venerdì 20 giugno 2014

A mali estremi

 
Alessandra Marazzi prende il coraggio a due mani e rende pubblica la sua disobbedienza alle leggi fiscali dello Stato. Il quale, organismo astratto composto da migliaia di anonimi funzionari, alcuni dei quali prendono stipendi favolosi, non si rende conto, e del resto non può rendersene conto, che i commercianti non hanno abbastanza entrate per mantenere la famiglia, in questo periodo di crisi pilotata e di quotidiano terrorismo psicologico diffuso capillarmente attraverso i telegiornali. L’unica risposta sensata che può venire da persone oneste come la signora Marazzi è di rifiutarsi di pagare le imposte. Io che commerciante non sono, se non border line come espositore nei mercatini dell’usato, so quanto la gente in questo periodo faccia fatica a comprare generi voluttuari. I collezionisti e i facoltosi disposti a togliersi lo sfizio dell’acquisto di un oggetto d’antiquariato sono sempre più rari. Gli altri clienti sono italiani disperati e nordafricani taccagni che vogliono praticamente tutto gratis. Ho già dovuto rinunciare ad alcuni mercatini perché la quota di partecipazione risultava troppo alta e non riuscivo ad ammortizzarla nell'arco della giornata. Il Comune e la Pro Loco che organizzano i mercatini hanno un’entrata fissa anche in periodo di crisi, dalle quote pagate da noi espositori, ma la stessa cosa non si può dire dei nostri incassi. Indi per cui, se le autorità non ci lasceranno esporre la nostra merce usata gratuitamente, o con balzelli minimi, dovremo smettere, gradatamente, anche noi venditori dei mercatini delle pulci. Ci vuole una rivoluzione. Ci vuole una palingenesi.

4 commenti:

  1. Si avverte aria di disfatta come dopo l'otto settembre, una rivoluzione che avverrà per forza di inerzia.

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    1. Se avverrà, perché potrebbe darsi che moriremo tutti di consunzione, un po' come la ranocchia di Chomsky che non salta fuori dalla pentola bollente perché non si accorge che l'acqua sta bollendo.
      E quando se ne accorge è troppo tardi.


      Urge trovare luoghi impervi nella natura, da fortificare di buone spingarde e fili spinati, coltivandone la terra all'interno.
      Praticamente, un ritorno ai castellieri dell'età del bronzo.

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    2. Bella l'immagine bucolica dei castellieri dell'età del bronzo , tipica della tua zona , purtroppo temo che il filo spinato e le spingarde serviranno a ben poco , questi ci spargono letame dall'alto e ci avvelenano l'acqua e le terra ... siamo nella m ... , ma teniamoci buona l'immagine come "escamotage" mentale, per il momento i sogni non sono ancora tassati.

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    3. Sappiamo tutti che hai perfettamente ragione.

      In tal caso, se i castellieri non saranno sufficienti, dovremo fare ricorso alla fisica quantistica, che quando si vogliono fare discorsi dotti è utile come il prezzemolo, e sfuggire alle loro metalliche grinfie saltabeccando di qua e di là tra gli universi.

      Robin Hood quantistici.

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