giovedì 18 agosto 2016

Il governo italiano ha le mani sporche di sangue


Fonte: Change

16 agosto 2016 — L'Arabia Saudita e i suoi alleati continuano nella guerra di aggressione allo Yemen. Oggi è stato colpito un ospedale di Medici senza Frontiere: 11 morti e 19 feriti (è la quarta aggressione a MSF nell'ultimo anno in Yemen). Il 13 agosto è stata la volta di una scuola: 10 bambini sono stati uccisi e 28 sono stati feriti. L'unica autorità internazionale sul posto che abbia confermato questo ennesimo crimine di guerra è stata proprio Medici Senza Frontiere che ha curato i piccoli nelle proprie strutture. Per compiere queste atrocità i sauditi usano bombardieri (Eurofighters) che vengono fabbricati e gli vengono consegnati grazie all'Italia e altri partners europei transitando dall'aeroporto di Bologna e da altre strutture della nostra aviazione civile. Le bombe invece vengono fabbricate in Sardegna e inviate via aerea o via mare all'Arabia Saudita e agli emirati Arabi Uniti. Il parlamento Europeo nel mese di febbraio, davanti al continuo disprezzo dei diritti umani e delle leggi di guerra internazionali da parte dei Sauditi, ha votato una risoluzione a favore dell'embargo sulle armi alla petromonarchia più potente del Golfo. Ma l'Italia non ha voluto adeguarsi. 



Ormai infinite e dettagliatissime sono le denunce per crimini di guerra presentate contro i sauditi da Amnesty International, da Human Right Watch, da Oxfam e dalle strutture tecnico ispettive delle Nazioni Unite. Ciò nonostante in barba alla legge (185 del 1990) e ad ogni evidente obbligo civile e morale, continuiamo a far finta di nulla e a fornire assistenza a coloro che sistematicamente bombardano i civili in Yemen. Il bilancio parla, a 500 giorni dall'inizio dell'aggressione, di 10.000 morti e 30.000 feriti. Ma noi italiani dobbiamo essere complici di tutto questo? Il governo italiano dica subito "basta" alla assistenza militare ai Sauditi e ai suoi alleati in questo scempio. Anzi, invece di strizzare l'occhio ai criminali sauditi, il nostro governo dovrebbe essere protagonista di una offensiva politica per denunciare queste continue e ripetute azioni criminali. Una firma non salva nessuna vita, miglia di firme invece possono cambiare qualcosa.


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