lunedì 16 giugno 2014

La diffusione di un'insolita abitudine

 

Jean Bosco Gatera, residente a Nyabagendwa, in Ruanda, ha chiesto il risarcimento di 1,5 milioni di franchi ruandesi alle persone sospettate di aver mangiato due suoi cani da guardia. Jean Bosco Gatera, allevatore di mucche e capre, afferma che il 23 dicembre 2012 il suo cane era scomparso in un modo strano, e anche il suo secondo cane era scomparso qualche giorno dopo. A quel punto, ha deciso di osservare i suoi vicini di casa, a partire da uno di essi chiamato Alexis. Gatera ha visto che la moglie di Alexis  preparava della carne, e proseguendo nella ricerca, nel terreno di proprietà del suo vicino di casa, ha scoperto la pelle e la testa del suo cane, sepolto dietro la casa.

 
Dopo essersi convinto che fossero proprio i suoi vicini a mangiare i cani, Gatera ha chiesto al tribunale che coloro che avevano mangiato i cani gli pagassero 1,5 milioni di franchi ruandesi. "I miei cani tenuti nel mio pascolo ora sono diventati la preda dei miei vicini", ha detto sconsolato. Nzakirwanimana, uno dei giovani che era tra le persone che mangiavano la carne con Alexis, ha confermato che i cani erano quelli di Alexis. Chiestogli come avesse preso l'insolita abitudine di mangiare carne di cane, Nzakirwanimana ha detto di averlo imparato mentre lavorava nella provincia orientale della Tanzania, dove è abitudine consolidata.

2 commenti:

  1. mi auguro che l'allevatore di mucche e capre non si nutra di tali animali, altrimenti poi che fa?!?

    chiede un autorisarcimento per ogni mucca e capra mangiata?

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    Risposte
    1. Ho capito il senso del tuo commento.
      Da quelle parti la carne di capra la mettono dappertutto. Nel 2002 chiesi un piatto di minestra specificando in inglese che non ci dovesse essere carne.

      Ovviamente c'era e quando gli portai indietro il piatto me lo cambiarono senza fare storie.

      Anche in Kenya vige il principio che il cliente ha sempre ragione.

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