martedì 6 giugno 2017

I negazionisti in galera, ma i terroristi liberi


Testo di Paolo Sensini


Secondo il responsabile di uno dei maggiori "pensatoi" che ispirano la politica estera italiana, cosa dovrebbe mai fare la polizia inglese (e degli altri paesi "democratici") nei confronti di islamici che fanno propaganda jihadista o sono in odore di attentati? "Ebbene, mica si può indagarli o metterli in guardiola sulla base di un semplice sospetto", ha dichiarato con sussiego il cervellone dell'ISPI. Siamo in democrazia, suvvia! Chissà perché, invece, in tutta Europa (anche in Italia dal giugno 2016) esiste una legge in cui chunque può finire in galera dai 2 ai 6 anni - più multe pecuniarie salatissime - se prova a mettere in discussione alcuni aspetti storici riguardanti la vulgata sulla Seconda guerra mondiale. In altre parole basta discutere certe questioni riguardanti il passato in maniera non ortodossa, e zac! si finisce dritti in gattabuia. In questo caso, pur trattandosi di ciò che la neolingua definisce "reato d'opinione", la democrazia può essere tranquillamente messa tra parentesi o sospesa. Qualche annetto di galera, ecché sarà mai, ma la democrazia è sana e salva!

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