giovedì 31 marzo 2016

Migliorare se stessi è un processo graduale


Testo di Beppe Miceli

Di tanto in tanto si sente dire: "Poi ci sono i vegani modaioli, che mangiano carne di nascosto...". Frequento il mondo dei vegetariani-vegani da tempo e fino ad oggi non mi è mai capitato di incontrare chi abbia fatto questa scelta per moda, mangiando poi carne di nascosto (se lo fanno di nascosto come si fa a poterlo affermare?). Al contrario conosco persone semplicemente "avviate" al vegetarismo che ancora pencolano in una sorta di indecisione tale da spingerle a cedere alla tentazione per tornare ogni tanto a mangiare la carne, anche se solo occasionalmente. Ma non lo nascondono e lo confessano con forti sensi di colpa. Ma questo capita a chi ancora non ha ben riflettuto sullo scopo della sua rinuncia e maturato una decisione profonda prodotta da un animo forte e rinnovato.  Col trascorrere delle settimane il non consumare più carne nè pesce condurrà ad un vero e proprio rifiuto di essa dettato automaticamente da un'inarrestabile forza interiore accompagnata da una forma di sdegno, di disgusto. E il solo odore del sangue, passando davanti ai banchi frigo della macelleria, farà star male. E' lo spirito che prevale sulla mente.

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