venerdì 31 maggio 2013

Scelta personale?

  

Testo di Aurora Mirabella

Fonte: Promiseland

Spesso si sente dire che essere vegan, o non essere vegan, è una “scelta personale”. Ma è davvero così? In primo luogo, dobbiamo distinguere i due modi in cui viene utilizzata principalmente questa affermazione.  In genere, l’affermazione che il veganismo è una mera “scelta personale” è utilizzata da coloro che sono semplicemente consapevoli dei problemi che l’uso di animali da parte dell’uomo comporta.

Ma questa stessa risposta viene spesso utilizzata da coloro che sono più vagamente consapevoli dei problemi etici e morali coinvolti nello sfruttamento di animali e nonostante tutto non sono disposti a fare un cambiamento personale tale da allineare le convinzioni alla base di questa scelta morale con le azioni. Concentriamoci su quest’ultimo gruppo di persone, coloro che sono in qualche modo a conoscenza, ma non sono disposti a cambiare.

Quindi, tornando alla domanda se è una scelta personale o no essere vegan rispondo che ogni azione che compiamo nella vita è una scelta personale. Abbiamo scelto di andare a scuola, abbiamo scelto il colore della camicia da indossare, potremmo anche decidere di rapinare una banca, o di commettere un omicidio.

Chiaramente, ci sono una vasta gamma di scelte personali che si possono fare nella vita. Tuttavia, di solito attribuiamo la nomenclatura “scelta personale” per le decisioni di minore importanza nella vita, come ad esempio quello del colore dell’automobile da comprare o dove abbiamo scelto di vivere. Spesso sentiamo dire da alcune persone che è stata una loro “scelta personale” colpire il loro cane con una mazza da baseball per educarlo, picchiare quell’uomo per averlo offeso, etc. Non solo per la stragrande maggioranza delle persone questi atti atroci sono considerati come moralmente inaccettabile, ma nella maggior parte dei casi sono anche illegali.

Ma perché sono illegali? Sono illegali perché nel corso del tempo gli uomini hanno deciso che la maggior parte delle azioni che causano danni fisici agli altri, sia umani che non umani, sono moralmente riprovevoli e dovrebbero essere represse e punite.
Quindi, mettendo da parte per assurdo l’aspetto legale solo per un minuto, facciamo finta che tutti possiamo fare tutto ciò che vogliamo senza ritorsioni. Sicuramente, l’uomo più sano di mente continuerebbe ad astenersi dal commettere atti di violenza o uccidere altri esseri umani e animali. Sembra essere un elemento fondamentale della natura umana quello di evitare di causare direttamente il dolore e la sofferenza agli altri. Tendiamo ad allontanarci dagli atti di violenza e ci sentiamo angosciati all’idea del dolore o della sofferenza inflitte inutilmente  ad altri uomini o animali.

Allora, perché ancora si ignora il dolore, la sofferenza inutile e la morte che consapevolmente si sceglie di infliggere agli animali ogni volta che si mangia un pezzo di pollo, si beve un bicchiere di latte, o si decide di andare in un circo o allo zoo?
Una dieta vegana non è solo nutrizionalmente adeguata, ma può essere di aiuto nel trattamento e nella prevenzione di molte malattie croniche. Mangiare animali è nutrizionalmente inutile, e chiaramente utilizzarli per scopi di moda o di intrattenimento è altrettanto inutile. La maggior parte delle persone non riesce ad uccidere gli animali per procurarsi cibo, o picchiare gli elefanti per esibirsi in circhi e preferisce pagare gli altri per farlo al posto loro, ma a mio avviso non è molto diverso dal farlo di persona.

Al di là del dolore e della morte che infliggiamo ad animali innocenti, molti dei quali sono più intelligenti di quello che pensiamo, è incredibilmente chiaro che l’utilizzo di animali, in particolare a fini della creazione di cibo, è un incredibile spreco di risorse planetarie ed è anche la fonte della maggior parte delle malattie e della morte che colpisce la nostra esistenza umana.
Stiamo chiaramente creando un onere eccessivo per il resto della società, distruggendo il nostro pianeta e incrementando le emergenze sanitarie oltre che i profitti delle case farmaceutiche.

Reso noto tutto questo, la domanda iniziale può essere nuovamente posta, come possiamo
essere una pedina di una così grave atrocità per il pianeta facendo una mera “scelta personale?” Noi tutti abbiamo l’obbligo morale di essere altruisti e astenerci dal danneggiare gli altri, oltre a preservare il nostro pianeta per le generazioni future.
Certo, la cosa più facile da fare è quella di nascondere la testa sotto la sabbia e continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto, che ovviamente non sta andando bene fino ad oggi, e continuare a ignorare tutti i crimini morali che stiamo commettendo contro gli animali, contro il nostro pianeta e contro la nostra salute mangiando altri esseri viventi.

Questa è la strada più facile.

Ma al giorno d’oggi, in cui non è mai stato più facile evitare l’utilizzo di prodotti animali, perché lo stiamo ancora facendo? Perché non stiamo rendendo concreta questa scelta?

Aurora Mirabella

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