domenica 29 marzo 2015

Due conigli morti



Nel film “La guerra del fuoco”, del regista Jean Jacques Annaud, uscito nel 1981, c'è una scena in cui tre cacciatori Neanderthal rapiscono una ragazza Cro Magnon che si trovava nella brughiera insieme ad altre due compagne, suscitando le loro grida di protesta. E sono proprio le grida delle due rimaste sole che fanno avere ai tre cacciatori un ripensamento, non nel senso di liberare la prigioniera, ma obbligando uno dei tre a ritornare indietro di qualche passo per gettare ai piedi delle due ragazze angosciate per la perdita della compagna un paio di conigli da poco uccisi. 




Il Neanderthal, che a detta degli antropologi era meno intelligente dei Cro Magnon, dimostra almeno, in questo caso, di possedere un briciolo di senso della giustizia, se si è sentito in dovere di risarcire rozzamente, con due conigli morti, il rapimento di una ragazza della tribù confinante. Non sappiamo se le cose potessero andare a quel modo, come non siamo nemmeno certi che i Neanderthal fossero esperimenti incompleti e fallimentari fatti dagli ingegneri alieni nostri creatori prima di arrivare ad ottenere il prototipo giusto, quell'Homo sapiens che noi siamo e che ha nel Cro Magnon il suo diretto antenato.


Facciamo un salto in avanti nel tempo e andiamo sulla costa pacifica dell'America del nord, presso i Kwakiutl, una delle tribù di indiani mangiatori di salmone. A pagina 24 di “Indiani”, edito da Editoriale Domus nel 2000, si legge: “L'ossessione per l'onorabilità, la reputazione e lo status sociale fungeva da antidoto alle guerre: a differenza dei loro cugini dell'Est, le tribù dell'Ovest raramente combattevano fra loro, ma erano propensi a comporre ogni controversia compensando la parte lesa”.
Anche i pacifici indiani della costa del Pacifico, similmente ai Neanderthal del film summenzionato, ritenevano giusto risarcire l'avversario o l'antagonista qualora riconoscessero di avergli causato una perdita o un danno. C'è dunque un filo rosso che attraversa 30.000 anni di evoluzione umana e che dalle steppe del Caucaso arriva fino al Canada occidentale, passando per lo stretto di Bering.

Facciamo ora un altro salto e arriviamo in epoca moderna, spostandoci in Madagascar. Nell'arido sud lontano dai centri abitati, nei luoghi difficilmente raggiungibili dove regna Remenabila, il brigante a capo di 400 ladroni il cui nome significa: “Quello dalla giacchetta rossa”, se durante una lite fra ubriachi qualcuno rimane ferito o ucciso, il colpevole risarcisce la famiglia della vittima con un numero variabile di zebù in base a quanto gli viene richiesto. Se non può dare alla famiglia dell'ucciso il quantitativo richiesto, la famiglia riduce le pretese ma in ogni caso, scendendo a patti con i familiari dell'ucciso, l'assassino riesce a non fare nemmeno un giorno di prigione e tutti sono contenti. Anche i poliziotti, che dalla città di Tulear evitano così di sottoporsi a faticose trasferte nella brousse. Anche in questo caso, passata la sbornia e resosi conto di aver fatto una cazzata, con un morto che chiede vendetta, l'assassino preterintenzionale sente la necessità di pagare per la sua colpa, risarcendo i familiari della vittima. Il filo rosso partito 30.000 anni fa è andato a finire addirittura nelle aride terre di una grande isola australe.

E ora, l'ultimo salto, sempre in epoca moderna. Accenno di passaggio alla richiesta avanzata di recente dalla Grecia alla Germania per i “danni di guerra” di settanta anni fa, calcolati in una somma esorbitante che Angela Merkel si rifiuterà sicuramente di pagare, per approdare alla notizia che nelle ultime ore ha sconvolto il mondo occidentale: il presunto suicidio di Andreas Lubitz, copilota 28enne della Germanwings.

La Lufthansa, a cui la Germanwings è affiliata, ha annunciato che risarcirà le famiglie di ciascuna delle 149 vittime della sciagura con una prima trance di 50.000 euro. Già questo significa un esborso di 7 milioni e 450 mila euro, che saranno solo un anticipo di una somma ben più grande. Molti dei destinatari hanno detto che non accetteranno alcun risarcimento, tanto è grande lo sdegno per aver messo ai comandi di un aereo un presunto malato di depressione. In tal caso, si verificherebbe ciò che anche in Madagascar può succedere, anche se raramente: la famiglia dell'ucciso rifiuta gli zebù, rivolgendosi alla polizia e allora al colpevole non resta che darsi alla macchia. 

Presso i Kwakiutl non succedeva, altrimenti sarebbero stati bellicosi come i cugini ad est delle Montagne Rocciose, mentre nello scenario di 30.000 anni fa, le due ragazze a cui furono gettati i conigli morti avrebbero potuto rifiutare quel macabro risarcimento e correre alla loro tribù per chiamare i guerrieri Cro Magnon, che sarebbero subito partiti alla ricerca dei rapitori. E magari, questo è esattamente ciò che succedeva in realtà, altrimenti i Cro Magnon, se si lasciavano rapite le loro donne, non avrebbero prevalso sui Neanderthal.

La Lufthansa non è stata obbligata dalla magistratura a risarcire le famiglie delle vittime del disastro, ma lo fa per un senso morale evidentemente molto antico e radicato, un filo rosso codificato nei geni che attraversa la storia e che si ritrova in tutte le culture, antiche e moderne. I dirigenti della compagnia aerea tedesca non lo sanno, né lo sospettano, ma stanno mettendo in atto un comportamento che anche i loro antenati della valle del Neander avrebbero approvato. Purtroppo per loro, non saranno sufficienti due conigli morti.

9 commenti:

  1. Ora spunta la testimonianza della sua ex che lo ha definito una persona problematica, con crisi di nervi, e ha riportato che Lubnitz avrebbe detto "io un giorno farò qualcosa che cambierà il sistema".
    Il SISTEMA!
    La frase è sibillina.
    Io anni fa conoscevo un tipo che diceva cose simili "vi farò vedere io cosa farò in questa società" .
    Il tipo di mia conoscenza era afflitto da manie persecutorie, era convinto che praticamente tutti e tutto fossero contro di lui, era arrivato anche al punto di pensare che anche i negozianti della sua zona erano tutti uniti contro di lui in un complotto, e poi si è anche messo a scrivere proclami che andava a consegnare a mano alla gente.
    Era depresso, ma anche di più.
    Però io mi chiedo una cosa, tornando a Lubnitz: se la Lufthansa era a conoscenza di questi problemi psichici, perché ha continuato a farlo volare?
    Poi possiamo anche prendere in considerazione altre "piste", ma rimane il fatto che uno così SE era veramente così mal messo, doveva essere sospeso, visto che era da anni che aveva problemi.

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    1. Se la Germania è stata "punita", non lo è stata solo per l'alto numero di vittime, ma anche per la figuraccia che le si vuol far fare motrando al mondo un'incompetenza che i tedeschi ci rinfacciavano con il caso Schettino, per esempio.

      Ci hanno spesso accusato, come italiani, di faciloneria e adesso tocca a loro fare quella figura meschina.

      Riguardo alle manie di persecuzione, gli psichiatri le conoscono molto bene, ma va sempre tenuto conto che le notizie si possono manipolare e i "nuovi particolari" forse non erano poi così nuovi ma erano stati programmati da tempo.

      Sta succedendo la stessa cosa con il caso Bossetti e con gli altri omicidi rituali massonici. La foto degli addetti che difendevano i familiari vicino alla stele dall'assalto dei fotografi, con bandiere di quattro nazioni (e la stele stessa in 4 lingue) più i tre capi di stato precipitatisi frettolosamente sul posto, manda il messaggio che l'Europa è unita.
      Un messaggio molto gradito ai fautori del NWO.

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  2. Su Bossetti è ovvio che ci sia la caccia all'untore.
    Io non credo nemmeno alla colpevolezza di Sabrina e Cosima su Sara.

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    1. Nemmeno io. Tuttavia, mi chiedo come i killers ingaggiati dalla Rosa Rossa, per attuare omicidi rituali, riescano in qualche modo a plagiare le menti dei capri espiatori, perché se un Bossetti si dichiara innocente, un Misseri si dichiara colpevole, anche se in maniera confusionaria.

      Gli Illuminati sanno che milioni di persone, soprattutto di sesso femminile, si fanno ipnotizzare dalle telenovelas. I casi irrisolti di Omicidi Rituali Massonici (O.R.M.) altro non sono che telenovelas elargite dai telegiornali.

      Lo scopo di distrarre la gente viene raggiunto.

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  3. Noooo, Roberto, sono una femmina pure io e odio le telenovelas, e dai che non siamo tutte così ehm, ingenuotte o che si fanno abbacinare dalle soap opera......Eh!
    Ma perché un uomo intelligente come te scade in luoghi comuni così banali?Lo sai che devo ancora mandarti quella mail sull'eventuale caso di abduction , guarda che ci ripenso.....
    eh!

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    1. Penso che sia una cosa statistica: un gran numero di appassionate di telenovelas sono casalinghe.

      Uomini appassionati di telenovelas devo ancora incontrarne, ma non escludo che ce ne siano.

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    2. Se l'anonimo delle 17.17 (Numeri Maestri in base 11!!) è una addotta...come me...beh...sarebbe interessante sapere la sua storia, sempre rispettando la sua voglia di raccontarla. Non per vantarmi, ma io sono uno dei più accaniti ricercatori in materia di abductions! Causa di forza maggiore! Capita anche a lei di vedere sempre i Numeri Maestri come a me, tipo 17.17? Billy the Kid

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    3. Anzitutto, complimenti per il coraggio con cui riconosci di essere un addotto.

      Poi, quando verrai a trovarmi la prossima volta, ti farò conoscere quel ragazzo che ha subito un rapimento ma di cui non ama parlare. Siamo in buoni rapporti e non avrà difficoltà a conoscerti e a confrontare la sua esperienza con la tua.

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    4. Grazie Roberto! Sarebbe molto bello e utile, credo... Billy the Kid

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