venerdì 31 marzo 2017

Il mangiacadaveri esige che si rispetti la sua scelta


Fonte: Leggo

La storia della mamma vegana con la figlia vegetariana aggredita da un gruppo di mamme fuori da scuola è rimbalzata su ogni giornale. Selvaggia Lucarelli ha così deciso di approfondire per capire cosa ha portato mamme "ultras carnivore" a un tale gesto e la verità che è emersa sembra essere ben diversa da quella raccontata dalla donna. In pratica, la mamma avrebbe raccontato a diversi giornali toscani di essere stata aggredita fuori dalla scuola, frequentata dalla sua bambina di 8 anni, dalle mamme dei compagni di classe della piccola. Il motivo sarebbe stato nelle scelte alimentari che hanno lei e sua figlia: la piccola avrebbe detto ai suoi amici, durante il pranzo, che avevano nel piatto dei cadaveri e ciò avrebbe scatenato la furia delle altre madri. La donna ha denunciato alla polizia di essere stata picchiata e minacciata, così ha raccontato tutto ai giornali, sui social.





La Lucarelli ha approfondito i fatti e ha scoperto dai social che le dichiarazioni della mamma sembrano non essere proprio in buona fede. La donna posterebbe articoli pseudo scientifici sulla superiorità della dieta vegana, parlerebbe di libere scelte alimentari della figlia, che sarebbe vegana da 7 anni, pur avendone solo 8, inoltre la mamma riporterebbe più volte e con orgoglio i giornali in cui appare, senza preoccuparsi della privacy della sua bambina in una vicenda che giuridicamente rischia di diventare complessa. Così Selvaggia riporta l'articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, con le dichiarazioni delle mamme "carnivore".


“Ci teniamo a dire che sua figlia è una bambina deliziosa e intelligentissima e in fondo non era neppure grave che dicesse quelle cose durante la mensa”, mi dice Franca, una delle mamme accusate dell’aggressione. “Cosa dice la bimba ai vostri figli?”. “Dice che mangiano cadaveri, che quel tonno che hanno nel piatto è un cadavere a cui hanno tolto le budella e cose così. Ma a noi non ha dato tanto fastidio questo, quanto le cose che la signora scrive sulla sua bacheca fb”. “Cioè?”. “Racconta in modo distorto la vicenda. Dice per esempio che i nostri figli in classe hanno catturato una coccinella e le hanno strappato le ali, quindi la sua conclusione è che a 7 anni i nostri bambini sono già improntati alla violenza. Si rallegra del fatto che sua figlia non sarà più amica loro e si definisce schifata”.




“E’ sola in questa battaglia o ha chi la sostiene?”. “Ha una schiera di fan vegani che definiscono i nostri figli “bambini di merda”. Scrivono che siamo genitori ipocriti, con le tasche piene di sangue e così via. Invece i nostri figli sanno bene che mangiano animali morti ma rispettano le scelte altrui. Tra l’altro viviamo in Maremma, qui la carne è la base dell’alimentazione”. “Avevate provato a risolvere la questione pacificamente?”. “Ma certo, avevamo invitato sua figlia a casa, le avevamo detto che avremmo preparato una pizza speciale per la bimba con mozzarella vegana, ma non ci ha neppure risposto! Del resto, la bimba non viene quasi mai alle feste di classe, è un peccato”. “E’ vero che l’avete aggredita fuori scuola? Che le avete rigato la macchina?”. Franca, Cristina e Barbara negano perentoriamente: “No, le siamo solo andate incontro fuori scuola con gli insulti che ci rivolge su fb stampati su alcuni fogli, per mostrarglieli e discuterne con lei. La signora ha dato una gomitata a Cristina, una spinta a un’altra di noi, ha fatto il dito medio e ha detto che non voleva parlarci, che ci stava perfino registrando. Il tutto è durato neanche un minuto, abbiamo molti testimoni che possono confermare la scena”.





“E la macchina rigata?”. “La riga sulla macchina c’è, ma di sicuro quel giorno non c’era e non gliel’abbiamo fatta noi!”. “La denunciate anche voi quindi?”. “Certo, per calunnia e diffamazione”. “I bambini si sono accorti di quello che sta succedendo?”. “Qualcosa hanno capito, sì, ma ci teniamo a dire una cosa. La figlia della signora non viene emarginata, ripetiamo che è una bambina stupenda, è stata perfino la fidanzatina di mio figlio per un anno. Siamo disposte a invitarla a un barbecue con una griglia pulita solo per il suo cibo vegano se vuole, ma ci vuole rispetto per le scelte alimentari di tutti”. “Secondo voi perché la signora sta facendo tutto questo?”. “Noi ci siamo convinte che stia facendo pubblicità al suo rifugio, altrimenti non si spiega il contattare tutti i giornali e i siti vegani con dei minori di mezzo. Ma poi senta, quel video della cena di San Valentino a tavola col maiale l’ha visto?”».

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