sabato 18 aprile 2015

Il mio genere sessuale non può essere messo nelle vostre caselle


Me: Ennesimo esempio di propaganda giudaico-massonica.
Andrea Gaspardo: La M o la F?
Me: Ci sono evidenze del fatto che i padroni occulti del mondo vogliono creare una società di tipo transgender e transumanistico. Si chiama ingegneria sociale. L'obiettivo è avere a disposizione una massa di mano d'opera multirazziale a basso costo, microchippata e obbediente e ciò comporta la fine delle diversità linguistiche e degli stati nazionali. Oltre che della capacità riproduttiva degli individui. Immagina una società alveare. Hai presente il significato di NWO?
Alessandra Cusinato: Parola di maschio bianco illuminato?
Me: Illuminato con la "I" maiuscola o minuscola? No, perché, c'è una certa differenza.
Alessandra Cusinato: Con la "i" iridescente come gli abiti di mago Otelma.
Me: Tu mi stai perculando, ma fai male. Denota un'inconscia superiorità nei miei confronti che non si addice a una persona intelligente quale ti reputo, nonché aperta di mente.
Alessandra Cusinato: Roberto, mi hai chiesto se la "i" era maiuscola o minuscola, spostando la conversazione ad un livello di nonsense ...cos'altro potevo risponderti? 
Me: Est modus in rebus e se hai qualche dubbio sulle teorie cospirazioniste io sono qui e ben contento di....illuminarti. 
Alessandra Cusinato: A dire il vero ho problemi con le teorie razziste e sessiste, non con quelle cospirazioniste.
Me: Ah, ora capisco la tua irritazione. Beh, se ne può parlare, no?
Alessandra Cusinato: Così magari capisco finalmente come la pensi.
Me: Se seguissi il mio blog ti sarebbe facile capire come la penso.
Alessandra Cusinato: Eh, leggo, leggo, ma tu oscilli.
Me: Non sempre gli articoli che pubblico, facendo copia e incolla, corrispondono al mio modo di pensare. Da qui forse la tua sensazione che io ....oscilli.




A me risulta che la dialettica, il contradditorio e la contraddizione facciano parte del percorso per la ricerca della verità, percorso ad ostacoli che spesso si arena nelle sabbie mobili dell'incomunicabilità e dell'incomprensione, per superare le quali è indispensabile l'apertura mentale verso le opinioni altrui, sapendo che tutti siamo impegnati nell'interpretazione della realtà, illusoria per definizione, e soprattutto evitando le faziosità tribali che ci portano a dividerci. Quand'ero ragazzo trovai un articolo di giornale che titolava: “Il terzo sesso”. Erano gli anni Settanta e parlava di omosessuali. Nello stesso periodo trovai un volantino che riportava l'annuncio: “Ne hanno ammazzato un altro!”. Era stato ciclostilato da un collettivo omosessuale, probabilmente il F.U.O.R.I. e denunciava l'ennesimo omicidio di un gay in un giardino pubblico di Bologna, da parte di clienti eterosessuali. In questo, il destino di molti “marchettari”, come venivano chiamati gli omosessuali che si prostituivano all'epoca, non era diverso da quello delle prostitute donne. Succedeva prima che arrivassero i transessuali dal Brasile. 

Sempre nello stesso periodo, venne a Udine una compagnia di guitti omosessuali che diede uno spettacolo abbastanza artigianale di fronte a un auditorium deserto. Saremo stati una decina di spettatori e fu la prima volta che, all'inizio della performance, sentii dire la frase che si dice in questi casi: “Meglio pochi ma buoni”. Ciò che mi aveva fatto prendere la decisione di andare a quello spettacolo, oltre al fatto di sentirmi attratto dai gay, era la foto di un cane con gli orecchini e gli occhiali, che campeggiava sulla locandina pubblicitaria dell'evento. 

Dello spettacolo vero e proprio, ricordo solo che uno degli attori, che erano quattro o cinque in tutto, si mise seduto davanti a uno specchio a truccarsi, nel più assoluto silenzio, e fra il pubblico dopo un po' alcuni si chiesero quando sarebbe cominciato lo spettacolo, per accorgersi poi che quello era già spettacolo. Poi ricordo di uno che cominciò a fare uno spogliarello, molto lentamente, con musica adatta di sottofondo, e quando stava per togliersi l'ultimo slip, di cinque o sei che, uno sopra l'altro, aveva già tolto, indicò un neo che aveva sulla pancia e disse, trionfalmente: “Ecco, questo è il mio neo e questo è tutto!”. Fu senz'altro la cosa giusta da fare, perché all'epoca la repressione poliziesca era molto più intensa dei giorni nostri e sicuramente tra la decina di spettatori ci saranno stati almeno un paio di poliziotti in borghese.

E veniamo ai giorni nostri. Sono passati quarant'anni dalla metà degli anni Settanta e le cose nella società sono leggermente cambiate. Se i social network sono un termometro della situazione morale della società, si deve notare che gli omosessuali hanno fatto collettivamente molta strada da allora. Il presidente storico del FUORI, un certo Franco Grillini (qui sopra), ha fatto pure carriera politica, ma dall'epoca di Don Lurio e di Paolo Poli, nel mondo dello spettacolo hanno fatto il loro ingresso molti omosessuali, passando attraverso Renato Zero di cui non si è capito mai l'orientamento sessuale, fatti salvi i costumi e le movenze che usava. E' stato giusto che abbiano occupato posti nel mondo dello spettacolo – e della letteratura se contiamo anche Aldo Busi – perché ognuno ha diritto di realizzarsi nella propria vita e chi ha talento è bene che vada avanti. Ognuno dà alla società ciò che può.

Siccome tra i miei contatti su Facebook ho sia amici dei transgenders, sia nemici, trovo che ciò corrisponda allo stato reale della situazione attuale, in cui due opposti schieramenti sono venuti formandosi nel tempo. Per un mio vizio di forma, ho la tendenza di apparire nemico a tutti, così che per gli omofobi sono un culattone, mentre per gli omofili sono un fascista. 

Il dialogo intercorso tra me e due animalisti di cui sopra ne è solo un blando esempio. In questi casi si arriva facilmente alla cancellazione delle amicizie, giacché Facebook, così com'è strutturato, si presta bene alla bisogna. Nel caso in questione, non siamo giunti al blocco delle amicizie perché ci conosciamo di persona, siamo tutti e tre animalisti e finiremmo per incontrarci e guardarci in cagnesco a qualche prossima manifestazione. E questo probabilmente perché non ci siamo spiegati. Dunque, è stato saggio per tutti e tre non calcare la mano e tenere i toni....sottotono. Non è saggio voler avere ragione a tutti i costi.

Del resto, si capisce agevolmente che i malintesi sono sempre in agguato, come disse “Il piccolo Principe”, e la stessa Alessandra Cusinato dice di provare repulsione per i razzisti e i sessisti e non tanto per le teorie cospirazioniste. Dunque, io avevo in mente certe cose e Alessandra altre. Io magari attribuisco a una determinata parola un significato, ma Alessandra ne attribuisce uno diverso. 

Confesso però che paragonare la teoria del NWO al mago Otelma mi ha dato un po' fastidio perché sappiamo che uno dei metodi usati dagli Illuminati è quello della “Polpetta avvelenata”: si presenta all'opinione pubblica un certo numero di verità, con in mezzo un paio di stupidaggini. Nel caso di quel pagliaccio vestito come un antico egizio, che calcava i palcoscenici televisivi qualche anno fa, lo scopo era proprio quello di denigrare argomenti seri che potrebbero prendere piede nella coscienza collettiva della gente. Lo invitavano in televisione proprio per quello, insieme a Giugas Casella e altri bellimbusti. Se non son pazzi non li vogliamo, dice un vecchio adagio. Il laccio è stato predisposto reiteratamente attraverso la tivù e oggi coloro che sospettano il coinvolgimento delle autorità in azioni criminose vengono denigrati paragonandoli al mago Otelma, tenendo presente che ancora più insidiosi sono personaggi come Adam Kadmon, anch'essi strumentalizzati dai padroni occulti del mondo.

Riguardo alla ribalta che gli omosessuali hanno ottenuto in questi ultimi anni, la domanda se sono stati aiutati da qualcuno molto in alto resta legittima. Potrebbero anche non essere stati aiutati e, cresciuti di numero, hanno semplicemente raggiunto, in proporzione, posti di potere sulla base delle loro personali capacità. Magari c'è qualcuno che vorrebbe un presidente della repubblica come Nichi Vendola (a destra), il quale però ha annunciato che vuole ritirarsi a vita privata. Detto per inciso: sembra che la Boldrini, in risposta a Salvini e alla sua proposta di radere al suolo i campi Rom, abbia detto che vedrebbe volentieri un Rom come presidente della repubblica, ma è una notizia che andrebbe verificata, vista la facilità con cui sul web circolano le bufale più fantasiose.

Se vogliamo vedere la cosa in un'ottica cospirazionista, con il beneplacito di Alessandra Cusinato, la diffusione della figura transgender come pare stia avvenendo nelle scuole europee (ho notizie di scandali in Germania e anche in Friuli Venezia Giulia), potrebbe voler significare che la figura del padre e della madre tradizionali debbano scomparire, per lasciar posto alla figura di “genitore 1” e “genitore 2”. Non ci vuole molto a capire che questo è un regalo fatto a gay e lesbiche, ma che comporta molto malumore in cattolici ed eterosessuali in genere. La Chiesa tace. Stranamente, sul tema della famiglia, sbandierato in campagna elettorale da Pierferdinando Casini, da Carlo Giovanardi e altri personaggi simili, oggi sono poche le voci che si levano in difesa della coppia tradizionale. Che i politici stiano zitti lo capisco, perché si tratta di burattini che eseguono gli ordini. Che la Chiesa stia zitta lo capisco anche, perché si tratta del principale burattinaio che quegli ordini ha impartito, ma che io non possa esprimere il mio pensiero – e, si badi, non ho detto le mie perplessità – senza essere paragonato a quel comico del mago Otelma, lo trovo eccessivo.

Da anarchico individualista reputo che chiunque abbia diritto di esprimere la propria natura, senza nuocere agli altri, ovviamente, ma se le masse cattoliche si sentono offese da ciò che considerano un travisamento dell'infanzia, penso che la cosa debba essere tenuta presente. Non è giusto mancare di rispetto alla sensibilità del prossimo, a meno che in tale categoria non rientrino figli di puttana che fanno del male ad animali e bambini. In tal caso, è lecita anche la pena di morte. 

I bambini, da che mondo è mondo - e se escludiamo i sacrifici di sangue a cui molte culture del passato li sottoponevano - vengono protetti da ciò che li può turbare. Tanto è vero che quando anni fa mostrai in pubblico, un sabato sera a Udine, un filmato sulla macellazione, subito un padre accompagnato dal figlioletto mi riproverò chiedendomi se non mi vergognavo a far vedere quelle cose. Al che avrei potuto rispondere che se non si vogliono vedere certe scene, ci si deve adoperare affinché quelle scene non si verifichino, e non affinché quelle scene vengano censurate e nascoste alla vista.

Quando affermo che nei programmi della Massoneria c'è la creazione mediante ingegneria sociale di una massa amorfa di lavoratori schiavi a basso prezzo, non necessariamente dotati della capacità riproduttiva, non sto facendo una sparata da mago Otelma, ma esprimo ipotesi verosimili sulla base di testi di cui siamo in possesso: il piano Kalergi, per esempio, ma anche i Protocolli dei Savi di Sion, benché questo testo sia spesso indicato come un falso. Per decenni, associazioni internazionali come il WWF hanno denunciato il problema della sovrappopolazione. Io stesso sono cresciuto in quest'ottica. Si può immaginare che gli Illuminati – e Filippo d'Edimburgo, insieme a Bernardo d'Olanda si possono reputare tali – abbiano cercato di impedire alla bomba demografica umana di esplodere, anche con sterilizzazioni in India e Cina, ma che abbiano dovuto arrendersi alla prolificità della nostra specie. 

Si potrebbe credere che le risorse sono limitate, ed è vero, ma si potrebbe anche ipotizzare che gli Illuminati abbiano premuto sulla questione demografica perché temono per le loro ricchezze. Oppure, potrebbero essere vere entrambe le cose. Comunque sia, al di là dei calcoli contrapposti che scienziati pagati da questo o da quell'ente abbiano fornito, portando al caos totale e alla rassegnazione l'opinione pubblica, ciò che secondo me disturba più di tutto è l'idea che l'umanità sia una mandria di bestiame da accudire e da sfoltire di tanto in tanto. Questo postulerebbe la presenza di padroni alieni dell'umanità, com'è stato avanzato da Charles Fort, Eric Frank Russell, Maurizio Cavallo e da altri. In tal caso, si avrebbe un quadro inquietante dove una razza superiore e padrona spinge affinché l'omosessualità, implicitamente sterile, si diffonda sempre di più, così da non dover ricorrere a guerre o a pandemie per abbassare il numero degli esseri umani.

Una società di operai asessuati, simili alle api di un alveare, sarebbe probabilmente la soluzione ideale se io fossi un Elohim, un Anunnaki o un qualsiasi altro alieno padrone delle vite degli uomini. In questo caso, quelle che ad Alessandra Cusinato e ad Andrea Gaspardo appaiono come conquiste di civiltà, non sarebbero altro che espedienti messi in atto dai padroni alieni della Terra, per scopi che vanno a loro vantaggio e non al nostro, di mammiferi primati evoluti. E questo, con buona pace di laici e religiosi, di compagni o camerati, di sinistroidi o destroidi, di tradizionalisti o innovatori, di omosessuali o eterosessuali, di omofobi o omofili. La natura ha le sue leggi. Gli individui che non si riproducono sono destinati a non trasmettere i propri geni alla discendenza. Solo i più adatti hanno in premio la possibilità di perpetuare la specie, ma nel nostro caso, dalle leggi della natura ci siamo allontanati da molto tempo e per noi valgono altre regole. Quelle del padrone che ci fa credere che ogni nostra opinione o idea sia frutto di una nostra libera scelta. Altra schiavitù migliore di questa non c'è. Una gabbia senza sbarre, una prigione senza guardiani. 

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