martedì 17 maggio 2016

Magdi l'interventista



Cari amici, secondo il Corriere della Sera il Ministero degli Esteri ha deciso che l'Italia non manderà soldati in Libia perché la situazione non si è ancora stabilizza, perché "troppo alti sono i rischi, troppo forte il pericolo che i reparti stranieri diventino bersagli di attacchi". Secondo la stessa fonte, per l'Italia "l'obiettivo prioritario rimangono l'unità e la stabilizzazione della Libia", e "L'impegno del nostro Paese segue il percorso della diplomazia". In questo contesto è lecito domandarsi:


1. A cosa serve un esercito se il suo uso è condizionato alla presenza di condizioni stabili in cui non ci siano rischi per i soldati?
2. Come si può immaginare di stabilizzare un Paese occupato da feroci terroristi islamici con la diplomazia?


 
Cari amici, l'Italia dovrebbe impiegare il proprio esercito per stabilizzare la situazione a 300 chilometri dalla nostra frontiera meridionale, sconfiggendo il terrorismo islamico e ripristinando condizioni di sicurezza per tutti. Ovviamente di concerto con una coalizione internazionale a cui aderiscano anche i paesi arabi, in primis l'Egitto. L'Italia dovrebbe comportarsi così se avessimo un Governo che ha a cuore l'interesse nazionale. Purtroppo abbiamo Renzi, Gentiloni, Pinotti e Alfano. Un giorno ci domanderemo come sia potuto accadere.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Lui, da ex musulmano, sa bene quanto il fondamentalismo islamico sia pericoloso.

      Comunque, è vero che tutti sono froci col culo degli altri.

      Elimina