martedì 12 aprile 2016

Un idealista al servizio del nuovo ordine mondiale



Nel buio guardo le luci verdi dei macchinari e sento il brusio dei loro suoni meccanici, riesco a sentire il respiro della morte che si avvicina… Mille pensieri mi attanagliano. Non provo più emozioni nel seguire la politica e nemmeno nel leggere e nello scrivere, da troppo tempo ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Abbiamo creato un sogno, un sogno meraviglioso; un sogno purtroppo incompleto. La politica dovrebbe essere qualcosa di più importante: per esempio le storie d’amore, l’arte, i sogni di quando eravamo bambini.


 

Quello che posso portare con me sono solo i ricordi rafforzati dall’amore. Solo adesso ho capito che dobbiamo perseguire altri obiettivi che non sono correlati alla ricchezza. Non fermarsi a perseguire la ricchezza potrà solo trasformare una persona in un essere contorto. Questa è la vera ricchezza che ti seguirà, ti accompagnerà, ti darà la forza e la luce per andare avanti. La politica italiana deve diventare questo: amore per il prossimo, non per i soldi. Vorrei poter fare di più. Ho apprezzato il fatto che io e gli altri abbiamo coinvolto e intrattenuto tutta questa gente. Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Sono troppo sensibile. Ho bisogno di stordirmi per ritrovare quell’entusiasmo che avevo da bambino. Durante le ultime tre campagne elettorali sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che conoscevo personalmente e i sostenitori della nostra idea, ma ancora non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l’empatia che ho per tutti.

Per esempio quando saliamo sul palco e le luci si spengono e sento alzarsi forte l’urlo del pubblico, non provo quello che prova Beppe, che si sente inebriato dalla folla, ne trae energia e io l’ho sempre ammirato e invidiato per questo. Il fatto è che non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io sia contento al 100% di come sono andate le cose. So che c’è del buono in ognuno di noi e credo di amare troppo la gente, così tanto che mi sento troppo triste a vedere come è ridotto il nostro paese. Vi prego dal profondo dell’anima, diventiamo amore. Solo così potremo farcela. Non distruggete questo sogno, non distruggete l’Italia, non distruggete il nostro pianeta!

(Gianroberto Casaleggio, un testamento politico scritto in ospedale)

4 commenti:

  1. Non distruggete questo sogno, non distruggete l’Italia, non distruggete il nostro pianeta!

    Con queste parole ho come l'impressione che si rivolga direttamente all'élite degli Illuminati...però prendendone le distanze. Che gli abbiano fatto pagare con la morte qualche suo non adeguamento al Sistema? Magari anche non conosciuto dall'opinione pubblica?

    O magari quelli della CIA hanno deciso che non serviva loro più...e gli hanno fatto venire il malaccio come a Hugo Chávez...? Approfondirò meglio questa morte che non mi quadra...! Billy the Kid

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    1. Oppure, potrebbe trattarsi della più smaccata "inversione" di cui parla Icke.

      E l'esortazione di Casaleggio diventerebbe: "Distruggete il sogno (del M5S), distruggete (ancora di più) l'Italia, distruggete il nostro pianeta!

      Se l'inferno è lastricato di buone intenzioni, gli idealisti sono i peggiori nemici dell'umanità.
      Mi ci metto anch'io nel novero.

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    2. Vedi dunque un Casaleggio "satanico"...? Ci sta benissimo... Però questa morte improvvisa mi puzza, non mi sembra del tutto naturale... Billy the Kid

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    3. Se l'istinto ti dice così, così dev'essere.


      Il mio istinto mi ha sempre dato le dritte giuste.

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