giovedì 12 gennaio 2017

Speriamo di no



Quando l’esasperazione dei Palestinesi e di tutto il mondo Arabo avrà raggiunto la pressione critica a causa dell’escalation delle azioni di repressione di Israele e la disperazione e la frustrazione per una inferiorità militare che li pone alla mercé dei sionisti accenderà la miccia delle azioni estreme nella strategia dei movimenti di liberazione di un popolo oppresso che è costretto a vivere in campi di concentramento da decenni, assisteremo ad accadimenti di una ferocia per ora inimmaginabile che sconvolgeranno la coscienza del mondo intero. Vedremo avvelenare gli acquedotti nelle città Israeliane e forse anche in quelle dei Paesi che con Israele hanno avuto rapporti di alleanza e di solidarietà.



Non è difficile oggi procurarsi, e chiunque le può fare in casa, culture di Botulino dal potere tossico micidiale e potentissimo, inodore ed insapore, da riversare in un punto qualunque dei circuiti dell’acqua potabile, avvelenando così tutta la rete di un acquedotto cittadino.
Vedremo diffondere cianuro o gas nervino o virus mortali nelle condotte di areazione di supermercati, di palazzi, di uffici, di aeroporti, di scuole e di ospedali.
Vedremo minare linee ferroviarie, metropolitane, dighe o centrali atomiche.
Vedremo attentati contro chiunque intrattenga rapporti commerciali con Israele.
Vedremo avvelenare o infettare le derrate alimentari dei campi, dei supermercati o i medicinali destinati agli ospedali Israeliani.
Vedremo attacchi di terroristi che non porteranno bombe, ma virus e batteri che spargeranno dappertutto infettando di sconosciute e letali malattie intere città e regioni.
Vedremo diffondersi la guerriglia totale in tutto il mondo e trasformarsi una lotta anti sionista ed anti Israeliana, in una guerriglia antisemita che colpirà gli ebrei in ogni luogo e troverà complicità in tutte le organizzazioni antisemite che ora vegetano sul pianeta, moltiplicando in progressione geometrica l’odio e gli attentati.
Le centrali di addestramento e di smistamento dei gruppi destinati a queste azioni estreme saranno dislocate all’estero, in posti remoti di Paesi amici dove saranno al sicuro sia dalle rappresaglie che dallo spionaggio di Israele.
In breve tempo le feroci repressioni d’Israele contro i Palestinesi scateneranno un crescendo di terrorismo di risposta in una spirale senza sbocchi, di una violenza sempre più bestiale, mentre gli sviluppi e le concatenazioni internazionali di tutto ciò sono oggi assolutamente imprevedibili.
Ricordiamoci allora che la causa d’origine di quanto accadrà è di chi ha sempre anteposto il revanscismo sionista ed i fanatici progetti del “Grande Israele” ai diritti degli altri popoli ed alla ricerca reale, pragmatica, priva del fanatismo religioso dei potenti e determinanti gruppi integralisti ebraici, della pace e della convivenza pacifica che si ottiene solamente tramite il compromesso tra le proprie pretese ed i diritti altrui e ricordiamoci anche che tale compromesso è impossibile fino a quando non si arriva a considerare la controparte un popolo con pari dignità e diritti con cui convivere, anziché un popolo inferiore da disprezzare e da odiare!
Ricordiamoci, quando la furia terroristica colpirà anche i nostri Paesi a causa del sostegno che diamo e daremo ad Israele nella sua azione contro i Palestinesi, che staremo pagando quegli altissimi prezzi a causa dell’intransigenza e dell’integralismo d’Israele!




4 commenti:

  1. Mi dispiace andare contro corrente. Io ho subito un processo sino alla Cassazione da alcuni fanatici ebrei CREDENTI ed osservanti della macellazione kasher ebraica (che gli islamici hanno copiato dagli ebrei chiamandola halal). Sono stato condannato per antisemitismo pazzescamente solo per avere condannato la macellazione ebraico-islamica. Incredibile ma vero. Ma Israele ha il suo diritto storico di avere in Palestina il suo Stato che ebbe per un millennio e di cui fu espropriato con la forza sin dall'occupazione dei Romani. Gli arabi sono solo degli invasori che non hanno alcun titolo storico sulla Palestina. Altrimenti dovrebbero avere un titolo storico anche sulla Spagna e via dicendo. Quanto tempo deve passare perché l'invasione di una terra altrui diventi titolo di proprietà?

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    1. Domanda interessante: quanto tempo ci vuole affinché una terra diventi di proprietà di chi ci abita?

      Ma poi, siamo veramente padroni della terra? O siamo solo di passaggio?

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  2. @Gentili & attenti LETTORI,

    quello dei confini è un comodo ALIBI per "giustificare" le guerre & violenze di ogni genere il più delle volte "cammuffate" da religione, il Pianeta TERRA è un ESSERE SENZIENTE e NON può ESSERE di proprietà di NESSUN altro è chiaro !?;

    con questa logica allora la MACEDONIA del grande ALESSANDRO MAGNO dovrebbe vantare la proprietà fino in INDIA oltre che di TUTTO il resto, oppure l' IMPERO ROMANO di TUTTA l' EUROPA fino alla GRAN BRETAGNA e l' IMPERO ASBURGICO etc.;

    quello dei confini "artificiali" è quindi uno strumento molto potente di "divisione" dei POPOLI delle RAZZE delle ETNIE, è questa forse la VIA che vogliamo per EVOLVERE anche SPIRITUALMENTE......credo prorpio di NO' !!!!

    BUONA
    VITA

    SDEI

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    1. Credo che la coesione di un popolo dipenda da quanta energia riesce a concentrare sulla sua identità. Io mi sento friulano, anche se parlo una lingua straniera, l’italiano. All’estero mi sento italiano e non m’importa se l’Italia è associata alla Mafia e al Papa. Non è un problema mio: sono loro (nella fattispecie i malgasci) che sono ignoranti. L’identità è una cosa misteriosa, che si intuisce d’istinto. E’ legata alla lingua, senza dubbio. Se i migranti che arrivano in Italia, invece dei loro barbari idiomi, parlassero l’italiano, mi sentirei più disposto ad accoglierli. E non mi sentirei invaso. Perché Soros e Rothschild non gli fanno fare corsi accelerati di italiano prima di spedirli da noi?

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