sabato 29 giugno 2013

Le piccole sentinelle del territorio

 

Testo di Gianni Garbujo

Ancora una volta la signora Brambilla da’ sfogo al suo fervore animalista, un’immagine pubblicitaria che ormai sta disgustando i cittadini “normali” che sanno per fortuna ragionare, valutare e decidere con la propria testa e non si fanno raggirare o prendere in giro dall’ex ministro del turismo che pensa più agli animali che alle persone.
In un momento così difficile per l’economia del nostro Paese, dove la disoccupazione è un fardello, dove il costo della vita è insostenibile per migliaia di famiglie, dove le aziende giorno dopo giorno chiudono per mancanza di risorse, dove la politica e i privilegiati politici come la signora non si sono privati di un euro o di un beneficio, ecco la nuova invenzione e proposta della signora, un disegno di legge che pretende di abolire la caccia.

 
E’ ora di finirla che personaggi di questo tipo prendano in giro i cittadini e vadano ad occupare posti di rilievo all’interno delle istituzioni, non possiamo più tollerare che un settore come quello venatorio, che è un tassello importantissimo per l’economia di migliaia di famiglie italiane già fortemente provate sia attaccato con dichiarazioni infondate e approssimative.
Al di là degli aspetti sociali ed economici che interessa e muove il mondo venatorio, vogliamo ricordare che gli oltre 700 mila cacciatori, vere sentinelle da generazioni, svolgono un ruolo sul territorio di notevole importanza ed interesse per la collettività e per l’ambiente. Un ruolo insostituibile per una gestione corretta e capillare del patrimonio naturale. Persone, cittadini onesti che gratuitamente gestiscono il territorio e la fauna, che lottano contro il disboscamento, il mantenimento di un eco-sistema compatibile e una gestione oculata delle specie dannose nel rispetto delle leggi e degli ordinamenti nazionali e comunitari.
Il Cacciatore cittadino mette altresì a disposizione della collettività un bagaglio storico e culturale notevole che la signora Brambilla nemmeno conosce e che rischia di essere disperso; nel suo disegno di legge vorrebbe affidare ad altri enti od istituti compiti impossibili, creando ancora una volta carrozzoni mangiasoldi ed inefficienti.
I cacciatori e la caccia sono una risorsa e non un danno per il nostro Paese, il mondo venatorio chiede rispetto e riconoscimento del ruolo che svolge in armonia e in collaborazione con tutti i soggetti interessati.
Mai come in questo momento corre la necessità di unire le forze e non dividerle. Proposte di abolizione della caccia non giovano a nessuno, servono solo a disperdere energie e risorse, questo la Brambilla lo sa e il suo è solo un atto di incoscienza politica che auguriamo trovi presto la parola “fine”.


Il Presidente Regionale Italcaccia Veneto
Garbujo Gianni

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