venerdì 29 aprile 2016

Il circolo vizioso dell'import-export


Onofrio Di Graci: Noi esportiamo le nostre armi, ma l'industria bellica occidentale testa l'80% dei suoi armamenti in SARDEGNA dove ci sono il 61% delle servitù militari di tutta Italia, dove ci sono i 3 poligoni più importanti d'Europa, dove c'è tanta gente, civile e militare, che si ammala, soffre e muore nel silenzio assoluto! L'industria bellica regna sovrana, nessun paladino osa sfidarla! E fra poco nell'isola più bella del mondo vogliono "donarci" il deposito unico delle scorie! No servitù! No scorie! Sì alle bonifiche mai fatte! Difendiamo il territorio! Ultima lotta possibile!

Costantino Salvatore Careddu: Abbastanza fasulla . . . dato che solo il 10%, forse, potrebbero essere 'Rifugiati', gli altri arrivano perché hanno capito che qui si magna a gratis e non si fa un cazzo tutto il giorno. Il nostro export di materiale bellico non supera il 3% del fatturato globale, di cosa stiamo parlando?

Silvio Montanari: I rifugiati non vanno a casa di chi esporta armi, che magari ha la villa in Sardegna o l'attico in Vaticano, ma nelle case popolari costruite con le mie tasse al fine di ospitare gli italiani che come me lavorano e pagano le tasse.

Ely Chio: Purtroppo molti non vogliono capire, che è con il governo che dobbiamo battere i pugni. Il popolo che emigra lo fa con dolore, non è una villeggiatura! Questo molti non capiscono. Per gran parte di noi italiani (mi fa male ammetterlo) ma è più facile prendersela con i rifugiati perché le istituzioni ci fanno cagare sotto. Io da sempre dico che esportando armi importi immigrati e finalmente ne fanno una foto! Purtroppo non ci informiamo e parliamo a pappagallo!

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