sabato 25 ottobre 2014

Un popolo di macellai

 

Tra grida di 'Allah o Akbar' (Dio è grande), un ragazzo di appena 12 anni alza il machete e colpisce la sua vittima che giace a terra, legata per essere uccisa. Agitando una 'V' per il segno della vittoria con la mano destra, il ragazzo prende la testa mozzata e la mostra ai presenti, tra canti e applausi di un pubblico riunito in una parte remota della regione a cavallo tra la catena montuosa che divide il Pakistan e l'Afghanistan. Le spiegazioni di questo episodio agghiacciante, le cui immagini possono semplicemente scioccare la maggior parte delle persone in tutto il mondo, riguardano la punizione riservata ai presunti traditori. Si tratta di Al Qaeda e dei talebani che elargiscono una punizione esemplare a un individuo sospettato di essere una spia del governo. "Questo ragazzo è una macchina per uccidere che è stata indottrinata dall'età di nove anni e preparata per il suo rito di iniziazione appena compiuti i 12 anni", dice un funzionario dell'intelligence pakistana che ha mostrato il video alla redazione di CBS Notizie, come elemento di prova che Al Qaeda forma ragazzi talebani  a diventare assassini compiuti, anche prima di diventare adolescenti.

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