giovedì 11 settembre 2014

L’etnia degli zombie



Per sapere se la bella ragazza che ci sta parlando, seduti sulla riva di un fiume, è una Agane, bisogna sollevarle la lunga gonna e vedere se ha i piedi rivolti all’indietro. Per sapere se la bella ragazza che ci sta parlando, seduti sotto un albero di Badamera, è veramente viva, bisogna guardare se ha cicatrici in testa, sulle ginocchia o sui gomiti. Nel primo caso, se si tratta di un’Agane con i piedi all’incontrario, è meglio mettere gambe in spalle e fuggire senza voltarsi indietro. Nel secondo caso, poiché le cicatrici se l’è procurate nel tentativo di uscire dalla cassa da morto, è meglio allontanarsi da lì il più in fretta possibile, perché si tratta sicuramente di una ragazza zombie. Un altro sistema per scoprire l’identità segreta di un eventuale zombie, in Madagascar, è quello di avvicinarsi al soggetto dormiente e mettergli un po’ di sabbia sulla fronte, oppure sulla pancia, ma è un metodo alquanto rischioso perché se il soggetto è veramente uno zombie, che come tutti sanno non sopportano di essere messi sotto terra, la persona in esame si sveglia all’improvviso e uccide l’ardito sperimentatore. Per essere sincero, anch’io, se qualcuno mi mettesse della sabbia sulla testa mentre sto dormendo, non sarei molto contento, ma non credo che arriverei a uccidere, per questo. Dunque, il metodo è sicuramente valido. 


In genere, sia le donne che gli uomini zombie sono di bell’aspetto e anche questo potrebbe essere un criterio per individuarli. Se poi il soggetto appartiene all’etnia Antandroy, e in particolare alla sottoetnia Tanala Sosa, allora si può star sicuri quasi al 100 % di aver a che fare con uno zombie. Ce ne sono molti in circolazione, ma non è facile individuarli, perché sono molto permalosi. Per esempio, nel 1999, a Ilakaka, Tina ha conosciuto una ragazza molto bella di nome Veronique, che aveva un fidanzato dello Sri Lanka, il quale, reso edotto della vera natura della sua morosa, si spaventò così tanto che partì dal Madagascar e mai più ritornò. La gente del posto cominciò a guardarla in cagnesco fino al punto che anche lei dovette andarsene da Ilakaka.

Sul perché solo alla sottoetnia Tanala Sosa succeda di rinascere dopo morti, la gente si è data la spiegazione che essi abbiano i loro razana (antenati) in Africa, appartenenti alla famiglia di Gesù e, come Gesù è risorto dopo tre giorni, così anch’essi rinascono dopo morti, chi dopo tre minuti, chi dopo tre ore, chi dopo tre giorni, chi dopo tre settimane. Veronique indossava camicette con le maniche lunghe per non far vedere le ossa spolpate delle sue braccia, come i nostri drogati che non vogliono mostrare i buchi nella parte interna del gomito. Solo dopo che le braccia hanno ripreso la naturale conformazione tipica degli esseri umani vivi, gli zombie come Veronique possono mettersi le magliette con le maniche corte. Si parla anche di un ragazzo rasta che andava in miniera a cercare gli zaffiri. Un giorno la miniera gli crollò addosso, ma lui riuscì ad emergere e da quel giorno è diventato uno zombie anche lui. Per lo meno, i suoi amici ne erano convinti. Anche lui a un certo punto ha fatto perdere le sue tracce da Ilakaka.

L’ultimo caso di zombificazione di cui Tina è venuta a conoscenza risale al novembre del 2013. Due giovani ubriachi stavano litigando a Itampolo. Misero mano ai loro rispettivi lefo e s’infilzarono vicendevolmente. Entrambi morirono in pochi minuti, dissanguati, ma uno di loro riaprì gli occhi e si rialzò. La gente si scostò e lo lasciò passare. Quando succedono questi casi, sia che la morte avvenga per litigi di ubriachi, sia per cause naturali, i familiari dicono ai loro congiunti diventati zombie che non c’è più posto per loro né in casa, né nel villaggio, così che gli zombie sono costretti ad intraprendere una vita raminga. Questo spiega perché ci sono tanti conducenti di ciclo pousse zombie, appartenenti alla sottoetnia Tanala Sosa, a Majanga, a Tamatave, a Morondava e anche a Tulear.

3 commenti:

  1. Ma..., con che cosa si droga questa gente!?! :-(

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    1. Jamala, che è nient'altro che la Cannabis indica. Poi, sopra, bevono il toakagasy, il rum locale.

      Infine, da non dimenticare le tradizioni, a cui tengono molto.

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  2. Quindi il diventare zombie in realtà è l'effetto di questa droga unita al loro rum ?

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