venerdì 14 giugno 2013

Occhio non vede....

 


Le drammatiche immagini di vitelli neonati allineati come di fronte al plotone di esecuzione e poi freddati a colpi di pistola solo perché maschi hanno disgustato i telespettatori inglesi che hanno visto in diretta questo video
Nessuno ama vedere foto o video della morte di esseri viventi, in questo caso vitellini, ma molti non evitano il perpetuarsi di tali morti, alcuni di solito condannano questi video o foto di macelli dicendo: “ma che schifezze fate vedere; che vergogna su Facebook ci sono i bambini”. A volte queste persone amano condividere immagini di persone malate di cancro con una didascalia che dice sempre: “se non condividi non hai un cuore” o roba del genere, condividono il post (migliaia di condivisioni che certo non risolveranno purtroppo il problema) così si sentono il cuore in pace, come se avessero condiviso l’amore, la pace, la salute di quella persona…in realtà molti lo fanno perché hanno paura che accada anche a loro (se metti un animale che perde la vita non lo consideri della tua specie, ma un umano che muore ti fa male, soprattutto perché senti che la morte esiste). Queste persone hanno timore di vedere la realtà dei macelli o degli allevamenti non per puro rigetto emotivo, ma per paura di cambiare le proprie abitudini alimentari, d’altronde conosco vagonate di onnivori che mi apprezzano ma continuano a mangiare prosciuttino in allegria e pace (“complimenti, che bello, io non ci riesco, vorrei”).
 
La parola d’ordine: nulla deve cambiare, quindi non vedendo, cioè facendo finta di non vedere, non mi pongo il problema, sono animali, miliardi di animali, ma il problema comunque non è mio. Quindi è chiaro che le idee universalmente condivise e accettate come male assoluto sono quelle dove NON abbiamo potere decisionale (di vita o di morte), una malattia, una guerra, possiamo farci poco per risolvere il problema…invece per i macelli non è lo stesso perché anche se la maggior parte delle persone prova dolore per la morte efferata di un animale, che non riuscirebbe MAI ad uccidere con le proprie mani, non condivide come una cosa universalmente pericolosa, anzi condividerle contravverrebbe al proprio status, proporrebbe un vero cambiamento morale e di alimentazione perché “se contro le malattie possiamo farci poco, contro la morte di miliardi di animali viceversa possiamo farci molto (“madonna, tutti questi vitellini massacrati, cosa potremmo mai farci?” facile: NON BERE LATTE VACCINO), basterebbe cambiare lo stile di alimentazione.

Quindi qui scatta la protesta e le risposte onnivore: “sono solo animali; ma che dovremmo mangiare sassi? anche le piante soffrono; esiste la macellazione indolore…” e tutta una serie di luoghi comuni inutili che ci servono solo a giustificare la nostra pigrizia etica, e il fatto che siamo eternamente votati al NON cambiamento se non ritenuto remunerativo verso noi stessi (gli altri possono crepare). Una malattia di un nostro simile è il male, ma non possiamo farci molto, comunque condividiamo perché un poco in colpa ci sentiamo, un animale macellato è il male, un dolore, ma ci porrebbe davanti ad un cambiamento epocale, meglio attaccare il post in nome del pubblico contegno: “che cosa pubblicate? Ci sono i bambini su Facebook! ecc”.
Eppure questo non mi meraviglia, se un essere umano non vuole smettere di fumare pur sapendo il male che sta provocando a se stesso perché dovrebbe salvare qualcosa che non ha mai realmente visto negli occhi da vivo?
Cioè semplicemente un altro essere vivente addirittura non morto e non nel frigorifero. E noi vorremmo essere quelli che credono di assomigliare a Dio celebrando la pace e la misericordia in chiesa?…mavaffanculo.


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