domenica 12 ottobre 2014

Rapporto tra adrenalina e aggressività

 

Quando un animale viene trascinato al macello, intuisce che sta per essere ammazzato e come tutti gli esseri senzienti proverà il terrore come chiunque posto di fronte a una morte violenta e prematura. Le sue ghiandole inizieranno a produrre adrenalina, una sostanza che viene secreta per indurre l’animale a difendersi tenacemente, se è in grado di farlo, o a scappare per sfuggire a un serio pericolo o alla morte. L’adrenalina altera le funzioni normali delle cellule e il loro campo magnetico inizia ad oscillare a frequenze tipiche che vanno dalla paura al risentimento, all’odio per chi lo sta uccidendo, all’intenso terrore. Dopo la macellazione le cellule dell’animale rimangono impregnate di adrenalina, e da tutte le sostanze usate per allevarlo come gli antibiotici, i vaccini, gli ormoni ed altri farmaci.


Una volta introdotte nel proprio organismo le cellule di quell’animale, le sostanze che contengono, in particolare l’adrenalina, faranno vibrare le cellule di chi le ha mangiate alla frequenza delle stesse emozioni provate dall’animale durante la sua uccisione.
L’aggressività latente del mangiatore di carne viene facilmente risvegliata in circostanze che potrebbero altrimenti essere risolte con toni pacati, tolleranza e benevolenza.
Questo non significa che un vegetariano sarà per forza meno aggressivo di un carnivoro, dipendendo questo dalla sua condizione personale in quanto essere, ma non avrà “aggressività aggiunta” proveniente dal consumo di carne.
Un onnivoro che rinunciasse alla carne, vedrà la sua aggressività ridursi gradualmente, o per lo meno le manifestazioni saranno meno frequenti.

Nessun commento:

Posta un commento