mercoledì 11 giugno 2014

Il baratro tra realtà e autoinganno

 
La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, nel suo discorso sui Mondiali mi ha ricordato Napolitano quando elogia la forza degli italiani nel saper risollevare l’economia. Sembra che quando raggiungono i più alti vertici del potere il cervello gli vada in acqua, cosa che con re Giorgio si può attribuire all’età, ma che con la sessantasettenne Dilma no. Deve esserci qualche altra forma di plagio manipolatorio, ai suoi danni. E magari anche ci crede, la casalinga presidente brasiliana. Peccato che stia solo facendo il gioco dei potentissimi sfruttatori che le hanno commissionato il campionato. Un biasimo ti giunga da Freeanimals e dai suoi lettori, signora presidente!

2 commenti:

  1. Bravo Roberto! Parole sacrosantemente giustissimissime.
    Al primo barlume di potere gli si annebbia il cervello e gli umanoidi diventano formichine operaie pronte ad essere schiacciate da una pedata. Ciò che veramente conta è solo produrre il miele per l'ape regina.
    Scriveremo e leggeremo le medesime cose con qualsiasi presidente di qualsiasi nazione. In omnia saecula saeculorum.
    E pensare che basterebbe una scoreggina del popolo incazzato ad annientarli. Ma c'è sempre un campionato del mondo da seguire prima di ogni altra cosa in diretta ed in fullhd ed in 3d.
    Ci fanno crepare in tre dimensioni e nella magnificenza del suono stereofonico. Effetti speciali per una morte frizzante.

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    1. Citazione:
      "Ci fanno crepare in tre dimensioni e nella magnificenza del suono stereofonico. Effetti speciali per una morte frizzante".

      Questa avrei potuto scriverla io!

      Bravo collega!

      :-)

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