venerdì 26 agosto 2016

Denunciato il leader della setta dei complottisti


Fonte: Leggo

Il complottismo a ogni costo, alla lunga, può diventare un'arma a doppio taglio. Ne sa qualcosa Rosario Marcianò, uno dei complottisti italiani più famosi sul web. Sedicente esperto di (udite, udite!) scie chimiche, l'uomo non tarda mai per denunciare complotti e false flag, come in occasione degli attentati di Parigi. Le stragi del 13 novembre 2015, per Marcianò, sarebbero state semplicemente una farsa, e quando nelle ore successive agli attacchi si diffuse la notizia della scomparsa prima e della morte poi di Valeria Solesin, il leader spirituale dei complottisti italiani affermò con insistenza che si trattava di attori e che la studentessa veneziana non sarebbe mai esistita. Il motivo? Valeria non aveva account sui social network. I genitori, che hanno pianto la sua morte, secondo Marcianò sarebbero semplicemente degli attori.




I commenti di Marcianò e i suoi seguaci due giorni dopo gli attacchi di Parigi. A dispetto del nome, gli Eagles of Death Metal, il gruppo che stava suonando al Bataclan la sera del 13 novembre, non sono una band di musica metal, bensì di punk-rock e grunge (e chi ascolta questi generi musicali conosce benissimo la differenza). I post su Valeria, dopo qualche mese, sono stati segnalati alla Procura di Venezia (non è chiaro se su indicazione della famiglia Solesin). Marcianò, pochi giorni fa, ha ricevuto dalla Procura l'indicazione di rimuovere quei contenuti, ma non sembra aver ottemperato. Il buon Rosario, infatti, si è limitato a cancellare l'account Facebook, ma sugli altri social network ha rincarato la dose e lanciato un nuovo messaggio complottista.


L'uomo, quindi, non solo non mostra alcun pentimento o intenzione di fare un passo indietro, ma ora rilancia: Valeria Solesin esiste, ma non è mai morta nell'attacco al Bataclan. E una foto pubblicata sul New York Daily News lo dimostrerebbe: una ragazza, effettivamente somigliante a Valeria, compare tra le persone soccorse. E sul web Marcianò e i suoi seguaci affermano con convinzione: «È viva, guardate, non ha neanche un'espressione terrorizzata». E allora perché passare intere settimane a negare l'esistenza di Valeria? Chiuso il profilo Facebook, Marcianò ha rilanciato le sue teorie su Twitter. Tweet analoghi a questi due sono stati pubblicati più volte nei giorni scorsi. Questa sembrerebbe essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per questo motivo i genitori di Valeria hanno deciso di querelare Marcianò. A darne notizia è stato lo zio di Valeria, Piersante Paneghel: «Le persone che, come lui, speculano sul dolore altrui devono iniziare a pagare».


Marcianò, intanto, non sembra troppo turbato e su Twitter continua a pubblicare come se niente fosse. Annuncia nuovi piani di diffusione delle scie chimiche, perché in fondo il primo amore non si scorda mai, ma non si limita solo a questo. Ecco cosa sostiene riguardo al terremoto che ha colpito Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto: "Terremoto nell'Italia centrale: all'origine i pozzi di trivellazione?" Un'ipotesi più fantasiosa di questa è difficilmente avanzabile. D'altronde, i Monti Reatini si trovano in una zona classificata con sismicità 1, la più alta possibile in Italia, uno dei paesi più sismici d'Europa e del mondo. Si potrebbe forse dire lo stesso anche dei terremoti che hanno colpito Amatrice nel 1639, 1672, 1703 e 1730?


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