giovedì 6 ottobre 2016

Gli spiriti liberi non sopportano le catene



Sciocchi, se credete che il proibizionismo in base all'età sia atto a preservare la salute dei più giovani. Il fatto di vietare, ad esempio, l'assunzione di alcol ai minori, non fa altro che aumentarne il desiderio nel tempo, per poi renderlo un consumatore affezionato nel corso degli anni successivi ai suoi 18anni, come fosse qualcosa di meritato, una tappa raggiunta ed una rivendicazione alla società stessa che diceva "no", in passato. Il fumo? Stessa identica cosa, peggio ancora. Si provi a dire ad un bambino di non fare una determinata cosa... nella maggior parte dei casi, nell'arco di un tempo più o meno lungo, esso, spinto dalla curiosità della trasgressione, lo farà. Sono cose che tutti sanno, ma poche volte ci si pensa. Esilarante come ci facciamo prendere in giro da coloro che, uguali a noi, studiano la psiche. Se si vuole realmente preservare la salute dei più giovani, si dia loro l'esempio. Si inizi a mangiare e vivere in modo sostenibile, sano e rispettoso di sé stessi e degli altri, cosa che loro non saranno esonerati dal fare fin da infanti. I peggiori immaturi sono coloro che, raggiunta una certa età, proibiscono ai più giovani un qualcosa di non sano, mostrando però, come fosse un trofeo, un merito, questo divieto che per loro non ha più validità o potere. Suvvia, siamo tutti spiriti liberi e quando ci si accorge d'avere addosso catene, si cerca di romperle.

Nessun commento:

Posta un commento