lunedì 5 giugno 2017

Uno Zombie come presidente


Testo di Paolo Sensini


Il presidente Mattarella, che oggi si atteggia così goffamente a politico buono e solidale, è colui che dal 1999 al 2001 ricopriva la carica - tra le tante occupate durante la sua lunga carriera - di ministro della Difesa all'epoca dell'infame guerra unilaterale NATO contro la Jugoslavia. Una guerra peraltro mai autorizzata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Fu Mattarella, che durante quella fase era anche Vicepresidente del consiglio con delega ai servizi segreti del governo D'Alema, il primo post-comunista a rivestire quel posto, a gestire in prima persona la partecipazione attiva delle Forze Armate italiane, e in particolare dell’Aeronautica militare, ai bombardamenti aerei del Kosovo, del Montenegro, della Serbia e di Belgrado nella primavera del 1999, primo autentico “vulnus” al sistema politico-giuridico internazionale uscito dalla Seconda guerra mondiale. È dunque patetico e ridicolo vedere colui che è stato uno dei massimi responsabili della destabilizzazione dei Balcani, con tutto ciò che ne è seguito, recitare la parte di prima mummia della repubblica.

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