martedì 28 gennaio 2014

Era ora che qualcuno gliele cantasse




Una signora di 81 anni, colpita dalle parole e dalle parolacce di Luciana Littizzetto, ha deciso di spedirle una lettera: “Gentile signora Littizzetto, ho 81 anni, ho lavorato nei campi da quando ne avevo dieci anni e sono andata in pensione quando ne avevo 60, oggi percepisco una pensione di 478,00 euro al mese. Grazie a Dio ho un fazzoletto di terra dove ancora oggi coltivo un piccolo orto, zappando la terra come si faceva una volta, riesco a racimolarci ben poco: qualche cipolla, qualche patata, un po’ di insalata….. Ho difficoltà a salire le scale perché la vita dura dei campi mi ha massacrato la schiena, dovrei fare delle terapie, ma dovrei pagarle perché il servizio sanitario nazionale non le passa, dovrei assumere degli integratori alimentari che costano sui trenta euro per 15 giorni di cura, ma come può immaginare non posso acquistarli, perché con 478 euro ci devo pagare la luce, il riscaldamento e il ticket per i farmaci che devo prendere per il mio cuore (circa 15 euro ogni 15 giorni). Non esco quasi mai da casa, perché abito in campagna a 6 km dal paese e ora c’è la neve e la mia compagnia è spesso la Televisione. Mi hanno detto che lei prende circa 5 mila euro al giorno per andare a dire qualcosa su Rai Tre, così l’altro giorno ho guardato il programma di Fazio per sentire le cose che avrebbe detto.


Pensavo che per prendere 5 mila euro al giorno dicesse cose importanti, mentre invece l’ho sentita dire solo parolacce e insultare Silvio Berlusconi che io ho votato, perché grazie a lui la mia pensione oggi è di 478,00 euro, altrimenti sarebbe stata mi pare di 387,00. Ora le chiedo, perché dovrei pagare alla RAI oltre cento euro per sentire le sue parolacce? Con cento euro potrei farci 4 cicli di terapia per le mie ginocchia! Lei se la prende con le escort, con Ruby, etc. ma non è differente, visto che guadagna 5 mila euro al giorno per tenere in bocca solo il ca…. e il turpiloquio! 
E’ comodo far finta di stare dalla parte dei poveri, far la parte delle verginelle, quando si prendono 5 mila euro al giorno facendo la escort del turpiloquio! Io sono una contadina vera, io sono una povera vera, io sono un’ignorante vera, ma le parolacce non le ho mai dette e non accetto che lei venga pagata anche con i miei soldi per dirle in RAI. Vada a dirle in un teatro dove solo chi vuole sentirle possa venire ad ascoltarla e si faccia pagare da quelli che vogliono sentirla, non da me che devo vivere con 478 euro al mese ad 81 anni! Grazie e scusi per il disturbo.”

7 commenti:

  1. Con quella faccia da ozzac è tutto un dire acquistare il cibo alla COOP.

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    1. Il suo è umorismo sguaiato. Molto meglio Natalino Balasso, benché anche lui non si esima dal turpiloquio.
      Evidentemente, il lavoro del comico non è adatto alle donne. Mi perdonino le femministe.

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  2. Mia madre ne prende , Roberto, anzi, sarebbe meglio indirizzare il mio commento alla LUCIANINA, (così la chiama Fabio Fazio), BEN 461,00,
    e di imu ne ha pagati due anni fa 540,00....in virtù di una casa che è si, ampia, ma che ha preso nel 1984, che non è di lusso e che ha muffa ovunque in quanto non ha riscaldamento ( non può pagare il gasolio).
    E ci deve anche lei pagare bollette, e via dicendo.
    La "signora" Luciana crede che parlare con la voce di un fischietto rotto condito da parolacce, sia fare della comicità.
    E sono anche io una donna....non mi turbano le bad words che usa, a tempo debito ci stanno bene, io stessa ne uso a volte qualcuna, quando ci sta, ma la Luciana sembra quei friulani che ogni due parle usano dieci bestemmie 8perdonami Roberto ma tu lo sai che qua usa così).
    Faccia pure la réclame alla Coop, che ha i prezzi carissimi , dove i prodotti a primo prezzo sono delle porcherie che mi chiedo come facciano a venderle,
    dal momento che al discount trovo gli stessi prodotti a meno prezzo ma di qualità.

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    1. La Coop però è uno dei pochi supermercati che ha una linea di prodotti di igiene della presona non testati sugli animali. Poi, mi pare sia stata tra le prime a non vendere il foie gras.
      Sarà poco ma è pur sempre qualcosa di positivo.

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    2. Anch'io faccio abbondante uso di turpiloquio, ma cerco di non farlo in presenza di terzi.

      L'unico prodotto della Valsoya (a parte gli yoghurt) che la mia COOP vende sono le cotolette. Ho chiesto alla direttrice di ordinare per me wurstel, hamburger e altri manicaretti, sempre dalla Valsoya e quindi vegetali, ma non ci sente da quell'orecchio.

      L'unica sarebbe per me cambiare supermercato, ma .....habitudo est secunda natura.

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  3. ... in mancanza d'altro... meglio un filetto ai ferri... Ma sì... ci accontentiamo!

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  4. Una lettera dignitosa e intelligente, che serve a far riflettere.

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