sabato 17 gennaio 2015

Atomo di un cuore di madre

 

Una gatta ha sfoderato tutto il suo innato istinto materno per salvare un neonato in difficoltà, abbandonato sul ciglio di una strada nonostante le temperature proibitive. E’ successo a Obinsk, in Russia, dove la micia Masha è già diventata un’eroina pubblica. Secondo quanto riporta Green Style il fatto è accaduto qualche giorno fa, quando il gatto è stato evidentemente attratto dai pianti del bimbo, lasciato a margine di una tranquilla strada in una scatola di cartone. Date le temperature davvero rigide dell’inverno russo, per il neonato non vi sarebbe stata nessuna possibilità di sopravvivenza, se non fosse stato per l’intervento dell’amorevole felino. Raggiunto il piccolo, l’animale l’ha ricoperto con il proprio corpo per mantenerlo al caldo. E ha quindi cominciato a miagolare disperatamente affinché qualcuno giungesse in soccorso. Le grida del felino hanno attirato le attenzioni di Irina Lavrova, una donna sessantottenne residente nelle vicinanze dell’area dell’abbandono.


Raggiunto il micio, ha notato il neonato e l’ha preso con sé, per poi correre in ospedale per tutte le cure del caso. Nonostante la brutta avventura, fortunatamente il bambino è in buona salute. La storia di Masha è particolare: gatta randagia, appartenente a una vicina colonia felina, è accudita a turno dagli abitanti del suo quartiere. Particolarmente docile e affettuosa, la micia riesce sempre a ottenere un pasto caldo e tante coccole. Così spiega la donna, intervistata dai media locali: “È molto pacifica e amichevole, quindi quando l’ho sentita miagolare ho pensato si fosse ferita, perché sarebbe venuta altrimenti a salutarmi. Potete immaginarvi lo shock di vederla distesa in una scatola con un neonato. Chiaramente i suoi istinti materni hanno avuto la meglio, affinché proteggesse il bimbo.” Non è ancora dato sapere di chi sia figlio il neonato, né perché i genitori abbiano deciso di abbandonarlo. I medici della struttura che l’han preso in cura, nel frattempo, confermano come l’intervento della gatta sia stato davvero provvidenziale: da solo, il piccolo non avrebbe potuto farcela.

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