mercoledì 14 dicembre 2016

Dante li aveva visti


La prima volta che vidi i condannati del girone infernale degli spaccapietre, fu in India nel 1991. Anche in Madagascar, molti anni dopo, mi capitò di vederli. C’è una spartizione nel lavoro: gli uomini spaccano le pietre più grosse che sono fatte in pezzi ancora più piccoli dalle donne e a volte anche dai bambini. Alla fine immagino si ottengano pietre per l’edilizia o per l’asfaltatura delle strade. Un gesto meccanico, ripetitivo, alienante, assimilabile alle nostre catene di montaggio, se non altro a quelle che ci sono state tramandate dalla storia e dalla cronaca fino addentro alla seconda metà del Ventesimo secolo. Charlie Chaplin ha fatto anche un film, “Tempi moderni”, in cui in una scena memorabile finiva risucchiato in ingranaggi più grandi di lui.




Qui, lungo la RN7, all’altezza di Ambatolampy, non ci sono ingranaggi di una megafabbrica, ma un sole spietato e un orario di lavoro senza limiti, interrotto solo per i bisogni fisiologici o per allattare il bambino al seno, visto che a casa i figli non si possono lasciare da soli e il marito è impegnato in un girone infernale poco distante. Tecnicamente, affinché le pietre non schizzino lontano durante il colpo di martello, se ne mettono alcune, da sbriciolare, all’interno di un anello di gomma del diametro di circa 20 centimetri, alto due, dotato di manico e tenuto con la mano sinistra, mentre con la destra si sferra il colpo. Occhiali protettivi, poiché qualche frammento di roccia può sempre arrivare negli occhi, neanche a parlarne. Il bambino in grembo tiene normalmente gli occhi chiusi, e quindi a lui gli occhiali non servono di sicuro. Giorno dopo giorno, dall’alba al tramonto, probabilmente sette giorni su sette, con forse una pausa di qualche ora per andare a messa. Questo è l’inferno in terra per milioni di diseredati, il prototipo dello schiavo che tanto piace all’Oligarchia al potere, quella che vuole instaurare il NWO. Dante li aveva visti, gli schiavi abbrutiti dal lavoro. E anche a me capita talvolta questo poco edificante privilegio.

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