domenica 21 luglio 2013

Dalla parte dei randagi, letteralmente

 
Fonte: Bau Boys

Un animalista di Manchester, Sean Le Vegan, trascorrerà più di un mese dietro le sbarre di un canile per sensibilizzare l‘opinione pubblica britannica sulle difficoltà in cui versano i rifugi del paese. Secondo i dati di un rapporto del 2012 il numero stimato di cani randagi nel solo Regno Unito è di 118.000.
 A  partire dal 5 ottobre l’uomo, web designer di professione, vivrà per 35 giorni (il tempo medio di permanenza di un cane in un canile) in una delle due strutture gestite dall’associazione no profit Manchester and Cheshire Dogs Home, che si occupa di circa 7.000 animali ogni anno, e dove Sean è volontario.

 
L’intento è quello di mostrare alle persone le vere condizioni di vita  dei randagi. Per i primi quattro giorni, l'attivista non mangerà, proprio come i 4 zampe quando si ritrovano in un ambiente estraneo. Avrà a disposizione solo acqua e una coperta. Sarà libero un'ora al giorno per camminare e usare il bagno. Per rendere l’esperienza ancor più reale, Le Vegan ha deciso anche di farsi impiantare un microchip nella spalla.

Ogni attimo del tempo trascorso nella gabbia verrà ripreso dalle telecamere: chi vorrà potrà seguire Sean con una donazione di cinque sterline; il denaro sarà totalmente devoluto alla Manchester and Cheshire Dogs Home.
Le Vegan racconterà invece la propria esperienza sul sito Kennel 35 e sulla pagina Facebook dedicata.


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