domenica 19 gennaio 2014

Eran trecento, eran giovani e forti

 

Testo di Mattia Sansavini

Cesena, 18 gennaio 2014 - SONO TRECENTO gli animalisti che potrebbero marciare su Montiano per salvare il maiale. Fare la tara dei ‘mi piace’ su facebook è operazione incerta ma sui social network, alla pagina del Partito animalista europeo, gli oltre trecento ‘parteciperò’ alla manifestazione contro la festa del maiale a Montiano in programma domenica 26 gennaio, hanno messo in allarme le forze dell’ordine. E a rincarare la dose ci pensa Enrico Rizzi, segretario nazionale dell’associazione. «Se Asl, Questura o sindaco — dice, al telefono — con due righe ufficializzano che la manifestazione è svolta secondo la legge noi, pur continuando a ritenerla orribile, non faremo nulla. In caso contrario Montiano si aspetti una carovana di pullman da Milano, Roma, Torino e Padova. La bloccheremo». Quasi fosse un derby di calcio ad alto rischio, sul profilo facebook degli animalisti la benzina sul fuoco della polemica è gettato da frasi offensive. Intanto lassù, a Montiano, dove il dibattito sul maiale al massimo verte sullo spessore di una fetta calda di pancetta, hanno iniziato a preoccuparsi sul serio. «Le forze dell’ordine — spiega uno degli organizzatori, Antonio D’Altri — sono state avvisate. Non ci aspettavamo una polemica di proporzione nazionale».

 
ALLA BASE per gli organizzatori della Pro Loco di Montiano vi sarebbe un grande equivoco. «Il maiale — continua D’Altri — non è sgozzato in pubblico né tanto meno dissanguato davanti ai bambini. La carne arriva già in pezzi (verranno uccisi tre maiali), noi ci limitiamo solo a cuocerla sulle graticole». L’aspetto più cruento è probabilmente la macinazione del prodotto per insaccare le salsicce. «Ho provato a contattare questo Partito animalista europeo — spiega il 22enne volontario della Pro Loco — ma non hanno voluto parlare. Sul profilo facebook hanno scritto cose pesanti sul nostro conto ma, soprattutto, sembra vogliano organizzare una manifestazione di protesta durante la festa».

La preoccupazione è evidente. Lo scorso anno l’iniziativa portò a Montiano quasi cinquecento visitatori e una ‘spedizione’ di arrabbiati potrebbe creare seri problemi. «È ciò che cerchiamo di evitare — osserva D’Altri — ma al momento con queste persone non sembra possibile comunicare». Questo pezzo di storia romagnola, che da secoli affiora nelle case di campagna e nelle piazze con il rito della macellazione del maiale, è entrato nel mirino della rete animalista. L’anno scorso, qui a Cesena, la manifestazione organizzata all’Istituto agrario saltò a causa delle protese. «Speriamo non cerchino lo scontro — chiude D’Altri —. E’ una festa come tante, gremita di famiglie, e non merita di essere messa a rischio».

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