giovedì 19 maggio 2016

Mi hanno preso per un troll


Viviamo in un mondo di specchi, come quei labirinti dei baracconi, in cui si pensa di uscire e invece si va a sbattere contro un vetro. Pensavo di essere un portatore di verità (e lo penso ancora), un lucifero in sedicesimo, ma c'è anche chi mi scambia per un troll. E questo mi porta a dedurre che tale odioso appellativo si applica a chiunque non la pensi come noi. Il motivo del contendere sono stati i gay, che, con la rivendicazione dei loro diritti, alla pari del Santo Padre, stanno creando scissioni nella società, per lo meno quella italiana poco avvezza ai cambiamenti del sedicente modernismo. Nella presentazione del libro di Riccardo Tristano Tuis, “L'aristocrazia nera”, si mettono a confronto due parole: “diabolos” e “simbolos”, che significano rispettivamente “ciò che separa” e “ciò che unisce”. Ne deduco che il Papa e i gay sono diavoli perché separano, mentre i loro opposti, chiamiamoli antipapa e antigay, sono antidiavoli perché uniscono.



Che il Papa sia emissario di Satana, ce ne siamo accorti da un pezzo, ma che gli omosessuali, con i loro rapporti contro natura siano diabolici, faccio fatica anch'io a crederlo vero. Naturalmente, presi singolarmente, sia Bergoglio che l'omosessuale medio sono delle brave persone, ma se è vero che “riconoscerete l'albero dai suoi frutti”, mai come in questo momento storico il Gesuita vescovo di Roma sta creando un abisso tra i fedeli cattolici e i matrimoni fra omosessuali stanno creando disagio nell'opinione pubblica italiana.


Premesso ciò, commentando un post pubblicato da Anna Englaro sotto questa immagine, le ho chiesto come mai pubblicasse tali sconcezze. Ella, rispettabile animalista che conosco da anni, si è contenuta nella reazione, limitandosi a dichiararsi basita per la mia presa di posizione, ma almeno un paio delle sue amicizie non sono state altrettanto diplomatiche e una di queste, una donna di nome Nicoletta Boldo, le ha chiesto se per caso io fossi un troll. Da qui la mia perplessità sul fatto di vivere calati dentro un labirinto di specchi, per di più deformanti. Mai, infatti, avrei immaginato che le mie parole potessero sembrare frutto di deliberata discordia, di spargimento di zizzania, giacché se prendo una precisa posizione, lo faccio sulla base di precise convinzioni e non per partito preso o per cazzeggiare su Facebook come fanno trolls e affini.


Già in passato, ad Anna e ad altri utenti favorevoli all'accoglienza dei migranti, ho chiesto di non limitarsi a guardare l'albero, ma l'intera foresta, ma devo concludere che tale metafora è del tutto inefficace. Se uno si fissa sull'albero, non può, fisiologicamente, vedere la foresta. E' come se ci fosse un incantesimo. Si potrebbe dire che Anna, Massimiliano Germani e altri amici di Facebook, non riescano a vedere il quadro generale, dando per scontato che i fenomeni sociali a cui assistiamo (nella fattispecie la promozione governativa della filosofia transgender) siano spontanei, immaginando cioè che i tempi siano maturi affinché una minoranza di devianti oppressi da secoli possano finalmente vedere riconosciuto il diritto ad essere considerati normali, cioè a rientrare nella norma.


I miei amici, che potremmo grossolanamente definire come portatori di un pensiero di “Sinistra”, rifiutano l'idea che ci sia una regia occulta, come spesso e volentieri ho detto loro e quindi per tale ragione probabilmente non riescono a vedere la proverbiale foresta, cioè non sono capaci di unire i puntini per formarsi un'idea generale di ciò che sta succedendo. Probabilmente, siccome il materialismo storico marxista nega l'esistenza della divinità, pensano che gli esseri umani siano dotati di libero arbitrio e siano in grado di prendere le decisioni che servono, magari passando attraverso l'auto da fé dei rapporti di forza. Negando Dio, i comunisti, consci o inconsci, non possono arrivare ad immaginare che ci siano degli Arconti, storicamente conosciuti come demoni, che dirigono le vite degli uomini, sotto la direttiva del loro Demiurgo Satana. Ritengo che un concorso di forze, tra cui l'educazione razionalista che hanno ricevuto, impedisca ai miei amici di Facebook (e anche a quelli della vita reale) di immaginare che i cambiamenti in seno alla Chiesa e alla società laica rispondano a un preciso piano massonico, di quella Massoneria che è una delle armi in mano agli Arconti, da Vittorio Mella e Antonio Marcianò chiamati anche “Guardiani”.


Io, che da un amico di Massimiliano Germani sono stato definito un Solone, ho chiesto a quest'ultimo una moratoria sulla discussione inerente i migranti e anche con Anna Englaro non ho più voglia di discutere se il matrimonio fra omosessuali sia accettabile o meno, perché queste diatribe mi logorano e immagino che anche a lei e ai suoi amici facciano lo stesso effetto. Anzi, arrivo a ipotizzare che anche Facebook sia uno strumento diabolico, nelle mani degli Arconti, volto ad aumentare il “divide et impera”, tecnica secolare da essi utilizzata per gestire la mandria umana. Su questo, penso che anche i miei amici possano essere d'accordo: le discussioni tolgono energia e mettono di malumore, tanto che anch'io non ho resistito a mandare affanculo Nicoletta Boldo dopo che aveva scritto che se fossi stato suo amico mi avrebbe cancellato. Facebook, che per me è una miniera di informazioni, è anche fonte di arrabbiature e presumo che lo sia anche per altri milioni di utenti. Se è vero che gli Arconti si nutrono delle nostre energie negative come il dolore, la rabbia e la sofferenza, i social network dovrebbero essere il loro supermarket a prezzi scontati.


Ribadisco il concetto, anche se i diretti interessati non ne trarranno giovamento: la cultura transgenere rientra nel piano globalista di transumanesimo e di meticciamento dell'umanità. Gli Arconti stanno preparando il terreno per l'esercito di schiavi del futuro, dotati di microchip sottocutaneo, resi incapaci di libero pensiero e di ribellarsi alle loro imposizioni. Un bestiame ancora più succube e sottomesso di come è già ora. Soprattutto, impossibilitato ad elevarsi su un piano superiore per vedere dall'alto l'intera scena del mondo. Schiacciati nel fango dei luoghi comuni, guidati a pensare nel modo giusto, per loro, i guardiani. Questa immensa opera di manipolazione è oggi realizzata da quelle stesse guide morali di cui l'umanità si è fidata per secoli e che proprio grazie a tale fiducia riesce ad accattivarsi le simpatie e l'approvazione del gregge umano. Io non ci sto, ma smetterò anche di insistere con amici forse ormai persi per sempre, irrigiditi in quello che credono sia il loro pensiero.

6 commenti:

  1. Bisogna studiare la figura di Mario Mieli, Roberto, per capire quanto disequilibrio vi sia nell'essere in pieno "checche". Il politically correct ci vieta di dire ad un omosessuale che ha degli squilibri interiori. È sacrilegio! Mieli morì suicida molto giovane. Il suo amore per la cacca e la pipì si lega indiscutibilmente ad un retroterra filosofico gnostico. Era ebreo. Ecco che il transumanesimo omosessualista svela le sue radici POLITICHE... Billy the Kid

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    1. Lotta dura con la verdura!

      Parco Lambro!

      Che bei ricordi che mi susciti.

      Sulla coprofagia avrei qualche riserva, ma pensavo che il FUORI l'avesse fondato Franco Grillini, mentre di Mario Mieli non avevo mai sentito parlare.


      Grazie Billy. Sempre puntuale.

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    2. Il dramma di tutte le minoranze odierne è che dalla CONTESTAZIONE AL SISTEMA esse sono state INGLOBATE DAL SISTEMA STESSO attraverso i dogmi del "politically correct". I Massoni sono sensibili verso le minoranze poiché essi stessi FURONO minoranza perseguitata. Però essi adesso sono al POTERE, e stanno facendo pari pari le stesse cose degli ANTICHI OPPRESSORI nei confronti di ALTRE minoranze non riducibili al loro Potere... Billy the Kid

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    3. Se Mario Mieli avesse saputo che dopo una quarantina d'anni le sue battaglie avrebbero trovato compimento, forse non si sarebbe ucciso.

      Ma siamo sicuri che non sia stato fatto f.u.o.r.i. dalla CIA?

      Interessante il concetto che i massoni sono suscettibili nei confronti delle minoranze perché essi stessi, storicamente, lo sono stati. Ora sono al comando e hanno preso il posto degli oppressori.

      Mi viene in mente Israele che, dopo aver provato il nazismo, si comporta nazisticamente con i palestinesi.

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    4. sì,i poveri cristi ebrei.........ma quelli che contavano non li hanno toccati,anzi....
      vedi i thyssen krupp,grazie al loro acciaio fu possibile la blitzkrieg...o a ig farben...(ora si chiama bayer e altre)sempre con ebrei al controllo...
      forse la verità alla fine verrà furi,intanto basta vedere chi ci ha guadagnato di + dalla guerra mondiale.

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    5. Ci hanno guadagnato i banchieri, che sono quasi tutti di etnia ebraica.

      Devono avere il Demiurgo Satana che li aiuta. Da secoli.

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