mercoledì 25 febbraio 2015

Esibizionismo politico o solidarietà?




Ma quanto ci è costata la trovata del capo dello Stato Sergio Mattarella di percorrere la tratta Firenze-Scandicci in tram anziché avvalersi dell'auto d'ordinanza con relativo servizio di scorta? Tenendo presente che per ragioni di sicurezza non è stato consentito l'accesso al pubblico, che il biglietto costa 1,20 euro e che la tranvia trasporta 164 passeggeri medi a tratta, il viaggio ecosostenibile del presidente ci è costato 720 euro tra andata e ritorno. La bellezza di 720 euro per percorrere appena una quindicina di chilometri: tre o quattro volte il prezzo del noleggio di una limousine.


Superata la prima sorpresa nel vedere il presidente della Repubblica attraversare a piedi la stazione di Santa Maria Novella in compagnia del sindaco Nardella, un gruppo di cittadini, dopo avergli riservato un applauso, lo ha seguito fino alla fermata del tram, alle spalle della stazione. Qualcuno ha anche tentato di salire insieme al presidente ma gli è stato fatto notare che quella corsa era riservata. E a quel punto la sorpresa si è trasformata in un "leggero" fastidio. Ma allora, visto che le ragioni di sicurezza del capo dello Stato giustamente devono avere la priorità, considerando il disagio che crea ai cittadini che hanno dovuto attendere la corsa successiva del tram e accertato che sarebbe stato più economico viaggiare con l'auto di ordinanza, sorge il legittimo dubbio: Mattarella lo fa per solidarizzare con la massa di italiani in difficoltà economica trasmettendo un messaggio di austerità, oppure lo fa per esibizionismo politico dove l'ostentazione del pauperismo ha un alto costo?

4 commenti:

  1. hanno copiato il marketing spicciolo e poverino dell'attuale papa, che si paga l'albergo da solo davanti a mille telecamere... forse sulla massa fa presa visto quanto leccano il culo ad entrambi

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    1. Mi spiego facilmente la devozione verso il Papa, essendo connaturata nell'essere umano la necessità di essere guidati da un'autorità. Meno facile mi è spiegare la devozione verso i presidenti della repubblica, tra cui l'ultimo che se n'è andato in pensione con 15.000 euro al mese.

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  2. è il potere dei media, da quando ne ho memoria (da Cossiga) ogni presidente è stato dipinto come nonnino d'italia, integerrimo, super partes, simpatico, paterno. Quando la realtà è tutt'altra, vedasi figure dal torbido operato in ambito economico/finanziario, tipo ciampi. Poi non dimentichiamo Berlusconi: Il capro espiatorio di tutti i mali italici. Fra 50 anni daranno ancora la colpa a lui della nostra involuzione a paese del terzo mondo.

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    1. Ieri il TG si lamentava del fatto che la casa natale di Pertini, in quel di Savona, sta cadendo a pezzi. Su Facebook viene definito il presidente più amato dagli italiani, in assoluto.

      Al povero Cossiga, invece, è andata male. Quando ai mercatini espongo in vendita una sua effige, di quelle che erano esposte nelle scuole, tutti i clienti che mi sfilano davanti lo maledicono. Finora nessuno mi ha chiesto neanche il prezzo e non credo che riuscirò a venderlo.

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