martedì 1 ottobre 2013

La legge non ammette compassione

 
Testo di Pippo La Terra

L'ex dirigente del commissariato di Nesima (Catania), vice Questore Adriana Muliere, è stata trasferita d'ufficio, perché accusata insieme al personale del commissariato, di aver prestato soccorso ed aver provveduto al sostentamento di alcuni cani randagi della zona in cui si trovano gli uffici del commissariato. Sfamarli e ospitarli, oltre che un atto di grande sensibilità verso gli animali – cosa che fa onore alla dirigente della Polizia di Stato – è anche un atto che riduce gli eventuali pericoli per i cittadini.
Si chiede pertanto al Signor Capo della Polizia Alessandro Pansa, di esaminare la possibilità di reintegro della stessa nel proprio incarico... se proprio si deve fare un trasferimento, che sia quello dell'attuale Questore di Catania, dott. Salvatore Longo e del suo vicario dott. Giovanni Signer, i quali, oltre a dimostrare scarsa umanità, hanno coordinato personalmente un clamoroso “blitz anticani randagi”, mirato a scoprire eventuali favoreggiatori o complici del presunto reato presso il commissariato di “Nesima” di piazza Calì. 


 Un blitz degno dei migliori film polizieschi, con tanto di polizia scientifica pronta a fotografare le ciotole rinvenute, indicandole con delle lettere apposte, come accade nei luoghi del delitto, con notevole spreco di personale e risorse, che si sarebbero potute impiegare in maniera migliore. Eppure, la dirigente Adriana Muliere aveva fatto il suo dovere, scrivendo della presenza dei cani in piazza, animali poi regolarmente microchippati e sterilizzati dal competente ufficio del comune di Catania.
La dottoressa Muliere, insieme al suo preziosissimo staff investigativo, è stata l’unica a supportare le persone e le associazioni animaliste, relativamente alla denuncia di avvelenamento dei "cani Ikea" di cui tutti ricorderanno i tragici fatti e video trasmessi in rete e grazie al suo intuito ed alla sua professionalità la Procura della Repubblica ha iscritto sul registro degli indagati il responsabile del circuito di videosorveglianza del centro commerciale Ikea per favoreggiamento in uccisione di animali. In particolare, grazie sempre al commissario Muliere è stato accertato che i filmati sottoposti ad accertamento tecnico erano stati manomessi proprio nel momento in cui venivano distribuite le ciotole avvelenate. Si dovrebbe elogiare e porre ad esempio quanto il Commissariato di Nesima ha posto per la salvaguardia dei randagi, e ci meraviglia come siano state organizzate delle indagini a sorpresa contro gli stessi appartenenti alle forze dell’ordine. Ci chiediamo: il vice Questore Adriana Muliere, è stata "punita" perché soccorreva i cani randagi, o perché indagava sull'IKEA?

2 commenti:

  1. che donna meravigliosa !!!

    per gli altri due che l'hanno trasferita vale il famosissimo detto:

    "l'ignoranza è la più grande delle povertà"

    e quelli dimostrano di essere "poveri" in maniera galattica...

    ciao Freeanimals

    Alex

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    1. Ciao Alex!

      E' la stessa logica dell'ex sindaco Massimo Cacciari che aveva vietato la distribuzione di becchine ai piccioni di Venezia. E, come lui, decine di altri sindaci in Italia.

      Come probabilmente pensano quei due funzionari che hanno trasferito la poliziotta, anche molti sindaci preferiscono lo sterminio alle soluzioni civili, perché questa è la mentalità corrente.
      Così sono abituati.
      E' un lungo e difficile lavoro culturale, quello che ci aspetta.

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