sabato 24 maggio 2014

Hamer, il martello di Dio



Sia Hitler che Hamer, negli anni della loro maturità, soffrirono di monorchidismo, con la differenza che il secondo, grazie a questa sua peculiarità, è stato ed è tuttora di grande beneficio per l’umanità. Tutti conoscono la sua storia e la grande intuizione che ebbe in seguito al tumore che gli si era sviluppato proprio lì, ma il signor Giorgio Berdon, che vediamo in foto, venerdì 23 maggio l’ha riepilogata, per coloro che assistevano per la prima volta a una conferenza sulla Nuova Medicina Germanica. Quello che a noi interessa, dato che perdere un figlio può capitare a chiunque, sono i risvolti giudiziari che gli sono capitati in seguito. Stabilita una connessione psichica tra la morte del suo amato Dirk, per mano di Vittorio Emanuele, e il tumore che gli colpì l’apparato riproduttivo, Gerd Hamer, detto il Panzer, si mise con testardaggine teutonica a studiare ottanta donne con tumore alle ovaie, scoprendo che nel 100 % dei casi anch’esse avevano avuto sensi di perdita legati agli affetti familiari, come avviene con i depressi che possono avere sensi di perdita più generalizzati. 


Decide di dirlo in una trasmissione televisiva, a causa della quale viene licenziato. Successivamente, esamina altri 200 casi di tumore e, nel 1981, consegna le relative cartelle cliniche all’università di Tubinga, da cui vengono trafugate. Cinque anni dopo, nel 1986, viene radiato dall’ordine dei medici e nel 1997 addirittura incarcerato. La sua colpa? Aver messo in discussione il dogma scientista dell’epoca. E meno male che non lo hanno messo al rogo! L’anno dopo, però, si prende anche lui una piccola soddisfazione, giacché dieci luminari della medicina, riuniti a congresso, gli danno parzialmente ragione, ma questo non è bastato a ripagarlo del tempo passato in prigione e delle amarezze patite sul piano umano e professionale. Tanto è vero che, divenuto cinico nei confronti dell’umanità, da quella volta ripete che quando si è portatori di un’idea innovativa, si ha contro gli avversari di quell’idea, si ha contro i favorevoli di quell’idea e si ha contro anche quelli a cui non gliene importa niente di quell’idea. Cioè li si ha contro tutti!

Va precisato, secondo me, che la Nuova Medicina Germanica non è nuova in senso assoluto, giacché lo spartiacque della Storia è stato Cartesio, qui a destra. Prima di costui i medici erano sicuramente a conoscenza della matrice psichica delle malattie. Dopo, da quando Descartes disse che gli animali sono macchine, è stata tutta una discesa agli inferi dell’ignoranza. E tuttora, milioni di animali umani e non umani ne stanno pagando le conseguenze. Ai predatori psicopatici che infestano le università e siedono nei posti di comando non è parso vero di sentire un grande scienziato affermare che gli animali sono macchine, perché questo permise loro di agire indisturbati, dando libero sfogo ai loro istinti sadici, vivisezionando tutti, uomini e animali indistintamente.
Quindi il Panzer tedesco non ha fatto altro che riscoprire cose che già si sapevano, pagando le conseguenze come le hanno pagate gli alchimisti, i filosofi e i medici dei secoli scorsi, sempre imprigionati e uccisi dalla stessa mano. E come nei secoli bui della storia dell’umanità c’erano coraggiosi divulgatori che a rischio della loro vita diffondevano idee controcorrente, così anche oggi ci sono due ragazzi a Codroipo, Anthony e Fabio, che hanno messo Giorgio Berdon fra le conferenze che si tengono tutti i venerdì presso il ristorante “Ai gelsi”. Non sono stati incarcerati per questo, ma il Comune di Codroipo, che inizialmente aveva dato il patrocinio alle serate culturali, si è risentito dopo aver letto i nomi dei relatori. Non so quali relatori abbiano fatto arricciare il naso a sindaco e assessori, ma sembra che il Comune si sia in seguito pentito di aver concesso il patrocinio. Io parlerò il prossimo 20 giugno, ma se c’è qualche esperto che possa dar fastidio alle potentissime industrie farmaceutiche è più probabile che sia il signor Berdon, piuttosto che il sottoscritto.

E comunque, non è necessario vedere le corna dei diavoli farmaceutici ovunque, basta anche la semplice ignoranza e sappiamo che quasi tutti gli assessori comunali ne sono affetti, non tanto per colpa loro, quanto perché la scienza ufficiale ha sguinzagliato i suoi agenti depistatori in tutti i settori della società, soprattutto sui media. Basti pensare agli Angela, padre e figlio, qui a sinistra. Tanto è vero che se in Germania avessero un programma simile a Striscia la Notizia, sicuramente avrebbero ridicolizzato il dottor Hamer come a Roma Gimmy Ghione ha fatto con Tullio Simoncini.
A questo proposito, una domanda che avrei voluto fare a Berdon verteva proprio sulla questione se il cancro sia un fungo o meno, ma in parte mi è stato risposto quando il signor Berdon ha lasciato intendere che tutte le cure alternative possono vantare molti casi di guarigione dal cancro, compresa quella con la cartilagine di squalo. Infatti, non è tanto il mezzo usato ma la psiche del paziente a compiere il “miracolo” della guarigione. Al limite, si può guarire dal cancro anche con la chemioterapia, come infatti succede, benché, a detta degli stessi oncologi, non serva assolutamente a niente. Berdon si è fermato qui, nelle tesi complottiste. Oltre non ha voluto andare, ma se sono gli stessi medici a dire che chemio e radio peggiorano le cose, gli si può credere. Tali costosissime cure, si fa per dire, vengono praticate per motivi economici, non terapeutici. Se ai pazienti viene fatto credere il contrario è solo perché l’intera società, istituzioni in testa, si basa sull’inganno. Così avviene anche con la sperimentazione animale, che viene praticata per motivi legali e non per motivi scientifici, anche se Garattini il Bugiardo persevera diabolicamente nella menzogna.
Questo, molta gente sta cominciando a capirlo e perciò conferenze su salute e alimentazione sono sempre gremitissime. Spero che ci sarà molta gente anche alla mia conferenza, nella quale parlerò di “stile di vita vegano”. Sui fattori che determinano la guarigione o la morte dei pazienti affetti da cancro, si devono considerare molte variabili, perché la natura umana è complessa, ma se osserviamo gli animali, le reazioni sono più limpide e facili da comprendere.
Bello l’esempio dei ratti e dei criceti. I maledetti predatori psicopatici conosciuti come vivisettori sottoponevano ratti e criceti al fumo coatto e scoprivano che i ratti si ammalavano di tumore ai polmoni e i criceti no. Come tanti ottusi deficienti, allora, si sono messi a cercare l’enzima nei criceti che secondo loro avrebbe salvato la vita ai pazienti umani. Vi sembra una cosa intelligente? State cominciando a capire quanto sia falsa l’idea di progresso della medicina, nel momento in cui abbiamo a che fare con minus habes di questo genere?
Ebbene, il ratto è sinantropo, vive con l’uomo da secoli e sia per il ratto che per l’uomo il fumo è segnale di pericolo. Vuol dire che c’è un incendio in casa e bisogna scappare. Non potendolo fare, perché costretto in una gabbia, il ratto subisce un trauma da paura e sviluppa un tumore come extrema ratio per salvarsi la vita, esattamente ciò che succede agli uomini che erroneamente vedono nel tumore un male da sconfiggere, mentre è solo un modo con cui la natura dà all’individuo l’ultima possibilità di sfangarla.
Il criceto vive in lunghe tane sotto terra e degli incendi in superficie si fa un baffo. Non percepisce il fumo come un pericolo e, anche se respirarlo non dev’essere piacevole, non si fa prendere dal panico come avviene a ratti e umani. Non provando la paura della morte, al criceto non si sviluppa il cancro. E’ la paura, la base di partenza per le malattie, comprese quelle mortali come il cancro. 

Prendiamo il caso dell’amianto. Un operaio dei cantieri navali di Monfalcone va dal medico. Ha sentito dire che l’asbesto è cancerogeno e vuole sapere se è in pericolo di vita. Il medico, esaminate le radiografie, scuote la testa, diventa serio in volto e gli comunica la condanna a morte. Non a caso è stata scelta la parola “tumore”, tu muori. A partire da quel momento, il paziente, con il suo inconscio incapace di distinguere la realtà dalla funzione, comincia a sviluppare il cancro che lo porterà a morte, dato che il carcinoma è sì l’estremo tentativo dell’organismo di salvarsi, ma non è detto che ci riesca, specie se anziché essere aiutato, viene contrastato.
La malattia in genere e il tumore in particolare dovrebbero essere capiti e assecondati, in base alla vis sanatrix naturae degli antichi, mentre in realtà vengono combattuti. E questo produce i milioni di morti che sappiamo. Del resto, lo scopo dei medici e dei loro datori di lavoro è quello di tenere ammalata la popolazione, perché hanno bisogno di clienti, che, se guarissero veramente, non sarebbero più sfruttabili commercialmente. Berdon, quando seguiva un corso per informatori farmaceutici, rimase scioccato quando l’insegnante, ridendo, gli confidò il primo principio delle industrie farmaceutiche. Parafrasando il principio classico della medicina, gli disse: “Primo non guarire!”. Chiaro, no?

Un altro esempio zoologico è quello della volpe. In un bosco una volpe trova un grosso pezzo di carne, abbandonato dai lupi. Ingorda e famelica com’è, lo ingurgita tutto intero, ma il suo stomaco entra in sciopero e si rifiuta di digerirlo. Ora la volpe ha un mattone sullo stomaco che non le va né su né giù. Cosa fa? Si rintana e, lei, non fa niente. Ma il suo organismo vuole aiutarla, in base all’istinto di sopravvivenza. Il suo stomaco produce un adenocarcinoma a cavolfiore che congloba il corpo estraneo. L’adenocarcinoma ha cinque volte tanto il contenuto di acido cloridrico rispetto allo stomaco in condizioni normali. Se l’adenocarcinoma riuscirà nell’intento di digerire il malloppo, la volpe sarà salva. Se non ce la farà, la volpe morirà.

Questo è esattamente ciò che succede agli uomini, solo che al posto del grosso pezzo di carne ci possono essere licenziamenti, lutti, conflitti irrisolti, crisi di identità, chiusura della propria fabbrica per le troppe tasse, nonché traumi vari. Gl’imprenditori veneti che s’impiccano, anticipano semplicemente il fato che li avrebbe tolti da questa valle di lacrime con qualche brutta malattia. Esempi famosi: Enzo Tortora (a sinistra), che muore di cancro dopo essere stato ingiustamente imprigionato (conflitto del profugo); Mike Buongiorno, che muore d’infarto dopo essere stato mandato in pensione da Mediaset (conflitto territoriale).
Alla base dell’insorgere del cancro, secondo quanto scoperto da Hamer, ci deve essere un trauma grave, acuto, drammatico, inaspettato e vissuto con un senso di isolamento e d’impotenza. Tutte condizioni che si verificano puntualmente ai pazienti ricoverati in ospedale. A molta gente gli ospedali sono poco simpatici perché semplicemente il loro istinto gli dice di starne alla larga, in quanto trattasi di luoghi deputati allo sviluppo delle malattie iatrogene. I vecchietti che vi entrano con qualche disturbo, ne escono quasi sempre con i piedi in avanti. A mio padre è andata così, nell’ospedale di San Daniele. 
A una signora del pubblico che, finita la conferenza, aveva dei dubbi sul ruolo delle sostanze chimiche con cui entriamo in contatto e che vengono indicate come cancerogene, il dottor Berdon ha risposto che un’aggressione chimica proveniente dal mondo esterno è già un conflitto psichico poiché il nostro inconscio non fa differenza fra reale e virtuale.
Infatti, a pagina 161 del libro “Neuroschiavi”, di Marco Della Luna e Paolo Cioni, nel capitolo inerente i neuroni specchio, si legge: “Il nostro sistema motorio diventa comunque attivo come se stessimo noi eseguendo la stessa azione che stiamo osservando. Percepire un’azione è equivalente a simularla internamente”.

Quali sono le implicazioni di questo fenomeno? Che vedere un film lacrimevole ci fa piangere, ascoltare le notizie di cronaca nera ci rende criminali, lasciare che i bambini si trastullino con videogiochi violenti ne fa dei potenziali assassini, l’esercito USA sta allevando esperti di pilotaggio droni cresciuti a videogiochi bellici, le scie chimiche rendono l’aria molto conduttiva per i radar che permettono agli americani di bombardare qualsiasi punto del pianeta Terra stando comodamente seduti in poltrona. Devo continuare o mi fermo qui?
Il nostro inconscio non capisce se il tumore è venuto al vicino di casa o a noi e si regola come se l’organismo fosse sotto attacco, sviluppando a sua volta il tumore. Gli occidentali sono famosi per il cattivo rapporto che hanno con la morte, nel senso che non amano sentirne parlare e ciò probabilmente risponde a un’esigenza di autoconservazione dettata dall’istinto. Peccato che non ci tenga lontano anche da telegiornali, film e telefilm violenti. C’è una regia occulta che conosce questa semplice verità e ciò nonostante bombarda l’umanità di cattive notizie per tenerne basso il sistema immunitario? Può darsi!

Anch’io, come il dottor Berdon, mi fermo qui, sul terreno del cospirazionismo. Dal pubblico sono giunte domande riguardanti varie malattie: demenza senile, celiachia, artrite reumatoide, nefrite, asma, ictus, aneurisma, depressione e leucemia infantile. Per ognuna di esse Berdon ha dato logiche spiegazioni, ma alle 23.30 ha dovuto interrompere, causa ora tarda. Gli esempi riportati di pazienti che si sono rivolti a lui, in collaborazione con i medici di fiducia, sono stati paradigmatici. Egli stesso, dopo aver scoperto, all’età di 16 anni, di avere la colite ulcerosa che, a detta dei medici, lo avrebbe accompagnato tutta la vita, è guarito grazie alle idee di Hamer e da quella volta si è messo a studiare la Nuova medicina Germanica, diventandone un bravo divulgatore. Viene infatti chiamato a tenere conferenze dappertutto e la sua mail è: g.berdon@alice.it.
Abita a Gorizia, cioè a Casa di Dio ma, d’altra parte, anche il dottor Hamer, che vediamo qui a sinistra, viene affettuosamente chiamato “Il martello di Dio”.

13 commenti:

  1. Pericolosissimi ciarlatani:
    http://medbunker.blogspot.it/2010/09/nuova-medicina-germanica-hanno-ucciso.html

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    1. Come fai ad essere sempre il primo?
      Telepatia?

      Lo leggo sicuramente l'articolo, ma lo sai come la penso.

      :-)

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    2. una voce in radio:

      Eleonora Brigliadori dal minuto 111,35:

      http://www.spreaker.com/user/bordernights/border-nights-puntata-124-14-05-2014

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    3. Interrompeva ogni momento Franceschetti....

      Parla di reincarnazione, ma Malanga mi pare non sia d'accordo.

      Parla del Cristo Cosmico, ma per me Cristo è il personaggio di un romanzo.

      Dice che il vero steineriano non beve vino: chissà cosa ne pensa Andretta che fa l'agricoltore?

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    4. A parte questo, è una donna ammirevole, piena di energia e grinta. Devono essere queste sue caratteristiche ad averla fatta guarire, insieme alla sua fede nel Cristo.....subatomico.

      Nell'89 ha subito un TSO e anche a suo marito devono aver fatto qualcosa di spiecevole, anche se lei non è entrata nei dettagli.

      Oggi e domani, 25, è a Milano per tenere un seminario.

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    5. Articolo da incorniciare!!!!

      Quanto al sig. Angelo Negrelli dovrebbe ritirarsi da questo blog dal momento che la sua faretra culturale è completamente sfornita ed il suo atteggiamento da monello ribelle è inviso al sottoscritto, perché non si può gettare fango contro ogni considerazione che non ci aggrada.
      L'obbligo è di motivare le proprie certezze anche in modo duro ma rispettoso del prossimo.

      Quanto al vino, Roberto, il suo compito evolutivo è passato da un pezzo, Noè insegna, adesso la trasformazione dell'uva dovrebbe essere in succo.

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    6. " il suo atteggiamento da monello ribelle è inviso al sottoscritto"

      Eccchhhiiisssenefreeegaaaaa!

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    7. Può fregarsene ma la realtà resta: lei non è attendibile, quindi contento lei!!!!!
      Da questo momento è riparato da un paravento trasparente.

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  2. Ho letto l'articolo suggerito da Wasp, beh? E allora? Devo continuare?
    E' una sesquipedale perdita di tempo in quanto della NMG non dice nulla.
    Il vuoto sinaptico.

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    1. L'esistenza della disinformazione è la prova della validità dell'esistenza dell'informazione stessa...

      http://freeskies.over-blog.com/article-attivismo-ed-attivismi-123685627.html

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  3. Per me che l'ho profondamente studiata, la NMG, assieme ad altre tecniche e soluzioni alternative saranno le medicine del futuro. Bisogna studiare ed approfondire teorie olistiche, avere il coraggio di seguire quanto innovativamente ci viene proposto senza temere di mettersi alla prova in prima persona! Plauso ai temerari! DANIELA

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  4. Veder litigare Andretta e Nigrelli......non ha prezzo! :-)

    ....un monello di sessanta e passa anni. La cosa positiva è che Nigrelli si sente ancora un giovanotto.

    Beato lui!

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  5. Interessante bell'articolo, Free
    vi propongo di leggere anche questo ;))

    LA NUOVA MEDICINA GERMANICA

    La Nuova Medicina Germanica Biologica descrive esattamente il contesto medico biologico dell’organismo vivente come unità di psiche, cervello e organo.

    Tutti i processi da psiche e organo sono connessi al cervello dove vengono coordinati.

    Il cervello è per così dire il computer del nostro organismo, la psiche diventa il programmatore, corpo e psiche diventano l’organo esecutore del computer sia nella programmazione ottimale sia nella programmazione disturbata.

    Questo naturalmente è valido anche per le cosiddette malattie, perché queste fanno parte di un programma Speciale Biologico Sensato della natura (SBS) che normalmente è bifasico.

    http://sadefenza.blogspot.it/2014/09/la-nuova-medicina-germanica.html

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