mercoledì 21 giugno 2017

Stiamo diventando tutti razzisti, nostro malgrado


Testo di Aurora Malandra

Sono emigrata in UK nel marzo 2014 e, pochi mesi dopo, mi ha raggiunta il mio attuale marito. In Italia avevamo mamma e papà, casa e soldi assicurati da loro, lavori a cottimo e tante tasse da pagare. Quindi, siamo emigrati. Non tanto per fare chissà quali soldi, quanto per costruirci una famiglia nostra. Abbiamo cominciato a vivere a Londra, per poi spostarci fuori, dove gli affitti sono più bassi e le case più grandi. Mia figlia è nata a Londra. Il passaporto lo abbiamo fatto e lo rinnoveremo al Consolato Italiano. Lei non è cittadina inglese di diritto. Quindi, il primo motivo di incazzatura è: perché mai un bambino nato su suolo italiano da genitori non italiani, e per di più non europei, dovrebbe avere il diritto di cittadinanza assicurato? Secondo punto: la scuola. Qui esistono scuole laiche e multietniche dove i pasti carnivori devono essere di carne halal, perché altrimenti i musulmani non mangiano. Sapete che vi dico? Che mia figlia, e l'eventuale fratello/sorella che verrà, io li mando alla scuola cattolica, dove la carne è British e controllata e certificata a livello europeo. Ovviamente, la scuola cattolica prende anche i non cattolici, anche se proprio in ultima istanza (se restano posti disponibili), se accettano le regole cattoliche. Allora: perché in Italia, invece di tutte 'ste polemiche sul crocifisso e la mortadella, chi di dovere non si fa camminare il cervello e diversifica le scuole? Si vogliono ghettizzare? Lo facessero e non rompessero le palle!




Ultimo punto, recentissimo. Ieri, mi chiama mio marito dal lavoro e mi dice: “Non posso uscire dal lavoro perché nella stanza dove abbiamo gli armadietti c'è un musulmano che sta pregando”. Non ci ho visto più. Gli ho risposto: “Fregatene e entra lo stesso”. Non è la prima volta che mi capita di beccare un musulmano in preghiera in luoghi non adibiti. Mi è successo in ospedale, di trovare il salottino per i genitori con l'ingresso bloccato da questo qui che, col sedere all'aria, si prostrava al suo dio maleducato, irrispettoso e violento. Sì, perché il non poter entrare in un luogo ad uso comune, perché tu stai pregando, io lo vedo come una violenza nei miei confronti, oltre che una mancanza di rispetto verso le regole del luogo. E allora, mancanza di rispetto per mancanza di rispetto, io gli sono passata a fianco e mi sono diretta verso il frigorifero dove conservavo la mia roba. E 'sti cazzi! Da quando sono emigrata, sono diventata razzista. E i fatti spiegano perché.  

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