sabato 22 febbraio 2014

La Democrazia Cristiana è uno stato mentale



Testo di Fabrizio Belloni

Non mi fido di Renzi, come non mi sono mai fidato dei "democristiani". E a chi mi obbietta che Renzi non è iscritto alla ex Balena Bianca, faccio soavemente notare che essere democristiani non significa avere una tessera, me è una forma mentale, un modo di vivere, una scelta di comportamenti. Ed allora ci siamo in pieno: Renzi è un "democristiano" ad honorem. Il nuovo governo rispecchia quello che era già emerso, soprattutto nell'incontro con Grillo. Da una parte il Ligure, terminale della scaletta seguente: Grillo, Casaleggio, Colanninno, De Benedetti, Soros, Goldman Sachs, la banca ebrea degli ebrei Rothschild; dall'altra Renzi, l'uomo dei "poteri forti", delle banche, della Banca Centrale Europea, il cui Presidente, tale Draghi Mario, aspetta lo scadere del suo mandato, per diventare il prossimo Presidente della Repubblica Italiana, terra di conquista. Renzi, Grillo, il Gatto e la Volpe: fate voi l'attribuzione dei ruoli. Unica nota positiva nel - finto - nuovo Governo: l'assenza della Kyenge, la ministro italo congolese. Inutile e dannosa, fuori luogo, con una responsabilità troppo pesante e non retta. De profundis per il lurido jus soli, contro natura e deleterio. Rimane da vedere quanto durerà il governo mezzo rosa e mezzo azzurro. Fioccano le scommesse.
Povera Italia!

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