mercoledì 30 settembre 2015

Un inferno di paura e ansia


Testo di Donato Ricci

Venti anni fa sentivo già la brutta sensazione che la principale mansione dei vigili urbani fosse solo quella di attaccare multe sui parabrezza. Le telecamere sono state installate a opera d’arte per non dare scampo a nessuno. In tutte le città italiane s'impazzisce per il traffico, ma soprattutto per la ferocia persecutoria con cui fanno le multe. Non esistono più posteggi gratuiti da tempo; tutti i lati delle strade con le strisce blu, ovvero a pagamento. Il problema è ancora maggiore, a volte non esistono nemmeno quelli a pagamento, per indurre qualche disperato autista ad entrare in area C a tutti costi, per l'urgenza di trovare una sosta. E' diventato un inferno fatto di paura e ansia per arrivare a trovare un posteggio anche a pagamento, ma per coloro che vivono un alone di fierezza per non aver preso mai una multa, per essere stati sempre ligi, alla fine vince sempre la sprezzante pervicace dei vigili.

 
Così, nascosti come i leoni, assaliranno la tua auto per spiaccicargli sopra il loro trofeo. Ma, che cazzo di mondo è questo? Dove si deve ancora arrivare, prima che un autista sfili una pistola e ammazzi un paio di vigili? Le multe aumentano, i posteggi diminuiscono, i vigili sempre più accaniti, i soldi mancano, la rabbia aumenta, le tassa automobilistica pure...e che cazzo! Quando arriverà il giorno in cui la gente si premurerà in modo strategico per evitare di non farsi più affibbiare multe ingiuste e architettate dai “vigili”, dalle mille telecamere addobbate dappertutto, dagli autovelox e dai semafori truccati. Credo che i comuni da quel momento si organizzerebbero con strumenti ancor più sofisticati per riuscire ad appioppare ancora multe senza fine, per fare cassa e nulla più. Mondo finto.

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