo, la bomba atomica e internet”.

Poco tempo fa un tassista nelle strade di New York, durante una calda giornata estiva, si è sentito male iniziando a sudare. Spinto da un malore sempre più consistente ha deciso di fare un controllo in ospedale e un collega dopo poco lo ha trovato accasciato a terra: era clinicamente morto. Dopo quaranta minuti di rianimazione e qualche settimana di ospedale, l’uomo è stato dimesso in perfetta salute.
Cos’è successo? Secondo il dottore Sam Parnia, la morte non è uno stato ma un processo e, come tale, può essere interrotto. La soluzione è il freddo. Ad esempio nel film Titanic e nella reale vicenda, i corpi rimasti in acqua per ore e congelati: erano davvero morti? Con la rianimazione di oggi, forse, si sarebbero potuti salvare.


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