domenica 20 aprile 2014

Inaffidabilità dei media mainstream

 
Testo di Fabrizio Belloni

Fateci caso. I media-linguetta, obbedienti ed ossequiosi nei confronti dei "poteri forti" che danno loro lo stipendio, e che sono classificati nella classifica mondiale al 74° posto, dopo lo Zimbawe, sono riusciti a dare, della crisi Ukraina, la versione più falsa ed accomodata che si possa immaginare. Nessuno ha sottolineato come un presidente democraticamente (quanti orrori nel nome della democrazia!) eletto abbia dovuto rifugiarsi nell'est filo russo, sotto la sollevazione della piazza a Kiev. Un po' come se dal Nord calassimo a Roma e obbligassimo re Giorgio Napolitano a rifugiarsi a Caserta, con il lacchè di turno (Monti, Letta, Renzi....).


Ma i media ci hanno descritto i manifestanti (al soldo dell'ebreo Soros, l'uomo della Goldman Sachs, la banca ebrea dei fratelli ebrei Rothschild) come belli buoni e bravi, mentre il presidente è stato dipinto come un losco individuo, affossatore della democrazia. Solo perché non vuole e non voleva asservire l'Ukraina alla colonizzazione del consumismo.
Poi, quando Putin si è scocciato e la Crimea (da sempre russa), è tornata fra le braccia della madre naturale, con regolare referendum, i video ed i giornaloni si sono riempiti di foto di soldati senza mostrine o segni di riconoscimento. "Sono reparti speciali russi", squittivano i media. O falsi o incapaci. O tutte e due le cose insieme. Non erano russi. Non ve ne era neppure uno, in Ukraina. Erano i poliziotti di Kiev, licenziati ed epurati per aver tentato di mantenere l'ordine legittimo, che si erano rifugiati in luoghi più civili.
                                                                                                                                                                 
Così come nessuno ha citato le taglie che alcuni satrapi filo occidentali hanno messo sulle spoglie di ogni filo russo ucciso dai filo occidentali-consumisti.
Il nuovo regime a Kiev, guarda caso retto da un ebreo, ha armato i ragazzotti della piazza. Di fronte si troveranno i professionisti poliziotti passati dall'altra parte. Saranno massacrati o si arrenderanno come sta succedendo negli sporadici scontri che inconsciamente i ragazzotti esaltati sono andati a cercare.
L'unica speranza che ha l'Ukraina è il senso di moderazione e la pazienza di Putin. Che si sta esaurendo, sottoposto ad una attacco economico dei soliti yankee.
Anche se può sembrare strano, Putin sta difendendo l'Europa.
E, notate, Germania ed Italia hanno assunto una posizione defilata dal resto dell'impero americano. "Trattiamo", hanno detto con lungimiranza.
Staremo a vedere.

2 commenti:

  1. si,roberto,ma non è vero che non c'era neppure un reparto speciale russo,visto che come da accordi con lo stato ukraino la russia aveva un regolare contratto di affitto ben retribuito con l'ukraina x l'affitto........della base navale x la flotta sul mar nero che comprendeva 25000 militari e forze di sicurezza russe x tale base.
    la russia è stata costretta ad intervenire(in qualche modo)x impedire l'installazione della flotta sul mar nero della nato (amerika)non avevano altra scelta.

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    1. Forse Belloni intendeva dire la stessa cosa, laddove scrive: "la Crimea (da sempre russa), è tornata fra le braccia della madre naturale".

      Da perfetto ignorante, io non riesco a vedere la differenza tra un russo e un ucraino, eppure anche oggi ci sono stati 4 morti, tre dei quali "filorussi".

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