venerdì 13 febbraio 2015

E' sempre BigPharma a dirigere l'orchestra




Amici animalisti, solo pochi giorni fa noi di Kontro Kultura abbiamo lanciato con questo articolo una mobilitazione nazionale per richiedere a "Le Invasioni Barbariche" la possibilità di un contraddittorio, visto le affermazioni di Caterina Simonsen (foto) a favore della vivisezione. Nessuna risposta pervenuta nonostante le centinaia e centinaia richieste di cittadini privati inviate a La7, nonostante la disponibilità di scienziati come Bruno Fedi, Valeria Roni (consulente scientifica LEAL), Alfredo Lio, dell’associazione I-Care a comparire in tv per spiegare le posizioni di chi sostiene una ricerca con metodologie di rilevanza umana, e nonostante i precedenti appelli e le precedenti manifestazioni per chiedere alla RAI la stessa possibilità (oltre alle associazioni sopraccitate anche la I.A.P.L. di Andrea Cisternino era scesa in campo per tale scopo) la sola risposta ottenuta sono stati le solite saccenti risate dei Pro-Test. Nota bene, i Pro-Test scendevano in piazza proprio il giorno seguente all’intervista della Simonsen, che casualità!


Abbiamo avuto bisogno del sostegno della politica per ottenere quanto meno una considerazione. E’ stato Edoardo Gandini, giurista di Bruxelles ed esponente del Partito Green Italia Verdi Europei, ad accogliere tempestivamente la nostra richiesta e ad inviare una lettera formale alla conduttrice Daria Bignardi (foto) con la richiesta di invitare in trasmissione un esponente antivivisezionista. Non credo ci si possa stupire del fatto che la Daria nazionale non si sia espressa in alcun modo e abbia fatto rispondere per lei una gentile Roberta Locatelli, che gentilmente, cordialmente ed educatamente ha rimbalzato noi, Gandini e qualsiasi richiesta di confronto. Come al solito, accompagnati alla porta con educazione e… sbattuti fuori!
Il nostro intento non era quello di aprire un dibattito sul delicatissimo tema della sperimentazione animale […] ma solo quello di raccontare la storia di una ragazza affetta da gravi malattie rare. […] Caterina Simonsen ha solo parlato di quello che le è successo, ha parlato in nome di se stessa e di nessun altro. Le nostre domande sull’episodio in questione erano tese ad indagare le sue emozioni e le sue reazioni ai violenti insulti ricevuti”.

Va bene. Prendiamo tutti atto del fatto che Le invasioni Barbariche sia una trasmissione leggera e d’intrattenimento. Proponiamo allora che una persona malata come la Simonsen, magari la Dott.ssa Susanna Penco o una comune mortale, come ce ne sono tante, di quelle che dalla sedia a rotelle o dal letto di ospedale hanno esibito all’Italia intera il secchio vuoto in protesta contro la raccolta dell’Ice Bucket Challenge, abbia lo stesso diritto di raccontare in tv la sua storia e la sua avversione alla sperimentazione animale. Se la cifra della trasmissione di La 7 non è il dibattito scientifico ma l’intrattenimento un po’ facilone comune alla televisione in chiaro, perché non invitare un’altra ragazza malata come Caterina Simonsen, magari insultata dagli stessi Pro-Test?

Sono certa che questa argomentazione potrà sembrare semplicistica ai più ma se andiamo ad analizzare la questione, non fa una piega. E’ sempre più lampante che i media siano strumentalizzati e controllati dai poteri forti, come le persone che la guardano. Chiediamo ai nostri lettori e a tutte le persone che non sanno nulla di sperimentazione animale di continuare ad informarsi per non lasciarsi plagiare da un sistema volutamente orientato in un certo modo e che volutamente omette tanti dettagli ‘scomodi’. Non lasciamoci prendere in giro, continuiamo a pretendere di essere ascoltati e di avere voce per noi e per chi non ne ha. E stiamo sereni, come direbbe Renzi, perché sulle teorie complottiste e sulle invasioni aliene ci hanno fatto un’intera trasmissione su Italia 1. Come sempre è solo la verità che viene messa a tacere. 

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