sabato 12 aprile 2014

I negri portano malattie

 

E’ scattata anche in Italia l’allerta per il virus “Ebola”. Con una circolare datata 4 aprile ma non diffusa al pubblico, il Ministero della Sanità ha comunicato l’attivazione di misure di vigilanza e sorveglianza nei punti di ingresso internazionali in Italia. La qual cosa fa ridere, visto come viene affrontata l’invasione di clandestini. La nota è stata inviata all’Enac, alla Farnesina, a tutte le regioni ed alla Croce Rossa Italiana. Per la prima volta, dal 1970 ad oggi, la nota dell’allarme è stata trasmessa anche al Ministero della Difesa. Le procedure attivate dal Ministero della Salute prevedono controlli sugli ingressi nel territorio nazionale e un monitoraggio, affidato al Ministero degli Esteri, degli italiani presenti nei paesi colpiti dall’epidemia. L’intero asset delle capacità diagnostiche del Paese è affidato all’Istituto Spallanzani di Roma che “dispone dell’unico laboratorio a massimo livello di bio contenimento”. 


Quattromila sub-sahariani che arrivano senza controlli, e il Ministero attiva la ‘sorveglianza’ negli aeroporti. Con un solo laboratorio di bio contenimento. Fantastico. Il dato che allarma  è il tempo di incubazione del virus che varia dai 2 a i 21 giorni per la trasmissione a contatto con sangue e secrezioni, ed arriva sino ai 49 giorni per contagio derivante dallo sperma. E visto che molte clandestine africane finiscono direttamente lungo le strade, siamo messi benissimo. Nel documento del dipartimento generale per la prevenzione si fa cenno alla necessità di controllare gli arrivi “diretti e indiretti”: un chiaro riferimento all’onda di clandestini che proprio in queste ore sta assalendo le coste italiane. In serata, il ministero della Salute in una nota precisa che sono state “rafforzate in via cautelativa le misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali“. “In merito a quanto diffuso da organi di informazione sull’epidemia di malattia da Virus Ebola, che dopo i primi focolai in Guinea sta interessando alcuni Paesi limitrofi dell’Africa occidentale (Liberia, Sierra Leone, Mali), si precisa che il Ministero della Salute italiano fornisce costantemente aggiornamenti sull’evoluzione della situazione attraverso comunicati inviati alle Regioni e ad altre amministrazioni interessate alle problematiche sanitarie relative a viaggi e soggiorni internazionali. Questi comunicati sono consultabili nella Sezione del Portale del Ministero della Salute ‘Eventi Epidemici all’estero’.

2 commenti:

  1. ha scritto bene : "la qual cosa fa ridere".. anche se non ci fosse l'ebola (che il sistema si "augura" divampi al più presto) si vuol capire o no che non ce la possiamo fare ???? visto che praticamente TUTTI i paesi confinanti stanno chiudendo i confini (scusa ripetizione) a questa "categoria" di clandestini... PIANO KALERGI all'arrembaggio ........ con tanto di premi/riconoscimenti a chi meglio lo applica... mah, Roberto com'è in quel di Madagascar ???

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    1. Istinto di fuga, eh?
      Anche tu!

      In realtà, al di là delle immagini da cartolina, anche laggiù ci sono problemi. Povertà e criminalità.

      Siamo in un contesto primordiale in cui gli Oscuri Illuminati (d'ora in poi userò questo ossimoro) non la fanno da padrone, ma lasciano che i poveracci si scannino tra loro, come vorrebbero che anche nella civilizzata Europa si facesse. E forse ci arriveremo presto.

      Io comunque, un bungalow in riva al mare, sotto le palme, lo tengo come sogno nel cassetto.
      Della serie: "Due cuori, un computer e una capanna".

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