giovedì 26 febbraio 2015

Nella lotta al terrorismo l'Occidente fa il doppio gioco




Forze irachene hanno comunicato di aver abbattuto  due aerei britannici che rifornivano di armi il gruppo terrorista dello Stato Islamico (ISIS). Lo ha annunciato il Lunedì il parlamentare iracheno Hakem al-Zameli. L’abbattimento dei due aerei britannici ha avuto luogo  lunedì scorso nella provincia occidentale di Al Anbar, una  zona che gli USA preferiscono mantenere come un cortile secondario del conflitto nelle vicinanze della capitale irachena, Bagdad. L’esponente parlamentare iracheno ha dichiarato da questa zona, che è caratterizzata  da  ampi spazi aperti, arrivano informazioni ogni giorno dalla popolazione locale che ha denunciato il sorvolo di aerei del Regno Unito e degli USA che portano armamento destinato ai gruppi dello Stato Islamico. Lo stesso A-Zameli ha anche assicurato che la sua commissione parlamentare dispone di immagini di questi aerei britannici abbattuti ed ha richiesto alle autorità di Londra spiegazioni in merito.

 
La scorsa Domenica il ministro della Difesa Iracheno, Jaled al-Obeidi, aveva avvisato che l’Esercito dell’Iraq avrebbe abbattuto gli aerei che forniranno aiuto all’ISIS. “Qualsiasi aeronave che cerchi di aiutare o rifornire lo Stato Islamico sarà un obiettivo legittimo per le forze irachene. Non importa a quale paese appartenga”, ha sottolineato. Nello scorso 8 agosto, gli USA ed i loro alleati della coalizione anti ISIS avevano iniziato gli attacchi aerei in Iraq, con l’obiettivo di annientare questo gruppo terrorista. Alla fine del mese di Settembre hanno esteso le operazioni anche in Siria. In ripetute occasioni gli aerei da combattimento della coalizione capeggiata dagli USA hanno lanciato grandi quantità di armi e munizioni ad elementi dell’ISIS in Iraq ed in Siria, giustificando poi che si era trattato di un errore.

In altre occasioni sono stati visti aerei della coalizione atterrare in zone controllate dall’ISIS, come ad esempio nella città di Samara, e scaricare armi ed equipaggiamenti destinati ai terroristi. Vedi: Gli USA forniscono armi all’ISIS nella città di Samarà Gli analisti politici mettono in questione gli obiettivi di Washington in questa nuova lotta contro il terrorismo in Medio Oriente, ci ricordano che i gruppi estremisti come l’ISIS sono nati grazie all’aiuto finanziario ed al sostegno  di paesi come gli USA, la Turchia, l’Arabia Saudita ed il Qatar. 

Il doppio gioco di Washington e dei suoi alleati con lo Stato Islamico è stato messo in evidenza ultimamente anche dalle dichiarazioni dell’ex generale USA Wesley Clark, già comandante in capo delle forze NATO, il quale ha dichiarato che "il gruppo terrorista dell’ISIS è stato creato dagli amici ed alleati degli Stati Uniti per combattere contro il Movimento di Resistenza Islamica del Libano (Hezbollah)". Vedi: Youtube.com/watch Nel frattempo stanno arrivando accuse circonstanziate anche da parte di altri esponenti di paesi arabi ed africani, come dall’inviato speciale dell’ONU e della Lega Araba in Siria, Lajdar Brahimi, che ha accusato gli USA di essere i responsabili della creazione dei gruppi terroristi che stanno sconvolgendo il Medio Oriente. Oltre a questi anche il presidente de Sudán, Omar Hasán Al-Bashi, ha lanciato le sue accuse contro i servizi di intelligence dgli USA di essere dietro alle organizzazioni terroristiche e di averne le prove. Vedi: spanish.alahednews.com 

In pratica la macchinazione statunitense di utilizzare questi gruppi terroristi dello Stato Islamico come pretesto per un loro nuovo intervento in Iraq ed in Siria, per istallarsi nella zona, rovesciare i regimi a loro ostili (Bashar al-Assad in Siria), combattere il movimento Hezbollah, filo iraniano e ridisegnare la mappa dei confini in Medio Oriente, è ormai venuta allo scoperto ed alla pretesa” lotta al terrorismo” di Obama non crede più nessuno, ad eccezione dei media (giornali e TV occidentali) che riferiscono di una “decisa lotta” intrapresa dalla coalizione internazionale contro lo stato Islamico, ignorando che alcuni paesi che compongono la coalizione (Arabia Saudita, Qatar, Emirati Uniti) sono fra i principali finanziatori ed ispiratori del terrorismo di marca wahabita e salafita dello Stato Islamico.

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