mercoledì 28 dicembre 2016

Il casus belli del presepe


Testo di Andrea Pasini


"IL PRESEPE PER NOI È SACRO E NOI LO VOGLIAMO SALVAGUARDARE, SE A QUALCUNO QUESTO NON STA BENE TORNI PURE A CASA SUA". Italiani, questo è il presepe che, con grande orgoglio, amore e cura, io e la mia famiglia abbiamo allestito nel salone di casa nostra per questo Natale. Il presepe rappresenta la nostra storia, le nostre radici cristiane e rispecchia i valori nei quali crediamo con convinzione. Da qualche anno a questa parte continuiamo a sentire che, a qualche ospite nel nostro paese, il presepe da' fastidio perché presente in luoghi pubblici o nelle scuole italiane essendo loro credenti in un'altra religione e, più nello specifico, in quella islamica. 



Ebbene queste critiche e soprattutto queste proposte da parte di certi islamici di togliere il presepe nelle scuole perché turba la serenità dei loro figli è inammissibile e inaccettabile. Chi non difende le proprie radici, i propri valori e la propria identità sarà destinato a scomparire. Questo succederà per colpa anche e sopratutto di molti italiani cristiani che si fanno sottomettere a queste idiote richieste che solo in un paese così democraticamente ignorante consente a qualunque ospite di potersi comportare e dire ciò che vuole anche andando a additarci di essere dei razzisti qualora non facessimo quello che dicono. Questo è vergognoso! 


E' inaccettabile anche perché dovremmo riflettere sul fatto che qualora ad esempio qualche cristiano andasse ad avanzare richieste di questo genere su simboli rappresentanti la religione islamica nei paesi dove vige tale religione, provate solo a pensare cosa succederebbe. Ed allora con decisione è doveroso che, quando qualche persona di religione diversa dalla nostra avanzi tali stupide richieste, si risponda con decisione che No, che il nostro paese è la culla della Cristianità da sempre e che il popolo italiano conserva e vuole conservare con decisione delle tradizioni che fanno parte del nostro DNA e che se questa cosa a qualcuno non andasse bene può tranquillamente tornarsene a casa sua, dove sicuramente non avrà problemi a convivere con qualcosa di negativo e che possa turbare la sua tranquillità e quella dei suoi figli. E adesso chiamatemi pure razzista, ne sarò onorato: se questo vuole dire difendere con forza e decisione e soprattutto senza PAURA i valori e le radici che rappresentano il DNA del nostro popolo.


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