domenica 19 marzo 2017

Dieci piccoli malgasci


Oggi a Koritsiky fanno il funerale a un ragazzino di 13 anni. E’ la terza vittima di un “gri gri” risalente a due anni fa. In totale, dovranno morire dieci persone e si sa già chi sarà il quarto. Due anni fa la locale mensa scolastica fu visitata dai ladri, che portarono via pentole, piatti, scodelle, sacchi di riso e altri generi alimentari, regalati dai bianchi mediante la P.A.M., programma alimentare mondiale. Il direttore della scuola fu tanto dispiaciuto che andò a parlare con il “fokontany”, il capo villaggio, per sapere se aveva qualche idea su chi potesse essere il responsabile del furto. Il capo villaggio, insieme agli altri anziani, fece orecchie da mercante e il preside ebbe la sensazione che sapesse chi era il colpevole, ma non lo volesse dire. Pertanto, di carattere vendicativo com’era, l’insegnante si rivolse a un “ombiasy”, uno stregone di quelli cattivi, abitante in un altro villaggio, e gli chiese di compiere la giusta vendetta nei confronti degli abitanti omertosi di Koritsiky.


Dopo qualche tempo, infatti, morì una donna anziana insieme a suo figlio e, nei giorni scorsi, il ragazzo tredicenne di cui oggi si celebra il funerale. Il prossimo a morire sarà l’ombiasy buono del villaggio. Poi, ne mancheranno altri sei e solo allora la maledizione sarà completata. Io e Tina avevamo intenzione di andare a Koritsiky nel prossimo mese di aprile, ma siccome è insorta questa complicazione, Tina ha cambiato idea. Uno dei dieci piccoli indiani, cioè, volevo dire, dei dieci morti che la maledizione richiede, potrei essere io, anche se non sono di queste parti e del furto ai danni della mensa scolastica non ne sapevo nulla fino ad oggi. Magari, in quanto vazaha, se esiste una qualche superiorità della razza bianca su quella negroide, io potrei valere qualche punto in più e, se morissi, salverei la vita a uno o due abitanti del posto. Vai a sapere come girano le cose!

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