sabato 26 ottobre 2013

Un antico simbolo solare trasformato in strumento di tortura

 

Un uomo crocifisso sulla pubblica via lasciato così appeso per giorni. Sopra la testa il cartello con descritta la sua colpa e la sua condanna. Come Gesù Cristo sul Golgota. L’immagine che arriva dallo Yemen è stata ripresa dagli stessi autori della brutale esecuzione e messa in rete. La crocifissione è avvenuta alle porte della città di Jaar, provincia di Abyan, zona controllata dal gruppo jihadista Ansar al Sharia che ha imposto la legge coranica in tutta la regione. La vittima di tale brutalità è stata accusata di essere una spia degli americani e di aver installato segnalatori radar sulle auto dei guerriglieri per farli colpire dai missili sparati dai Droni. Il cartello con la bandiera nera di Al Qaeda citava il versetto 5-33 del Corano: «La ricompensa per coloro che fanno guerra ad Allah e al Suo Messaggero e sono corrotti sulla terra, è solo quella che devono essere uccisi o crocifissi».



Gli Islamici crocifiggono in nome del loro profeta, un ex-allevatore di cammelli, e poi si agitano come checche impazzite se in un filmato li si addita per quello che sono: dei folli.
E non solo nello Yemen, anche nel “primaverile” Egitto.

E’ veramente patetico vedere la moglie di Clinton e il governo americano, come già accaduto in precedenza con altri governi occidentali, scusarsi per un filmato girato negli Usa. E’ patetico vedere come, invece di denunciare la follia di folle esaltate, si denunci chi quel film, ma in precedenza vignette o altro, ha girato.
Quale società può sopravvivere, nella quale l’atto di un singolo individuo può scatenare una violenza su scala planetaria?

E’ il multiculturalismo. Che non può reggere, se non a spese della libertà: ovvero proibendo ad alcuni di esercitare il proprio diritto alla libera espressione, per non rischiare di urtare la sensibilità di una parte, mettendo così in pericolo l’edificio multiculturale.

Ma non tutti sono pronti a tacere. Gli Islamici possono sbraitare quanto vogliono: Maometto, per noi, rimane un ex-allevatore di cammelli che aveva le allucinazioni ed era convinto di parlare direttamente con Dio. Conosco personalmente un paio di persone che oggi pensano lo stesso, uno crede di essere Napoleone. Un’altra è al Quirinale……


3 commenti:

  1. Gli Islamici crocifiggono in nome del loro profeta, un ex-allevatore di cammelli, e poi si agitano come checche impazzite se in un filmato li si addita per quello che sono: dei folli.
    E non solo nello Yemen, anche nel “primaverile” Egitto.

    si, è la più barbara delle religioni! Più in basso non poteva cadere disse qualcuno, e aveva ragione! Più in basso di così non so se l'essere umano può andare. E pensa che ne abbiamo migliaia e migliaia in arrivo a ritmo di , facciamo mille al giorno se il tempo permette?
    Io non so dove vivono i media, in una situazione simile tentano di sedare il tutto come se niente fosse. 700 mila persona attaccate a sussidi non vedranno più niente prossimamente. In Campania è già accaduto!
    Adesso.
    Certo, stanno trasgredendo volutamente la prima regola della propria sicurezza:
    "Se vi preoccupate anche solo un po' della vostra sicurezza personale, dovreste prima di tutto pregare per l'ordine e la tranquillità in tutti e quattro i quartieri del paese."
    (dal Rissho ankoku ron)

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    1. Conoscendo i musulmani come li conosco io, essendo che frequentano i mercatini dell'usato che faccio, non diresti che siano delle cattive persone, sempre lì a salutarsi amichevolmente, sorridendo, vociando e con calorose strette di mano.
      Quello che mi preoccupa un po' è la zoofobia delle loro donne velate, che quando vedono Pupetta avvicinarsi per annusare i loro piedi (come fanno tutti i cani) vanno fuori di testa.

      In quei frangenti, che si verificano quando attraverso i giardinetti, sono sempre in ansia che non ci scappi qualche padata alla mia cagnetta, con consegienze che non voglio nemmeno immaginare.

      Io, tuttavia, mi rendo conto che mi sto preoccupando di poco, mentre è in atto la realizzazione di un piano massonico di destabilizzazione della nostra società.
      Lo sbocco prevedibile potrebbe essere una guerra fra poveri, noi bianchi contro gli arabi.
      Che è quello che la Massoneria vuole. Vaticano consenziente.

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    2. Caro Dioniso, anche Nichiren, contrariamente a quello che ci vuole inculcare la Soka Gakkai, quanto a guerrafondaiezza e invasamento, non doveva certo essere inferiore ai fanatici mussulmani! g

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