venerdì 13 settembre 2013

Hitler lo faceva con gli ebrei

 

Una strage annunciata. Una strage voluta. Non si potrebbe descrivere diversamente la decisione del parlamento romeno che ha approvato la legalizzazione dell'eutanasia per migliaia di cani randagi che popolano le strade del paese. Un problema di lunga data in Romania che vede, nella sola Bucarest, almeno 50.000 animali.
 «E' una sconfitta per la classe politica romena che ha perso l'ennesima occasione per dimostrare di essere più europei di quanto finora si sia creduto. Ma è anche una sconfitta per i cittadini romeni che vedranno sperperati milioni di fondi statali senza risolvere il problema» sostiene Sara Turetta, presidente di "Save the dogs", associazione animalista che da anni opera in Romania.


Il rischio è che la morte di oltre due milioni di cani randagi possa trasformarsi in un business legale: il provvedimento potrebbe infatti arricchire le autorità locali, che per l'operazione "anti-randagi" riceveranno ingenti fondi dallo Stato.
Dunque, per l'ennesima volta, si è scelta la via meno eco-sostenibile: il provvedimento, da mesi al centro di polemiche e tentativi di bloccarlo e sostituirlo con una campagna di sterilizzazione dei quattro zampe, è passato con 168 voti a favore e 111 contrari.
La strada della sterilizzazione, infatti, potrebbe risolvere il problema soprattutto nel lungo e medio termine, ma nasconde anche, in questo caso, interessi forse ancora più nascosti: «Avviare una campagna di sterilizzazione - commenta la Turetta - significherebbe dover collaborare con associazioni animaliste. Questo metterebbe in luce traffici loschi, difficilmente gestibili dalle aziende private».
Ora l'ultimo passaggio della legge prevede la firma del presidente Traian Basescu. Intanto le associazioni animaliste, supportate anche da personaggi dello spettacolo della Romania, stanno tentando di trovare un modo per portare il caso di fronte alla Corte Costituzionale. Se questo non fosse possibile, fra un mese, ogni sindaco romeno avrebbe il potere di decidere della vita o morte dei cani. Decisione che, sottolinea la presidente di "Save the dogs" è comunque illegale: «La Convenzione dei diritti degli animali da compagnia, in vigore dal 1987 e ratificata dalla Romania, è comunque molto chiara: la riduzione del numero di animali randagi, salvo i casi molto gravi, come potrebbe essere un'epidemia di rabbia, può avvenire solo mediante sterilizzazione».

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