sabato 29 giugno 2013

Nell'antica Grecia era normale

 

Il cardinale vicario Agostino Vallini ha manifestato «piena fiducia nella magistratura» e si dice «pienamente convinto che sarà smantellato il piano calunnioso, dimostrando non veritiere le affermazioni» dell'ex prete Patrizio Poggi, che ha accusato nove sacerdoti di parrocchie romane di organizzare incontri a sfondo "sessuale" con minori. In una nota del Vicariato di Roma si sottolinea che «i sacerdoti calunniati si riservano ogni azione legale a tutela della loro personale onorabilità». Nella nota si fa riferimento alla diffusione da parte di alcuni organi di stampa «di parte del verbale di denuncia contenente i nomi di sacerdoti accusati dall'ex prete Patrizio Poggi» sospeso "a divinis" dopo la condanna definitiva a 5 anni di reclusione per violenza sessuale (scontata nel 2008). Nel comunicato si ricorda che il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone «ha smentito categoricamente che sacerdoti della diocesi di Roma siano indagati per pedofilia sulla base della denunzia dell'ex-prete Patrizio Poggi» e si sottolinea che costui è stato «dimesso nel 2007 dallo stato clericale per reati di natura sessuale su minori e che ha scontato la condanna nel carcere di Rebibbia». 

 
Gli indagati sono un ex carabiniere, un manager di un'agenzia per modelli e il contabile di una parrocchia romana. Tutti e tre facevano parte del giro descritto da Poggi, il quale parla di un sistema diffuso di prostituzione che aveva come vittime giovanissimi ragazzi stranieri e come clienti nove religiosi, alcuni dei quali prestano servizio in chiese romane delle zone della Pisana, Magliana, Pineta Sacchetti, Cassia, Alessandrino e San Giovanni. Secondo la denuncia, i ragazzini si prostituivano per cifre dai 150 ai 500 euro in incontri che potevano avvenire anche nei locali delle parrocchie. Don Poggi chiama in causa nove religiosi e anche altre quattro persone, tra cui un ex carabiniere già noto alla procura perché coinvolto in una indagine sulla pedofilia. Tra i soggetti coinvolti figurerebbe anche un prete, insegnante di religione, già sfiorato da una indagine sulla pedofilia di alcuni anni fa. Nel suo esposto Poggi racconta che all'ex carabiniere era affidato il ruolo di «organizzatore e promotore di incontri e attività legate alla prostituzione maschile e in particolare minorile, attraverso la quale reperisce soggetti anche minori che introduce in Italia e che mette a disposizione di clienti tra i quali sacerdoti». I ragazzini venivano selezionati in un locale a pochi passi dalla stazione Termini. Poggi fa il nome anche di un gestore di un'agenzia di modelli e attori e dell'amministratore contabile di una parrocchia che avrebbe reclutato i giovani in discoteche, saune e centri benessere.


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