lunedì 19 ottobre 2015

Anche il giudaismo odia i cani


Testo di Joe Fallisi

Visto che un coglione cattolico mi ha rimproverato duramente dicendomi che: «non è vero che la Bibbia considera i cani impuri», accusandomi così di menzogne e di diffamare la sua «Sacra Bibbia», adesso rispondo, nel caso ci siano altri coglioni come lui. Ebbene, 'sta dannatissima e demoniaca religione ebraico-cristiana ha rincoglionito veramente le persone; a tal punto che pur di difenderla negano spudoratamente ciò che essa insegna! Dalla serie: «ingannare se stessi»; la Bibbia, oltre ad essere un libro spaventosamente anti-animalista con i suoi incessanti massacri rituali, per quanto riguarda il cane e anche il maiale è chiara: sono animali «impuri»: (Levitico 11:27; Isaia 66:3) e come commenta il biblista G. Ravasi: «questi animali sono considerati impuri in Israele» (I Salmi. Ed Rizzoli, p.201, 1986) e ancora: «questi animali sono impuri nella legge di Mosè» (La Sacra Bibbia secondo la Volgata; V.A, comm. Louis Isaac, p.258, 1845). E quindi il cane non veniva addomesticato né dagli ebrei, né dai cristiani, né tanto meno dai musulmani, proprio perché impuro. 


Oltretutto, vorrei fare notare una cosa molto interessante: «I cani erano considerati animali impuri; erano chiamati cani anche gli avversari, gli eretici» (Armando J. Levoratti. Nuovo commentario Biblico. I Vangeli, p.104, 2005). Infatti, nella tradizione biblica (altro che quella Talmudica!) il cane non solo è considerato un animale impuro, ma «cani» nella Bibbia sono chiamati anche i popoli «pagani» ossia i gentili: (Salmi 22,20; 59,6-14), e stupendo è il commento a proposito del cattolico Gian Franco Scarpitta che ne fa persino un vanto!: «Nell'accezione giudaica 'cani' erano ritenuti i pagani, lontani dalla vera fede e misconoscitori dichiarati della rivelazione di Dio, nonché impuri e idolatri. Per estensione lo erano anche tutti i non Israeliti, che non condividevano la fede nell'unico Signore di Israele. Addirittura Paolo, che pure viene definito l'apostolo dei gentili e dei pagani, esclama: 'Guardatevi dai cani; guardatevi dai cattivi operai' (Fil 3, 2). Sarebbe ancora più esatto affermare che 'cani' non sono semplicemente i non Israeliti o i non credenti, ma tutti coloro che oltre che a non credere si oppongono categoricamente alla verità, nonostante l'evidenza della misericordia di Dio e della sua volontà di recupero nei loro confronti. I 'cani' sono i miscredenti ostinati e avversi» (Omelia 17-08-2014). 

Veramente stupendo anche questo da parte di un suo confratello: «Cani sono detti i Gentili per la sfacciataggine colla quale si prostituivano ad ogni più abominevole sorta di idolatria» (Nuovo Testamento del Signor nostro Gesù Cristo secondo la Volgata. Vol.1 p90, 1847). Come ha fatto notare Gian Franco Scarpitta, non soltanto Paolo chiama «cani» i «gentili» (Fil 3, 2); questo razzismo biblico-talmudico di considerare i gentili come «cani» è usato anche da Gesù. 

Infatti nell'episodio della «donna cananea» (Matteo 15,21) respinta da Gesù nonostante lo supplicasse ai suoi piedi: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un [demonio]» (Matteo 15,22) - [in realtà la figlia era epilettica] - Il grandissimo e amorevole Gesù, indifferente al suo dolore, alle sue suppliche: «[Gesù] non le rivolse neppure una parola» (Matteo 15,23). Allora, ai discepoli che gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi come ci grida dietro» (Matteo 15,24), Gesù gli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele». (Matteo 15,24) 


Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli [dei giudei] per gettarlo ai cagnolini [i gentili]». (Matteo 15; 25-26). Ma la donna cananea riesce a stupirlo dicendo di essere un «cane» e come i cani si accontenta delle briciole dei loro [padroni]: «E' vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni [i giudei]» (Matteo 15; 28). Allora Gesù rimane colpito dalla «fede» della donna e le accorda il miracolo: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita» ... superfluo ogni commento. 

Per concludere, bellissimo e chiarissimo è il commento del giudeo-cristiano Hard-Rain il quale così riassume l'episodio di Gesù in risposta ai gentili: «Il discorso coinvolge la religione ebraica, Gesù era ebreo. Voi sapete bene cosa sostiene la religione ebraica, no? Il popolo eletto da Dio è quello di Israele. Tutto rientra in questa logica» (Hard-Rain, Gesù storico, giudeo-cristianesimo, giudaismo del secondo Tempio), e stupendamente chiude il cattolico Ortensio da Spinetoli: «Israele è il figlio prediletto di Dio, mentre i pagani, i cani, sono i suoi servi» (O. da Spinetoli, Matteo. Il Vangelo della Chiesa, p.445, 1983). 
Da vomito!

4 commenti:

  1. @Gentili & attenti LETTORI,

    per NON alimentare nuovamente infiniti "scontri & discussioni" religiosi mi limito ad evidenziare che il vero GESU' in CRISTO il mio MAESTRO dei MAESTRI, era di origine ESSENA quindi dei artigiani & pastori & agricoltori di stretta osservanza VEGETARIANA altro che "pani & pesci..." !!!

    MANDI
    SDEI

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    1. Gli esseni sono storicamente esistiti, Gesù detto il Cristo no.

      Tuttavia, forse anche agli esseni i cani davano fastidio.

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  2. Non c'ho mai capito niente... io ormai ho fatto reset.

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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