lunedì 27 luglio 2015

Italiani barbara gente

  
Fonte: La Stampa

È di un giovane lupo, maschio, la testa, mozzata, rinvenuta stamani da Polizia locale e Corpo Forestale sulla statale 28 del Col di Nava. Era appesa con una corda alla bacheca informativa della ex Comunità Montana Alta Val Tanaro in località Nasagò, nel Comune di Ormea.  
 LA BATTAGLIA DEL PARCO  
Proprio ad Ormea in questi giorni infuria il dibattito tra favorevoli e contrari all’ampliamento dei confini del Parco del Marguareis sul territorio comunale, tra Pizzo d’Ormea e monte Mongioie. La decisione spetta alla Regione e martedì è atteso un primo responso. Secondo molti, in paese, l’uccisione del lupo potrebbe essere un avvertimento, da parte di chi è contrario all’ampliamento del Parco.  



LA CONDANNA DEL SINDACO  
Ai lupi, ritornati con alcuni branchi su tutte le Alpi Marittime, vengono attribuite stragi di greggi e sempre più frequenti sono gli avvistamenti anche non lontano dai centri abitati. A difesa del grande predatore si schierano ambientalisti e animalisti, convinti che sia sostanzialmente inoffensivo per l’uomo. Sul piano statistico non si registrano in questa zona d’Italia uomini feriti da lupi da decenni. L’esposizione della testa decapitata del lupo è stata bollata dal sindaco di Ormea, Giorgio Ferraris, come un «atto incivile, assolutamente da condannare».  

LE INDAGINI  
La testa dell’animale è stata sequestrata ed è conservata nella stazione del Corpo Forestale, in attesa di capire se l’esame da parte di un veterinario potrà servire alle indagini. 

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